Apocalisse

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Capitolo 21

CEI 2008 - Audio - Interconfessionale

La Gerusalemme celeste

1 Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c'era più.
Ap 7,15-17
Is 65,17
2 Pt 3,13
Rm 8,19-23
2 Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.
Gb 7,12+
Ap 19,7-8
3 Udii allora una voce potente che usciva dal trono: « Ecco la dimora di Dio con gli uomini!
Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno suo popolo ed egli sarà il "Dio-con-loro".
Ap 7,15-17
Ez 37,27
Is 7,14+
4 E tergerà ogni lacrima dai loro occhi; non ci sarà più la morte, né lutto, né lamento, né affanno, perché le cose di prima sono passate ».
Is 25,8
Is 35,10
5 E Colui che sedeva sul trono disse: « Ecco, io faccio nuove tutte le cose »; e soggiunse: « Scrivi, perché queste parole sono certe e veraci.
2 Co 5,r17
Dn 8,26
6 Ecco sono compiute! Io sono l'Alfa e l'Omega, il Principio e la Fine.
A colui che ha sete darò gratuitamente acqua della fonte della vita.
Ap 1,8+
Is 55,1
Ap 22,17
7 Chi sarà vittorioso erediterà questi beni; io sarò il suo Dio ed egli sarà mio figlio.
2 Sam 7,14
8 Ma per i vili e gl'increduli, gli abietti e gli omicidi, gl'immorali, i fattucchieri, gli idolatri e per tutti i mentitori è riservato lo stagno ardente di fuoco e di zolfo.
È questa la seconda morte ».
Ap 22,15
Rm 1,29+

