XIII stazione

Gesù muore sulla Croce

V/. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.

R/. Quia per sanctam crucem tuam redemisti mundum.

Alle tre, Gesù gridò a gran voce: « Eloì, Eloì, lemà sabactàni? », che significa: « Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? ».

Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo: « Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere ».

Ma Gesù, dando un forte grido, spirò. ( Mc 15,34.36-37 )

Una famiglia ucraina e una famiglia russa

La morte intorno.

La vita che sembra perdere di valore.

Tutto cambia in pochi secondi.

L'esistenza, le giornate, la spensieratezza della neve d'inverno, l'andare a prendere i bambini a scuola, il lavoro, gli abbracci, le amicizie … tutto.

Tutto perde improvvisamente valore.

"Dove sei Signore?

Dove ti sei nascosto?

Vogliamo la nostra vita di prima.

Perché tutto questo?

Quale colpa abbiamo commesso?

Perché ci hai abbandonato?

Perché hai abbandonato i nostri popoli?

Perché hai spaccato in questo modo le nostre famiglie?

Perché non abbiamo più la voglia di sognare e di vivere?

Perché le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?".

Le lacrime sono finite.

La rabbia ha lasciato il passo alla rassegnazione.

Sappiamo che Tu ci ami, Signore, ma non lo sentiamo questo amore e questa cosa ci fa impazzire.

Ci svegliamo al mattino e per qualche secondo siamo felici, ma poi ci ricordiamo subito quanto sarà difficile riconciliarci.

Signore dove sei?

Parla nel silenzio della morte e della divisione ed insegnaci a fare pace, ad essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare.

Preghiamo

Signore Gesù, che ci hai amato sino alla fine.

R/. Dona nobis pacem.

Tu che, morendo, hai distrutto la morte.

R/. Dona nobis pacem.

Tu che, esalando l'ultimo respiro, ci hai donato la vita.

R/. Dona nobis pacem.

Pater noster

Signore Gesù, che dal tuo costato trafitto hai fatto sgorgare la riconciliazione per tutti, ascolta le nostre umili voci: dona alle famiglie distrutte da lacrime e sangue di credere nella potenza del perdono e a tutti noi di costruire pace e concordia.

Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.

R/. Amen.

Fac me tecum pie flere,

Crucifixo condolere,

donec ego vixero.