Credo in Gesù Cristo: fu sepolto e discese agli inferi
Per tre giorni la "madre terra", come tabernacolo prezioso, ha accolto nel suo seno il Figlio di Dio: il Figlio del cielo è diventato così anche il Figlio della terra.
"Lo avvolsero in un lenzuolo e lo deposero in una tomba"
C'era un uomo di nome Giuseppe, membro dei sinedrio, persona buona e giusta.
Non aveva aderito alla decisione e all'operato degli altri.
Egli era di Arimatèa, una città dei Giudei, e aspettava il regno di Dio.
Si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù.
Lo calò dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo depose in una tomba scavata nella roccia, nella quale nessuno era stato ancora deposto.
Era il giorno della parascève e già splendevano le luci del sabato.
Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe;
esse osservarono la tomba e come era stato deposto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati ( Lc 23,50-56 ).
"Allora i soldati … dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo" ( Mc 15,16-17 ).
" Allora Pilato … lo fece flagellare" ( Gv 19,1 ).
I servi intanto lo percuotevano" (Mc 14, 65).
I soldati "venuti da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe" ( Gv 19,33 ).
"Uno dei soldati gli colpì il fianco con la lancia e subito ne uscì sangue e acqua" ( Gv 19,34 ).
"Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso … il Golgota" ( Gv 19,17 ).
"Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene … e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù" ( Lc 23,26 ).
Secondo la tradizione Gesù, sfinito, è caduto ripetutamente al suolo.
Sottoposta ad accurato esame la testa dell'uomo della Sindone ha rivelato ben 45 perforazioni, rivoli di sangue sulla nuca, il volto e i capelli;
sulla fronte è visibile una colata di sangue a forma di 3 rovesciato.
Sono indizi chiari che sulla calotta cranica dei condannato è stato calato un casco di rovi molto pungenti.
Nell'uomo della Sindone sono stati riscontrati 120 segni o ferite provocate dal "flagellum".
Sul lato destro della faccia mostra il segno di un colpo di bastone.
La Sindone non rivela segni dell'ultimo supplizio inferto ai crocifissi trovati ancora in vita dopo ore di crocifissione.
Sull'uomo della Sindone, tra la quinta e la sesta costa, è visibile il colpo inferto dalla lancia.
Inoltre il lato destro dei torace mostra un grande coagulo di sangue.
La Sindone mostra le escoriazioni provocate dal legno della croce posto sulle spalle di Gesù.
Il ginocchio sinistro dell'uomo della Sindone presenta lacerazioni profonde provocate dalle varie cadute durante la "via crucis".
Il ginocchio destro invece, non mostra tracce di contusioni.
Anche l'occhio destro risulta gravemente offeso a causa delle ripetute cadute.
Nella Sindone i pollici delle mani non sono visibili, perché durante l'agonia si sono contratti e nascosti sotto le altre dita.
Studi recenti hanno dimostrato che i chiodi non venivano conficcati nelle palme delle mani del condannato, ma nel carpo.
Secondo Pia, primo fotografo della Sindone (1898), con sua sorpresa ha scoperto che l'immagine impressa nel misterioso lenzuolo ha le caratteristiche di un negativo fotografico.
Questi due particolari sono stati scoperti recentemente e un falsario, sia pur abile, non poteva conoscerli.
Inoltre se molti documenti antichi narrano scene di crocifissione, mai accennano all'incoronazione di spine dei condannati.
L'unico caso di incoronazione di spine tramandato dalla storia è quello di Gesù.
Questi dettagli depongono, quindi, a favore dell'autenticità della Sindone e inducono a pensare che si tratti del lenzuolo che ha avvolto il corpo di Cristo dopo la deposizione dalla croce.
La Sindone non è un'immagine di morte,ma di vita.
Colui che riposa serenamente in braccio alla morte appare già il Signore della vita alla vigilia del suo trionfo.