Credo in Gesù Cristo: il terzo giorno risuscitò da morte
La risurrezione di Cristo non è la rianimazione di un cadavere, è la vittoria sulla morte, il peccato e quanto minaccia la vita dell'uomo.
Con la risurrezione Gesù Cristo dà la suprema garanzia che l'ingiustizia e la morte non sono l'ultima parola nella storia dei mondo.
La risurrezione di Gesù Cristo è il messaggio centrale dei cristianesimo e forma il nucleo del "credo".
Pietro, d'innanzi alla gente raccolta attorno a lui dopo la guarigione miracolosa dello storpio, pronuncia le parole coraggiose che sono la sintesi della predicazione apostolica:
"Voi avete rinnegato il Santo e il Giusto, avete chiesto che vi fosse graziato un assassino (Barabba) e avete ucciso l'autore della vita.
Ma Dio l'ha risuscitato dai morti e di questo noi siamo testimoni ( At 3,14-15 ).
La risurrezione di Cristo non è un ritorno alla vita precedente, come era avvenuto per Lazzaro, il figlio della vedova di Naiin o la figlia di Giairo.
È lo stadio definitivo di un'esistenza spesa a servizio degli uomini, la ratifica da parte del Padre di quello che nella vita di Gesù era sembrato eresia e aveva suscitato l'opposizione della classe dirigente ebraica e la condanna a morte;
è la vittoria sulla morte, il peccato e quanto minaccia la vita dell'uomo.
Con la risurrezione Gesù Cristo dà la suprema garanzia che l'ingiustizia e la morte non sono l'ultima parola nella storia del mondo.
Il Cristo, risorgendo, non è investito della potenza di Dio per imporsi agli avversari e annientarli;
è divenuto il prototipo dell'uomo nuovo, colui che vive in pienezza le relazioni fondamentali che costituiscono la vocazione dell'uomo.
Vivendo secondo lo Spirito del Risorto, il cristiano scopre, in mezzo al male diffuso nel mondo, canti segni di risurrezione e soprattutto diventa segno di gioia e speranza per quanti vivono nelle tenebre della paura, del dubbio, della disperazione.
"Ho visto il signore"
Maria invece stava all'esterno vicino al sepolcro e piangeva.
Mentre piangeva, si chinò verso il sepolcro e vide due angeli in bianche vesti, seduti l'uno dalla parte dei capo e l'altro dei piedi, dove era stato posto il corpo dì Gesù.
Ed essi le dissero: "Donna, perché piangi?".
Rispose loro: "Hanno portato via il mio Signore e non so dove lo hanno posto".
Detto questo, si voltò indietro e vide Gesù che stava lì in piedi; ma non sapeva che era Gesù.
Le disse Gesù: "Donna, perché piangi? Chi cerchi?".
Essa, pensando che fosse il custode dei giardino, gli disse:
"Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove lo hai posto e io andrò a prenderlo".
Gesù le disse: "Maria!".
Essa allora voltatasi verso di lui, gli disse in ebraico: "Rabbuní!", che significa: Maestro!
Gesù le disse: "Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre;
ma va' dai miei fratelli e di' loro:
lo salgo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro".
Maria di Màgdala andò subito ad annunziare ai discepoli:
"Ho visto il Signore" e anche ciò che le aveva detto ( Gv 20,11-18 ).
"Gesù in persona si accostò e camminava con loro"
Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto.
Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro.
Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo.
Ed egli disse loro: "Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?".
Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse:
"Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?".
Domandò: "Che cosa?".
Gli risposero: "Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo;
come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso.
Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele;
con tutto ciò sono passati tre giorni da quando queste cose sono accadute.
Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti;
recatesi á mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, sono venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo.
Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto".
Ed egli disse loro: "Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti!
Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?".
E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui.
Quando furono vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano.
Ma essi insistettero: "Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino".
Egli entrò per rimanere con loro.
Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro.
Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero.
Ma lui sparì dalla loro vista.
Ed essi si dissero l'un l'altro: "Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?".
E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano:
"Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone".
Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane.