Apocalisse |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
La Gerusalemme celeste |
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1 Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più. |
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2 Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. |
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3 Udii allora una voce potente che usciva dal trono: « Ecco la dimora di Dio con gli uomini! Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il "Dio-con-loro". |
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4 E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate ». |
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5 E Colui che sedeva sul trono disse: « Ecco, io faccio nuove tutte le cose »; e soggiunse: « Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci. |
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6 Ecco sono compiute! Io sono l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine. A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita. |
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7 Chi sarà vittorioso erediterà questi beni; io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio. |
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8 Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo. È questa la seconda morte ». |
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La Gerusalemme messianica |
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9 Poi venne uno dei sette angeli che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli e mi parlò: « Vieni, ti mostrerò la fidanzata, la sposa dell'Agnello ». | |||||
10 L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio. |
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11 Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino. |
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12 La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele. |
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13 A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. | |||||
14 Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello. |
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15 Colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura. | |||||
16 La città è a forma di quadrato, la sua lunghezza è uguale alla larghezza. L'angelo misurò la città con la canna: misura dodici mila stadi; la lunghezza, la larghezza e l'altezza sono eguali. |
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17 Ne misurò anche le mura: sono alte centoquarantaquattro braccia, secondo la misura in uso tra gli uomini adoperata dall'angelo. | |||||
18 Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo. |
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19 Le fondamenta delle mura della città sono adorne di ogni specie di pietre preziose. Il primo fondamento è di diaspro, il secondo di zaffiro, il terzo di calcedònio, il quarto di smeraldo, |
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20 il quinto di sardònice, il sesto di cornalina, il settimo di crisòlito, l'ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopazio, l'undicesimo di giacinto, il dodicesimo di ametista. | |||||
21 E le dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta formata da una sola perla. E la piazza della città è di oro puro, come cristallo trasparente. |
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22 Non vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. | |||||
23 La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello. |
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24 Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra a lei porteranno la loro magnificenza. |
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25 Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno, poiché non vi sarà più notte. | |||||
26 E porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni. |
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27 Non entrerà in essa nulla d'impuro, né chi commette abominio o falsità, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello. |
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Indice |
21,1-22,15 | La nuova Gerusalemme Cielo nuovo e terra nuova La "novità" è una nota importante della Gerusalemme celeste. La vera novità, che rinnova ogni cosa, è Dio. 21,1-8 La città degli eletti, in to tale contrasto con Babilonia ( c 17 ), è un dono di Dio. La prospettiva è puramente celeste, come in Ap 7,15-17. L'inizio si ispira a Isaia ( soprattutto Is 51 e Is 65 ). Gerusalemme, città di Davide, capitale e centro religioso di Israele ( 2 Sam 5,9+; 2 Sam 24,25; 1 Re 6,2; Sal 122 ), città di Dio ( Sal 46,5 ), città santa ( Is 52,1; Dn 9,24; Mt 4,5; ecc. ), il cui cuore era la montagna ( Sal 2,6+ ) dove era costruito il tempio ( Dt 12,2-3+ ), era considerata in Israele la metropoli futura del popolo messianico ( Is 2,1-5; Is 54,11+; Is 60; Ger 3,17+; Sal 87,1+; Sal 122; Lc 2,38+ ). Là lo Spirito santo ha fondato la chiesa cristiana ( At 1,4.8+; At 2; At 8,1.4; ecc. ). Ora essa è trasferita in cielo, dove si compie il disegno salvifico di Dio ( Ap 3,12; Ap 11,1; Ap 20,9; Ap 22,19; cf. Gal 4,26; Fil 3,20; At 2,22-24+ ), quando saran celebrate le sue nozze con l'Agnello ( Ap 19,7-8+; cf. Is 61,10; Is 62,4-5; Os 1,2+; Os 2,16; ecc. ). 