III stazione

Gesù è condannato dal Sinedrio

V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.

R/. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano.

Il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli: « Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto? ».

Gesù rispose: « Io lo sono! ».

Tutti sentenziarono che era reo di morte. ( Mc 14,55.61-62.64 )

Sposi anziani senza figli

Siamo stati fidanzati pochi mesi, poi la vita ci ha separato a lungo, facendoci conoscere lo straziante tepore del cuore che batte a distanza.

E quando ci siamo ritrovati ci siamo sposati subito, con la fretta di chi aveva atteso e temuto già tanto.

Abbiamo lasciato le nostre case d'origine per crearne una nostra.

Abbiamo intrapreso il nostro cammino di sposi, pieni di progetti e anche di illusioni della gioventù.

Poi la vita ci ha scoperto più fragili, e al tempo stesso ci ha spogliato delle nostre aspettative, facendoci camminare in una strada tante volte in salita, alla cui sommità ci siamo trovati faccia a faccia con l'impossibilità di diventare genitori.

Sperimentando spesso con dolore tanti giudizi sulla nostra sterilità.

"Come mai non avete figli?", ci è stato chiesto mille volte, come a insinuare che il nostro matrimonio e il nostro amore non bastassero per essere una famiglia.

Quanti sguardi poco comprensivi abbiamo digerito.

Ma continuiamo a camminare ogni giorno tenendoci per mano, prendendoci cura insieme di una comunità di fratelli e amici che, tra solitudini e tenerezze, è divenuta nel tempo casa e famiglia.

Preghiamo

Signore Gesù, che hai subito l'ingiusta condanna.

R/. Dona nobis pacem.

Tu che hai sopportato insinuazioni e accuse.

R/. Dona nobis pacem.

Tu che, innocente, sei stato perseguitato.

R/. Dona nobis pacem.

Pater noster

Signore Gesù, che sei stato condannato ingiustamente, ascolta la nostra preghiera: concedi agli sposi senza figli di camminare tenendosi per mano, vivendo in pienezza il Sacramento dell'amore coniugale, e a tutti noi di vivere le avversità con mite fermezza.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

R/. Amen.

O quam tristis et afflicta

fuit illa benedicta

mater Unigeniti!