Salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente
Con l'ascensione Gesù Cristo diviene per i discepoli e la chiesa il "VIVENTE ":
la morte è vinta per sempre e Gesù entra definitivamente, col suo corpo risorto, nel mondo di Dio.
"Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro (gli apostoli), fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio" ( Mc 16,19 ).
Più che un episodio del Cristo risorto, l'ascensione è un aspetto del mistero pasquale.
L'ascensione, per Luca, è la meta definitiva dei cammino di Cristo verso il Padre ed è pure il destino finale dell'uomo.
Nello stesso tempo è l'invito per il credente a scendere dal Monte degli Ulivi, ripercorrere il cammino di Cristo ed entrare nella realtà concreta di ogni giorno, dove spesso esplodono tensioni e conflitti, ma dove è pure possibile scoprire innumerevoli germi di bene ( Conc. Ecum. Vat. II; Ad gentes 11 ).
L'impegno a rompere le barriere della solitudine e dell'angoscia esistenziale, retaggio di tanta gente, a stabilire rapporti di fraternità, come è avvenuto nel cenacolo tra gli Apostoli, è segno della vita nuova inaugurata sulla terra dalla risurrezione e ascensione di Cristo.
È pure l'anticipo, una specie di profezia non già del cielo esplorato con innumerevoli imprese spaziali e strumenti sempre più sofisticati, ma del "cielo" dove, o Cristo, fiorisce tutta una ricchezza di relazioni interpersonali con Dio e i fratelli, relazioni non soggette ai limiti e ai condizionamenti dell'esistenza terrena e in grado di appagare pienamente le aspirazioni più nobili del cuore umano.
"Mi sarete testimoni fino agli estremi confini della terra"
Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse.
Mentre li benediceva, si staccò da loro e fu portato verso il cielo.
Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia;
e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Egli si mostrò ad essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, apparendo loro per quaranta giorni e parlando del regno di Dio.
Così venutisi a trovare insieme gli domandarono:
"Signore, è questo il tempo in cui ricostituirai il regno di Israele?".
Ma egli rispose: "Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra".
Detto questo, fu elevato in alto sotto i loro occhi e una nube lo sottrasse al loro sguardo.
E poiché essi stavano fissando il cielo mentre egli se ne andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono a loro e dissero:
"Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo?
Questo Gesù, che è stato di tra voi assunto fino al cielo, tornerà un giorno allo stesso modo in cui l'avete visto andare in cielo" ( Lc 24,50-53; At 1,3.6-11 ).
"TUTTO INFATTI HA SOTTOPOSTO Al SUOI PIEDI"
Possa egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale speranza vi ha chiamati, quale tesoro di gloria racchiude la sua eredità fra i santi e qual è la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi credenti secondo l'efficacia della sua forza che egli manifestò in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla sua destra nei cieli, al di sopra di ogni principato e autorità, di ogni potenza e dominazione e di ogni altro nome che si possa nominare non solo nel secolo presente ma anche in quello futuro.
Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa, la quale è il suo corpo, la pienezza di colui che si realizza interamente in tutte le cose ( Ef 1,18-21 ).
In sintesi dal Cat. Chiesa Cat. 665-667.
L' Ascensione di Cristo segna l'entrata definitiva dell'umanità di Gesù nel dominio celeste di Dio da dove ritornerà
Ma che nel frattempo lo cela agli occhi degli uomini.
Gesù Cristo, Capo della Chiesa, ci precede nel Regno glorioso del Padre perché noi, membra del suo Corpo, viviamo nella speranza di essere un giorno eternamente con lui.
Gesù Cristo, essendo entrato una volta per tutte nel santuario del cielo, intercede incessantemente per noi come il mediatore che ci assicura la perenne effusione dello Spirito Santo.