Indizi dell'Opera in fra Leopoldo e in fr. Teodoreto …

Come è precisato nel precedente articolo, già prima dell'annuncio provvidenziale, l'esigenza di un centro di formazione professionale di proposta cattolica era profondamente sentito.

Per cui può essere opportuno darne qualche cenno, per conoscere gli eventi iniziali di quest'Opera centenaria.

Assillante desiderio e azione determinante del ven. fr. Teodoreto

Artefice dell'Opera, sotto la guida di fra Leopoldo, è stato il ven. Fr. Teodoreto, con i suoi Catechisti, e da una sua testimonianza risulta quanto anelasse all'istituzione di tale Centro di formazione.

Il 18 maggio 1919

Egli intervenne ad una assemblea di Ex-Allievi delle scuole cristiane dei Fratelli, in cui fu deliberato di "sostenere la scuola popolare gratuita e di carattere professionale".

La motivazione di tale desiderio è espressa dallo stesso fr. Teodoreto, nella sua biografia su fra Leopoldo, al capitolo sulla Casa di Carità: « Elevare nello spirito gli operai, avviarli agli ideali della fede, ponendo con ciò solidi fondamenti alla soluzione del problema sociale, fu sempre una delle premure dei dirigenti cattolici, l'assillante cura della S. Chiesa » ( cfr. "Nella intimità del Crocifisso" cap. XVIII ).

Grande era l'entusiasmo, ma maggiori le difficoltà di attuazione, se non fosse intervenuta la Divina Provvidenza con il Detto istitutivo del 24 novembre a fra Leopoldo, sopra richiamato.

Ispirazioni premonitorie a fra Leopoldo

A quanto dichiara fra Leopoldo, i primi riferimenti alla Casa di Carità Arti e Mestieri, sebbene indiziari e impliciti, risalgono al 1906, come risulta dal seguente scritto di fra Leopoldo del 21 aprile 1920: « Ora intendo quanto nel 1906 Gesù mi diceva di aiutarlo a fare una cosa e che ( a me ) poverino non mi rientrava ( nella mente ) che un Dio si rivolgeva a me povero peccatore per aiutarlo ».

E tali riferimenti prevedono la persecuzione spirituale, con dolorose ripercussioni sul sensibile animo di fra Leopoldo, che Egli ebbe a subire, perché la neonata Casa di Carità restasse fedele – anche nella denominazione incentrata sulla "Carità" – al progetto ispiratogli dal Crocifisso.

Per documentare in breve queste affermazioni, riportiamo tre detti, tra i molteplici su tali importanti aspetti:

« 21 ottobre 1909. Adorazione al SS.mo Sacramento – ore 9,30 sera.

"Le persecuzioni non ti mancheranno, ma Io, il tuo Gesù Crocifisso, ti renderò forte!" »

« 21 gennaio 1910. – Adorazione al Ss.mo Crocifisso

– Detti di Gesù:

"Per quanto fiere siano le persecuzioni contro di te, per nulla varranno a far desistere il desiderio del tuo Gesù; siano pure tutti i demoni dell'inferno!" ».

« 29 marzo 1921, martedì, la sera ore 6,30.

– ( Omissis ) Nei quaderni antecedenti più volte Gesù disse che sarebbe in avvenire caduta su di me ( una bufera ) che io non sapevo, ora capisco che è giunto il tempo delle persecuzioni contro di me come un vero vespaio!

Pazienza verso di me: sono peccatore, mi merito molto di più di quello che vanno spargendo, ma ciò che più m'addolora è che non vogliono credere che è volere da Dio di dare il nome di "carità", qualcuno uscì con termini poco rispettosi contro il SS.mo Nome di Dio, Gesù Crocifisso, mio amabilissimo amore e mio tutto!

Questi perdona sempre!

E chiamali a lavorare nella tua vigna! ».

Nel celebrare il Centenario della Casa di Carità Arti e Mestieri è consolante ed emulativo per chi vi opera, per chi la conosce e ne è in relazione, e comunque la ama, sapere che tali sentimenti hanno palpitato nei cuori di fra Leopoldo e fr. Teodoreto già quando l'Opera era ancora una speranza ed un'attesa.

V. M.