Vangelo di Luca
6-12-2006
Dal Vangelo secondo Luca ( Lc 21,26-28 )
1) "La mia parola non passerà"è per noi un nutrimento che nutre tutta la nostra persona
2) Dio nel Suo Spirito viene verso di noi per rendere concreta la parola del Signore
3) La parola è l'insieme della Trinità, Dio Padre pronuncia, Dio Figlio la realizzazione, il suono di questa parola è lo Spirito Santo
4) Qui a Torino conserviamo addirittura una basilica in cui ricordiamo un miracolo eucaristico
5) Lo Spirito Santo renderà presente per noi Gesù Misericordia
6) Il Signore ci guarisce da tutto, specialmente da ciò che è mortifero
7) Il problema degli uomini non sono le malattie fisiche, mentali, il problema è la malattia spirituale
8) La guarigione più importante è proprio questa: che si ristabilisce una comunione
9) Signore ricostruisci la mia comunione con te. Perché da questo dipende tutto il resto
10) Che guarigione vogliamo ottenere se il nostro cuore non è aperto alle Sue parole?
11) Tutte le nostre guarigioni dipendono dal fatto se noi ci siamo innestati in Dio o no
12) Signore se tu sei qui, se tu hai messo la tua vita dentro di me, allora io posso aspettarmi di guarire dalla depressione, dalle fobie
13) Abbiamo bisogno veramente di aprire il nostro cuore e di accettare la visita del Signore, la comunione con Lui
14) Quando Lui viene a visitarci Lazzaro risorge. Maestro ora che sei qui so che qualunque cosa potrà accadere e ti dico grazie
A chi di noi ascoltando, questo brano di Vangelo, non veniva in mente quel canto: "passeranno i cieli e passerà la terra, la mia parola non passerà, alleluia, alleluia".
E dobbiamo veramente ringraziare il Signore perché è verità, la Sua parola non passerà mai, le Sue promesse valgono per ogni generazione.
Tutto ciò che è uscito dalla bocca di Dio è per noi un nutrimento che nutre tutta la nostra persona, le parole che escono dalla bocca di Dio nutrono il nostro spirito, ma aiutano anche la nostra mente a cambiare e a ragionare con i pensieri di Dio, ma nutrono anche il nostro corpo perché lavorando nel Regno di Dio tutto di noi si fortifica, guarisce e viene liberato.
Allora bisogna vedere che impatto ha su di noi la parola del Signore perché, se guardiamo bene, non c'è assolutamente niente di tutto quello che facciamo in una celebrazione liturgica in chiesa che non provenga da un comando di Gesù.
Tutti i sacramenti ci vengono dalle parole stesse di Gesù, tutto ciò che ha potenza nella vita del credente viene dallo spirito di Dio.
E Dio nel Suo Spirito viene verso di noi per rendere concreta la parola del Signore, per realizzare quello che Dio ha promesso; ed è sempre stato così.
Lo Spirito Santo era pronto per fare tutto ciò che Dio Padre diceva.
Se prendete il primo versetto della Bibbia vedrete: lo Spirito aleggiava sopra le acque informi.
È una bella immagine per farci capire che lo Spirito Santo era lì pronto, appena la parola del Signore usciva dalla Sua bocca.
Ecco lo Spirito Santo è Colui che è Signore e da la vita e rendeva quella parola subito efficace.
"Dalla parola del Signore furono fatti i cieli e la terra, e ogni cosa che essi contengono."
E la parola del Signore, voi lo capite bene, è l'insieme della Trinità che si mette in opera perché Dio Padre pronuncia questa parola, Dio Figlio che è Gesù è la realizzazione di questa parola, e il suono di questa parola è lo Spirito Santo.
Ora niente di quello che noi facciamo nella Chiesa proviene dalla fantasia degli uomini, è tutta rivelazione; neanche, fra un po', quando invocheremo il dono dello Spirito Santo e quel pane e quel vino diventeranno realmente, anche se misteriosamente, il corpo, il sangue, l'anima, la divinità di nostro Signore Gesù Cristo.
Perché tutto questo avviene? Perché Gesù Cristo lo ha pronunciato e lo Spirito Santo lo rende concreto, attuale.
Allora carissimi questo vuol dire una cosa fondamentale, importantissima: se lo Spirito Santo viene e realizza questi miracoli straordinari, che i nostri occhi non vedono, ma che in alcuni casi il Signore ha lasciato che i nostri occhi vedessero il prodigio dell'Eucaristia, o altri prodigi legati alla sua presenza.
Qui a Torino conserviamo addirittura una basilica in cui ricordiamo un miracolo eucaristico.
Non so se tutti lo ricordano, quando fu trafugato quella pisside vicino al Municipio, l'asino che la trasportava trafugando la refurtiva, si rifiutò di andare avanti.
Improvvisamente dal sacco che conteneva tutti gli oggetti sacri si levò altissimo in cielo l'ostensorio che conteneva l'ostia consacrata.
Naturalmente tutta la popolazione accorse, e con grandi suppliche e preghiere di pentimento per il sacrilegio che era stato compiuto, piano, piano, l'ostia ritornò nella pisside che il vescovo teneva in mano in quel momento.
Ecco vicino al Municipio c'è la basilica del Corpus Domini, una piccola chiesa, molto curata, molto preziosa, dove si custodisce in un recinto il luogo dove tutto questo avvenne.
