XIII stazione

Gesù è deposto dalla Croce e consegnato alla Madre

Dal Vangelo secondo Matteo 27,54-55

Il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, sentito il terremoto e visto quel che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano: "Davvero costui era Figlio di Dio".

C'erano anche là molte donne che stavano a osservare da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo.

* * *

Ora Gesù è nuovamente tuo, o Vergine Madre, perché, dopo il suo incontro con il mondo, egli e il mondo si sono di nuovo separati.

Si era allontanato da te per compiere l'opera del Padre suo.

Con sofferenza l'ha portata a termine.

Satana e i malvagi non hanno ora più nulla da rivendicare su di lui: troppo a lungo egli è stato nelle loro mani.

Satana l'aveva sollevato sull'alto monte; uomini malvagi lo hanno innalzato sulla Croce.

* * *

Egli non era più stato fra le tue braccia, o Madre di Dio, da quando era bambino; ma tu puoi rivendicare un diritto su di lui, ora che il mondo ha fatto di lui quanto di peggio poteva.

Poiché tu sei ricca di ogni divino favore, la tutta benedetta, colma di ogni grazia, la Madre dell'Altissimo, noi gioiamo di questo grande mistero.

Egli è rimasto nascosto nel tuo ventre, ha dormito sul tuo petto, ha succhiato al tuo seno, è stato portato dalle tue braccia, e, ora che è morto, è deposto sul tuo grembo.

Vergine Madre di Dio, intercedi per noi.

A te, Madre, donna dalla pietà immensa, che stringi tra le braccia il Figlio, immerso nel sonno della morte, il nostro amore fedele e grato.

Amen.