La Gerusalemme messianica

9 Poi venne uno dei sette angeli che hanno le sette coppe piene degli ultimi sette flagelli e mi parlò: « Vieni, ti mostrerò la fidanzata, la sposa dell'Agnello ».
10 L'angelo mi trasportò in spirito su di un monte grande e alto, e mi mostrò la città santa, Gerusalemme, che scendeva dal cielo, da Dio, risplendente della gloria di Dio.
Ez 40,2
Ap 21,2
11 Il suo splendore è simile a quello di una gemma preziosissima, come pietra di diaspro cristallino.
Is 60,1-2
12 La città è cinta da un grande e alto muro con dodici porte: sopra queste porte stanno dodici angeli e nomi scritti, i nomi delle dodici tribù dei figli d'Israele.
Ez 48,31-35
Ap 7,1-8
13 A oriente tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte.
14 Le mura della città poggiano su dodici basamenti, sopra i quali sono i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello.
Ef 2,20
15 Colui che mi parlava aveva come misura una canna d'oro, per misurare la città, le sue porte e le sue mura.
16 La città è a forma di quadrato, la sua lunghezza è uguale alla larghezza.
L'angelo misurò la città con la canna: misura dodici mila stadi; la lunghezza, la larghezza e l'altezza sono eguali.
17 Ne misurò anche le mura: sono alte centoquarantaquattro braccia, secondo la misura in uso tra gli uomini adoperata dall'angelo.
18 Le mura sono costruite con diaspro e la città è di oro puro, simile a terso cristallo.
Tb 13,17
Is 54,11-12
19 Le fondamenta delle mura della città sono adorne di ogni specie di pietre preziose.
Il primo fondamento è di diaspro, il secondo di zaffiro, il terzo di calcedònio, il quarto di smeraldo,
Gv 2,19-21
20 il quinto di sardònice, il sesto di cornalina, il settimo di crisòlito, l'ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopazio, l'undicesimo di giacinto, il dodicesimo di ametista.
21 E le dodici porte sono dodici perle; ciascuna porta formata da una sola perla.
E la piazza della città è di oro puro, come cristallo trasparente.
22 Non vidi alcun tempio in essa perché il Signore Dio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio.
23 La città non ha bisogno della luce del sole, né della luce della luna perché la gloria di Dio la illumina e la sua lampada è l'Agnello.
Is 60,1-2.19-20
2 Cor 3,18
24 Le nazioni cammineranno alla sua luce e i re della terra a lei porteranno la loro magnificenza.
Is 60,3
25 Le sue porte non si chiuderanno mai durante il giorno, poiché non vi sarà più notte.
26 E porteranno a lei la gloria e l'onore delle nazioni.
Is 60,3.11
27 Non entrerà in essa nulla d'impuro, né chi commette abominio o falsità, ma solo quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello.
Is 35,8
Is 52,1
Zc 13,1-2
2 Pt 3,13
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Abbreviazioni
21,1-22,15 La nuova Gerusalemme
Cielo nuovo e terra nuova
La "novità" è una nota importante della Gerusalemme celeste.
La vera novità, che rinnova ogni cosa, è Dio.
21,1-8 La città degli eletti, in to tale contrasto con Babilonia ( c 17 ),
è un dono di Dio.
La prospettiva è puramente celeste, come in Ap 7,15-17.
L'inizio si ispira a Isaia ( soprattutto Is 51 e Is 65 ).
Gerusalemme, città di Davide, capitale e centro religioso di Israele ( 2 Sam 5,9+;
2 Sam 24,25; 1 Re 6,2; Sal 122 ),
città di Dio ( Sal 46,5 ),
città santa ( Is 52,1; Dn 9,24; Mt 4,5; ecc. ),
il cui cuore era la montagna ( Sal 2,6+ )
dove era costruito il tempio ( Dt 12,2-3+ ),
era considerata in Israele la metropoli futura del popolo messianico ( Is 2,1-5;
Is 54,11+; Is 60; Ger 3,17+; Sal 87,1+; Sal 122; Lc 2,38+ ).
Là lo Spirito santo ha fondato la chiesa cristiana ( At 1,4.8+; At 2; At 8,1.4; ecc. ).
Ora essa è trasferita in cielo, dove si compie il disegno salvifico di Dio ( Ap 3,12;
Ap 11,1; Ap 20,9; Ap 22,19; cf. Gal 4,26; Fil 3,20; At 2,22-24+ ),
quando saran celebrate le sue nozze con l'Agnello ( Ap 19,7-8+; cf. Is 61,10;
Is 62,4-5; Os 1,2+; Os 2,16; ecc. ).
21,1 Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra: in Isaia ( Is 65,17; Is 66,22 ),
l'espressione era solo il simbolo del rinnovamento dell'epoca messianica.
Dopo Cristo ( cf. Mt 19,28; 2 Pt 3,13 ), san Paolo apre prospettive più realistiche: tutta la creazione sarà un giorno rinnovata, liberata dalla schiavitù della corruzione, trasformata dalla gloria di Dio ( Rm 8,19+ ).
