Summa Teologica - III

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Articolo 4 - Se era conveniente che la Madre di Dio si recasse al tempio per purificarsi

Pare che non fosse conveniente che la Madre di Dio si recasse al tempio per purificarsi.

Infatti:

1. La purificazione suppone un'impurità.

Ma nella Beata Vergine non ci fu macchia alcuna, come si è visto [ a. prec., ad 1; q. 27, aa. 3,4; q. 28, aa. 1,2,3 ].

Quindi essa non doveva andare al tempio per purificarsi.

2. Nel Levitico [ Lv 12,2 ] si legge: « Una donna che, ricevuto il seme, avrà partorito un maschio, sarà immonda per sette giorni »: perciò le è proibito « di entrare nel santuario finché non siano compiuti i giorni della sua purificazione ».

Ma la Beata Vergine partorì un maschio senza il seme virile.

Quindi non doveva andare a purificarsi nel tempio.

3. La purificazione dell'impurità non avviene che per mezzo della grazia.

Ora, i sacramenti dell'antica legge non conferivano la grazia, mentre al contrario la Beata Vergine aveva con sé l'Autore della grazia.

Quindi non era opportuno che essa si recasse al Tempio a purificarsi.

In contrario:

La Scrittura [ Lc 2,22 ] dice: « Si compì il tempo della purificazione di Maria, secondo la legge di Mosè ».

Dimostrazione:

Come la pienezza della grazia deriva a Maria da Cristo, così era giusto che la madre si conformasse all'umiltà del Figlio: « Agli umili » infatti, dice S. Giacomo [ Gc 4,6 ], « Dio dà la sua grazia ».

Ora Cristo, benché non fosse soggetto alla legge, volle subire la circoncisione e gli altri oneri della legge per darci un esempio di umiltà e di obbedienza, per approvare la legge e per togliere ai Giudei ogni occasione di infamarlo.

Dunque per gli stessi motivi volle che sua Madre osservasse i precetti della legge, benché non vi fosse soggetta.

Analisi delle obiezioni:

1. Benché la Beata Vergine non avesse macchia alcuna, volle tuttavia compiere il rito della purificazione; non perché ne avesse bisogno, ma per il precetto della legge.

Per questo l'Evangelista dice espressamente che si compì il tempo della purificazione « secondo la legge »: di per sé infatti essa non aveva bisogno di purificarsi.

2. Mosè parlò di proposito in questa maniera per escludere da questa impurità legale la Madre di Dio, la quale non partorì « per aver ricevuto il seme ».

Così dunque è evidente che essa non era tenuta a quel precetto, ma lo osservò di sua spontanea volontà, come si è visto [ a. 1 ].

3. I sacramenti dell'antica legge non mondavano dall'impurità della colpa, per la quale ci vuole la grazia, ma prefiguravano questa purificazione.

Essi infatti, mediante una purificazione corporale, liberavano dall'impurità di una certa irregolarità, come si è spiegato nella Seconda Parte [ I-II, q. 102, a. 5; q. 103, a. 2 ].

Tuttavia la Beata Vergine fu immune sia dall'una che dall'altra impurità.

Quindi non aveva bisogno di purificazione.

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