Summa Teologica - I-II

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Articolo 3 - Se le cerimonie dell'antica legge siano cessate con la venuta di Cristo

In 4 Sent., d. 1, q. 2, a. 5, sol. 1, 2

Pare che le cerimonie dell'antica legge non siano cessate con la venuta di Cristo.

Infatti:

1. Sta scritto [ Bar 4,1 ]: « Essa è il libro dei decreti di Dio, è la legge che sussiste nei secoli ».

Ora, alla legge appartengono le cerimonie legali.

Quindi le cerimonie legali dovevano durare in eterno.

2. L'offerta del lebbroso guarito rientrava fra le cerimonie legali.

Ma nel Vangelo [ Mt 8,4 ] al lebbroso guarito viene comandato di offrire tali oblazioni.

Quindi le cerimonie dell'antica legge non cessarono con la venuta di Cristo.

3. Se rimane la causa, rimane anche l'effetto.

Ma le cerimonie dell'antica legge avevano delle cause ragionevoli, in quanto erano ordinate al culto divino anche a prescindere dal fatto che servivano a prefigurare Cristo.

Quindi tali cerimonie non dovevano cessare.

4. La circoncisione era stata istituita come segno della fede di Abramo, l'osservanza del sabato ricordava il beneficio della creazione e le altre feste legali ricordavano altri benefici di Dio, come sopra [ q. 102, a. 4, ad 10; a. 5, ad 1 ] si è detto.

Ma la fede di Abramo noi dobbiamo sempre imitarla, e così dobbiamo ricordare sempre la creazione e gli altri benefici di Dio.

Quindi almeno la circoncisione e le feste legali non dovevano cessare.

In contrario:

L'Apostolo [ Col 2,16 ] afferma: « Nessuno vi condanni più in fatto di cibo o di bevanda, o riguardo a feste, a noviluni e a sabati, tutte cose queste che sono l'ombra delle future ».

E altrove [ Eb 8,13 ] insegna che « dicendo alleanza nuova ha dichiarato antiquata la prima: ora, ciò che diventa antico e invecchia è prossimo a sparire ».

Dimostrazione:

Tutti i precetti cerimoniali dell'antica legge erano ordinati, come si è detto [ q. 101, aa. 1,2 ], al culto di Dio.

Ma il culto esterno deve essere proporzionato al culto interno, che consiste nella fede, nella speranza e nella carità.

Con il variare quindi del culto interno deve variare anche il culto esterno.

Ora, si possono distinguere tre stati del culto interno.

Il primo è quello in cui la fede e la speranza hanno per oggetto sia i beni celesti, sia ciò che serve a introdurci nel possesso di tali beni, però in quanto sono cose future.

E tale era lo stato della fede e della speranza nell'antica legge.

Il secondo stato è invece quello in cui si ha la fede e la speranza dei beni celesti come di cose future, mentre quanto serve a introdurci nei beni celesti lo si ha come presente, o passato.

E questo è lo stato della nuova legge.

- Il terzo stato è infine quello in cui le due serie di cose sono avute entrambe come presenti, senza credere nulla come assente e senza sperare nulla come futuro.

E questo è lo stato dei beati.

Ora, nello stato dei beati non c'è nulla di figurale in ciò che riguarda il culto divino, ma soltanto « ringraziamenti e inni di lode » [ Is 51,3 ].

Perciò nell'Apocalisse [ Ap 21,22 ] si dice, a proposito della città dei beati: « Non vidi alcun tempio in essa, perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio ».

Quindi per lo stesso motivo le cerimonie del primo stato, che prefiguravano il secondo e il terzo, dovettero cessare con la venuta del secondo stato; e bisognò introdurre altre cerimonie proporzionate allo stato del culto divino di questo tempo, in cui i beni celesti rimangono futuri, ma i benefici di Dio che ad essi introducono sono ormai presenti.

Analisi delle obiezioni:

1. Che la legge antica duri in eterno lo si può dire in senso assoluto rispetto ai precetti morali; rispetto invece a quelli cerimoniali ciò vale solo per la verità in essi prefigurata.

2. Il mistero della redenzione umana ebbe compimento nella passione di Cristo: infatti allora il Signore disse: « Tutto è compiuto » [ Gv 19,30 ].

Quindi da allora dovevano cessare tutte le norme legali, essendo ormai in atto la verità di quanto preannunziavano.

Del che si ebbe un segno nella passione di Cristo, quando il velo del tempio si squarciò [ Mt 27,51 ].

Quindi prima della passione, quando Cristo predicava e faceva miracoli, erano simultaneamente in vigore la legge e il Vangelo: poiché il mistero di Cristo era già iniziato, ma non era ancora compiuto.

Ed è per questo che il Signore, prima della sua passione, comandò al lebbroso di osservare le cerimonie legali.

3. Le ricordate [ q. 102 ] ragioni letterali o storiche delle cerimonie si riferiscono a un culto divino che era impostato sulla fede nel Cristo venturo.

Perciò alla sua venuta quel culto doveva cessare, e con esso tutti i motivi che lo giustificavano.

4. La fede di Abramo fu lodata per il fatto che egli credette alla divina promessa di una discendenza nella quale sarebbero state benedette tutte le genti.

Finché dunque questa discendenza rimase futura bisognava professare la fede di Abramo con la circoncisione.

Ma da quando ciò si è compiuto bisogna dichiarare la stessa cosa con un altro segno, cioè col battesimo, il quale succede alla circoncisione, secondo l'insegnamento dell'Apostolo [ Col 2,11s ]: « In lui voi siete stati circoncisi, di una circoncisione però non fatta da mano di uomo, mediante la spogliazione del nostro corpo di carne, ma della vera circoncisione di Cristo, sepolti insieme con lui nel battesimo ».

Il sabato poi, che ricordava la prima creazione, fu mutato nel giorno del Signore [ o domenica ], in cui si ricorda la nuova creazione, cominciata con la risurrezione di Cristo.

- E così alle altre feste dell'antica legge succedono nuove solennità: poiché i benefici concessi al popolo ebraico indicavano i benefici a noi concessi per mezzo di Cristo.

Infatti alla festa di Pasqua succede la festa della Passione e della Risurrezione di Cristo.

Alla festa di Pentecoste, in cui fu promulgata l'antica legge, succede la festa di Pentecoste, in cui fu data la legge dello spirito di vita.

La festa delle Neomenie è sostituita dalle feste della Beata Vergine, in cui apparve la luce del sole, cioè di Cristo, per l'abbondanza della grazia.

Alla festa delle Trombe succedono le feste degli Apostoli.

A quella dell'espiazione le feste dei Martiri e dei Confessori.

La festa dei Tabernacoli è sostituita da quella della Dedicazione della Chiesa, mentre la festa dell'Assemblea e della Colletta è sostituita dalla festa degli Angeli [ custodi ]; oppure da quella di Tutti i Santi.

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