- il mare …: il mare, luogo di vita del drago e simbolo del male ( cf. Gb 7,12+ ),
scomparirà per sempre, davanti alla marcia vittoriosa del nuovo Israele
( cf. Is 51,9-10; Sal 74,13.14; Gb 26,12-13; Is 27,1 ).
L'universo sarà distrutto e sostituito, oppure rinnovato e trasformato?
21,2 È il nuovo fidanzamento di Gerusalemme con il suo Dio, nel giubilo e nella gioia
( Ap 19,7; cf. Is 65,18; Is 61,10; Is 62,4-6 )
e l'ideale dell'esodo è finalmente raggiunto cf. Os 2,16+.
21,3-8 L'immagine del trono di Dio è ricorrente ( nota Ap 4,2 );
da esso esce la voce che spiega la visione.
Colui che siede sul trono rinnova tutte le cose e dal trono scaturisce il fiume di acqua viva ( Ap 22,1 ).
21,3 egli sarà il « Dio - con - loro »: BJ, con volg. e alcuni altri, traduce:
« ed egli, Dio-con-loro, sarà il loro Dio ».
Altra variante: « e Dio stesso sarà con loro ».
Formula classica dell'alleanza ( Gen 17,8; Lv 26,11-12+; Ger 31,33; Ez 37,27;
cf. 2 Cor 6,16 ).
La presenza e l'intimità caratterizzano l'alleanza di Dio con il suo popolo
( cf. Es 25,8+ e Gv 1,14+ ).
Essa sarà consumata alla fine dei tempi ( cf. Gl 4,17.21; Zc 2,14; Sof 3,15-17;
Is 12,6 ).
21,4 Citazione di Is 25,8.
21,5 Colui che sedeva sul trono disse: è l'unica volta che Dio parla nell'Apocalisse, per dire che la vera novità, che tutto rinnova, è opera sua, non dell'uomo.
21,6 L'acqua simboleggia il dono della salvezza già nell'AT ( Gv 4,10 ).
acqua della fonte della vita: l'acqua, simbolo di vita,
era nell'AT caratteristica dei tempi messianici.
Nel NT diviene simbolo dello Spirito ( cf. Ap 7,17; Gv 4,1+ ).
21,7 Citazione di 2 Sam 7,14.
egli sarà mio figlio: il tito lo di « Figlio di Dio » doveva essere conferito al Re-Messia, successore di Davide, nel giorno della sua intronizzazione ( 2 Sam 7,14+ );
il Cristo è stato dunque dichiarato « Figlio di Dio » in virtù della sua resurrezione
( At 2,36+; Rm 1,4+; Lc 1,5 ).
Egli ha anche esteso questo titolo a quelli che credono in lui ( Gv 1,12+ ).
21,8 la seconda morte: la morte eterna ( Ap 20,6.14 ).
Il fuoco divorante si oppone all'acqua ( v 6 ); l'uno e l'altra sono simbolici.
21,9-27 La città santa
21,9 la sposa dell'Agnello: è la Gerusalemme messianica, perché le nazioni pagane esistono ancora ( Ap 21,24 ) e possono convertirsi al vero Dio ( Ap 22,2 );
ma essa è già la Gerusalemme celeste, e non attende che il suo pieno sviluppo.
Gli elementi di questa descrizione sono desunti soprattutto da Ez 40-48.
21,10 Gerusalemme … scendeva dal cielo, da Dio: la salvezza messianica ed eterna è dono di Dio ( Ap 21,2 ).
21,12-13 L'architettura della città di Dio crea l'impressione della completezza e dell'armonia.
Così il numero dodici, simbolo di pienezza.
21,14 i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello: la perfezione nella totalità del popolo nuovo succede a quella dell'antico.
Alle dodici tribù di Israele ( Ap 7,4-8 ) corrispondono i dodici apostoli ( cf. Mt 19,28p; Mc 3,14p; Ef 2,20 ).
Tutti i numeri multipli di dodici, in questa descrizione, esprimono la stessa idea di perfezione.
21,16 Il quadrato per gli antichi era la forma perfetta.
Il numero dodici, cifra simbolica del popolo di Dio, moltiplicato per mille,
che equivale a "moltitudine", indica la perfezione suprema.
21,18-21 Si accumulano immagini che intendono esaltare la preziosità e la trasparenza.
21,19 ogni specie di pietre preziose: queste pietre preziose e i loro colori devono lasciare un'impressione globale di solidità e di splendore, riflesso della gloria divina
( cf. 2 Cor 3,18 ).
Vedere Is 54,11-12; Ez 28,13 e la descrizione del pettorale del sommo sacerdote
( Es 28,17-21; Es 39,10-14 ).
21,22 Nella città celeste non c'è alcun tempio, perché la comunione con Dio è diretta, senza più mediazioni.
Non vidi alcun tempio in essa: il tempio dove Dio risiedeva nel cuore della Gerusalemme terrestre ( Ap 11,19; Ap 14,15-17; Ap 15,5-16,1 ) ora è scomparso.
Il luogo del nuovo culto spirituale ( cf. Gv 2,19-22+; Gv 4,23-24; Rm 12,1+ )
è ormai il corpo del Cristo immolato e resuscitato.
21,25 non vi sarà più notte: allo stesso modo, è il Resuscitato che, di là,
irradia luce senz'ombra e santità ( v 27 )
su tutte le nazioni riunite ( Ap 22,5; cf. Gv 8,12+; 2 Cor 4,6 ).