Summa Teologica - III

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Articolo 12 - Se la grazia dell'unione sia stata naturale per l'umanità di Cristo

Infra, q. 34, a. 3, ad 2; In 3 Sent., d. 4, q. 3, a. 2, sol. 1

Pare che la grazia dell'unione non sia stata naturale per l'umanità di Cristo.

Infatti:

1. L'unione dell'incarnazione non è avvenuta nella natura, ma nella persona, come si è detto sopra [ aa. 1,2 ].

Ora, ogni cosa prende il nome dal suo termine.

Quindi quella grazia deve dirsi personale piuttosto che naturale.

2. La grazia si contrappone alla natura, come i doni gratuiti di Dio si contrappongono ai doni naturali che derivano da un principio intrinseco alle cose.

Ma tra cose che si contrappongono non c'è scambio di denominazione.

In nessun modo perciò la grazia dell'unione è naturale per Cristo.

3. Si dice naturale ciò che è secondo natura.

Ma la grazia dell'unione non è naturale per Cristo né secondo la natura divina, perché allora si estenderebbe anche alle altre persone, né secondo la natura umana, perché in tal caso si estenderebbe a tutti gli uomini che sono della sua medesima natura.

Quindi in nessun modo la grazia dell'unione è naturale per Cristo.

In contrario:

S. Agostino [ Enchir. 12.40 ] dice che « nell'incarnazione la grazia divenne così naturale per Cristo da renderlo impeccabile ».

Dimostrazione:

Secondo il Filosofo [ Met. 5,4 ] si dice natura sia la nascita, sia l'essenza di una cosa.

Perciò il termine « naturale » può significare due cose.

Anzitutto ciò che deriva solo dai princìpi essenziali: come è naturale per il fuoco tendere verso l'alto.

In secondo luogo si dice naturale per l'uomo ciò che egli possiede fin dalla nascita: e in questo senso S. Paolo [ Ef 2,3 ] dice che « eravamo per natura meritevoli d'ira », e la Sapienza [ Sap 12,10 ] che « la loro razza era perversa e la loro malvagità naturale ».

Perciò la grazia di Cristo, sia quella dell'unione, sia quella abituale, non può dirsi naturale come se fosse causata in lui dai princìpi della natura umana; sebbene possa dirsi naturale in quanto causata nella sua natura umana dalla sua natura divina.

L'una e l'altra grazia invece è detta naturale in Cristo in quanto posseduta fin dalla nascita: la sua natura umana infatti sin dal primo istante del concepimento fu unita alla persona divina, e la sua anima fu ricolma di grazia.

Analisi delle obiezioni:

1. Sebbene l'unione non sia avvenuta nella natura, fu tuttavia causata dalla natura divina, che è veramente la natura di Cristo.

Inoltre spetta a Cristo fin dal primo istante della nascita.

2. Non si dice nello stesso senso che l'unione è una grazia e qualcosa di naturale.

È infatti una grazia in quanto non dipende dal merito, mentre è naturale in quanto si compie nell'umanità di Cristo fin dalla nascita in virtù della natura divina.

3. La grazia dell'unione non è naturale per Cristo dalla parte della natura umana come se fosse causata dai princìpi di quest'ultima.

Per cui non ne segue che si estenda a tutti gli uomini.

Gli è però naturale secondo la natura umana a motivo della singolarità della sua nascita, essendo egli stato concepito per opera dello Spirito Santo in modo tale che uno stesso soggetto fosse Figlio naturale di Dio e dell'uomo.

Gli è poi naturale secondo la natura divina in quanto tale natura è il principio attivo di questa grazia.

Ed essere il principio attivo di questa grazia compete a tutta la Trinità.

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