21,1 Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra: in Isaia ( Is 65,17; Is 66,22 ), l'espressione era solo il simbolo del rinnovamento dell'epoca messianica. Dopo Cristo ( cf. Mt 19,28; 2 Pt 3,13 ), san Paolo apre prospettive più realistiche: tutta la creazione sarà un giorno rinnovata, liberata dalla schiavitù della corruzione, trasformata dalla gloria di Dio ( Rm 8,19+ ). - il mare …: il mare, luogo di vita del drago e simbolo del male ( cf. Gb 7,12+ ), scomparirà per sempre, davanti alla marcia vittoriosa del nuovo Israele ( cf. Is 51,9-10; Sal 74,13.14; Gb 26,12-13; Is 27,1 ). L'universo sarà distrutto e sostituito, oppure rinnovato e trasformato? |
21,2 | È il nuovo fidanzamento di Gerusalemme con il suo Dio, nel giubilo e nella gioia ( Ap 19,7; cf. Is 65,18; Is 61,10; Is 62,4-6 ) e l'ideale dell'esodo è finalmente raggiunto cf. Os 2,16+. |
21,3-8 | L'immagine del trono di Dio è ricorrente (
nota Ap 4,2 ); da esso esce la voce che spiega la visione. Colui che siede sul trono rinnova tutte le cose e dal trono scaturisce il fiume di acqua viva ( Ap 22,1 ). 21,3 egli sarà il « Dio - con - loro »: BJ, con volg. e alcuni altri, traduce: « ed egli, Dio-con-loro, sarà il loro Dio ». Altra variante: « e Dio stesso sarà con loro ». Formula classica dell'alleanza ( Gen 17,8; Lv 26,11-12+; Ger 31,33; Ez 37,27; cf. 2 Cor 6,16 ). La presenza e l'intimità caratterizzano l'alleanza di Dio con il suo popolo ( cf. Es 25,8+ e Gv 1,14+ ). Essa sarà consumata alla fine dei tempi ( cf. Gl 4,17.21; Zc 2,14; Sof 3,15-17; Is 12,6 ). |
21,4 | Citazione di Is 25,8. |
21,5 | Colui che sedeva sul trono disse: è l'unica volta che Dio parla nell'Apocalisse, per dire che la vera novità, che tutto rinnova, è opera sua, non dell'uomo. |
21,6 | L'acqua simboleggia il dono della salvezza già nell'AT (
Gv 4,10 ). acqua della fonte della vita: l'acqua, simbolo di vita, era nell'AT caratteristica dei tempi messianici. Nel NT diviene simbolo dello Spirito ( cf. Ap 7,17; Gv 4,1+ ). |
21,7 | Citazione di
2 Sam 7,14. egli sarà mio figlio: il tito lo di « Figlio di Dio » doveva essere conferito al Re-Messia, successore di Davide, nel giorno della sua intronizzazione ( 2 Sam 7,14+ ); il Cristo è stato dunque dichiarato « Figlio di Dio » in virtù della sua resurrezione ( At 2,36+; Rm 1,4+; Lc 1,5 ). Egli ha anche esteso questo titolo a quelli che credono in lui ( Gv 1,12+ ). |
21,8 | la seconda morte: la morte eterna (
Ap 20,6.14 ). Il fuoco divorante si oppone all'acqua ( v 6 ); l'uno e l'altra sono simbolici. |
21,9-27 | La città santa 21,9 la sposa dell'Agnello: è la Gerusalemme messianica, perché le nazioni pagane esistono ancora ( Ap 21,24 ) e possono convertirsi al vero Dio ( Ap 22,2 ); ma essa è già la Gerusalemme celeste, e non attende che il suo pieno sviluppo. Gli elementi di questa descrizione sono desunti soprattutto da Ez 40-48. |
21,10 | Gerusalemme … scendeva dal cielo, da Dio: la salvezza messianica ed eterna è dono di Dio ( Ap 21,2 ). |
21,12-13 | L'architettura della città di Dio crea l'impressione della completezza e dell'armonia. Così il numero dodici, simbolo di pienezza. |
21,14 | i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello: la perfezione nella totalità del popolo nuovo succede a quella dell'antico. Alle dodici tribù di Israele ( Ap 7,4-8 ) corrispondono i dodici apostoli ( cf. Mt 19,28p; Mc 3,14p; Ef 2,20 ). Tutti i numeri multipli di dodici, in questa descrizione, esprimono la stessa idea di perfezione. |
21,16 | Il quadrato per gli antichi era la forma perfetta. Il numero dodici, cifra simbolica del popolo di Dio, moltiplicato per mille, che equivale a "moltitudine", indica la perfezione suprema. |
21,18-21 | Si accumulano immagini che intendono esaltare la preziosità e la trasparenza. |
21,19 | ogni specie di pietre preziose: queste pietre preziose e i loro colori devono lasciare un'impressione globale di solidità e di splendore, riflesso della gloria divina ( cf. 2 Cor 3,18 ). Vedere Is 54,11-12; Ez 28,13 e la descrizione del pettorale del sommo sacerdote ( Es 28,17-21; Es 39,10-14 ). |
21,22 | Nella città celeste non c'è alcun tempio, perché la comunione con Dio è diretta, senza più mediazioni. Non vidi alcun tempio in essa: il tempio dove Dio risiedeva nel cuore della Gerusalemme terrestre ( Ap 11,19; Ap 14,15-17; Ap 15,5-16,1 ) ora è scomparso. Il luogo del nuovo culto spirituale ( cf. Gv 2,19-22+; Gv 4,23-24; Rm 12,1+ ) è ormai il corpo del Cristo immolato e resuscitato. |
21,25 | non vi sarà più notte: allo stesso modo, è il Resuscitato che, di là, irradia luce senz'ombra e santità ( v 27 ) su tutte le nazioni riunite ( Ap 22,5; cf. Gv 8,12+; 2 Cor 4,6 ). |