Alcune volte il Signore manifesta la Sua presenza in un modo visibile e tangibile, alcune volte, la maggioranza delle volte, noi possiamo vedere il mistero di Dio tramite la fede, perché la fede è vedere ciò che si crede, per credere non ho bisogno di vedere invece vedrò sicuramente ciò che ho creduto.
Allora ci sono molti risvolti, questa sera per noi, lo Spirito Santo renderà presente per noi Gesù Misericordia.
Lui è la misericordia di Dio, Lui si fa per noi porta di salvezza perché "per le Sue piaghe noi siamo guariti", questo pensate lo diceva già Isaia 750 anni prima che venisse al mondo Gesù.
Nel libro di Isaia si legge proprio questo: per le Sue piaghe noi siamo guariti; non saremo guariti o potremmo essere guariti, la dichiarazione è chiara: per le Sue piaghe siamo guariti.
Da che cosa siamo guariti? Dal raffreddore, dal male alle ossa? Da qualche cosa saremo pure guariti no?
Da che cosa dell'essere umano, solo dell'anima? No.
Quindi il Signore guarirà la nostra anima? Guarirà la nostra mente? Guarirà il nostro corpo? Sì.
Allora vuol dire che il Signore è guarigione per tutta la persona.
Però sappiamo tutti, vi ho fatto apposta l'esempio, ci sono malattie più gravi e malattie meno gravi, malattie mortali e malattie non mortali; il raffreddore è una indisposizione fastidiosa finché vuoi ma non è mortale, giusto?
Ebbene il Signore ci guarisce da tutto, specialmente da ciò che è mortifero ciò che porta alla morte.
Che cos'è che porta la morte di una persona? La sua ribellione a Dio.
La morte è entrata nel mondo a causa dell'invidia di Satana.
Satana ha voluto strappare gli uomini dalla comunione con Dio e da quel momento è entrata la morte nella storia degli uomini.
Hanno cominciato a vivere sempre di meno, se leggete i primi capitoli della Bibbia vedete che i Patriarchi che erano i primi vissuti, è un insegnamento spirituale beninteso non è scientifico, è una parabola ma ci spiega spiritualmente delle cose molto importanti.
Ebbene i Patriarchi vivevano chi 900 anni, chi 800, chi 700, chi 600 ecc… fino al punto che, alcuni secoli dopo, nei Salmi troviamo questa frase: gli anni dell'uomo sono settanta, ottanta per i più robusti.
Com'è successo che una volta erano 900 e passa e sono diventati solo più 70, 80?
Com'è che già, molto prima di Gesù, la vita degli uomini era 70/80 anni e molti secoli dopo Gesù la nostra vita è ancora 70/80 anni?
Non c'è stato un grande cambiamento, siete d'accordo?
Calcoliamo pure 30 o 40 secoli, in 30, 40 secoli non è cambiata molto la storia degli uomini.
30 o 40 secoli fa vivevano 70/80 anni e 40 secoli dopo vivono ancora 70/80 anni. Allora che cosa significa?
Che il problema degli uomini non sono le malattie fisiche, e non sono neanche le malattie mentali, il problema di tutti gli uomini è la malattia spirituale in base alla quale se il nostro spirito non si ritrova in comunione con Dio è come morto, è come in coma.
Dunque come fa a ricevere vita ciò che ha chiuso le porte alla vita?
Spero di essere sufficientemente chiaro, Dio è il Signore della vita?
Ci comunica la Sua vita? Se noi non siamo in comunione con Lui che cosa vuoi che ci possa comunicare?
Se io sono in una stanza e Lui in un' altra stanza, non mi può mica dare niente.
La guarigione più importante di tutte le guarigioni è proprio questa: che si ristabilisce una comunione.
E il problema più grande non è mica da parte del Signore, perché lo vedete lì sulla croce, Lui ha già fatto tutto quello che doveva fare per ristabilire la comunione con gli uomini; il problema è dalla parte nostra che quando andiamo dal Signore gli chiediamo la guarigione del corpo, le guarigioni economiche, i problemi relazionali, gli chiediamo magari la serenità della mente, la guarigione della mente che porti via le angosce, le depressioni, e quant'altro.
Poi, se va bene, diciamo: bene prima mettiamoci al sicuro queste cose materiali e poi, se va bene, cerchiamo anche una crescita spirituale, è vero che spesso succede così?
È il processo sbagliato, chi di noi per strada si mette a camminare all'indietro?
Uno che vuole fare una buffonata, perché normalmente non camminiamo all'indietro; se sei un gambero sì, se sei un essere umano no.
Come pensiamo di poter aver vita nuova se al Signore prima presentiamo i problemi materiali, poi anche quelli mentali, poi, se ci viene in mente, i problemi spirituali?
Abbiamo forse dimenticato che la morte è entrata nel mondo e quindi nell'uomo, perché ciò che si è spezzato non era un osso, non era una depressione, era un problema spirituale; allora se vogliamo avere vita e vita piena, perché Gesù l'ha promesso: "Io sono venuto perché abbiate in voi la vita e la vostra vita sia piena, sono venuto per darvi la gioia e la gioia senza confini".
Vi ricordate che Gesù ha promesso queste cose? Sì.
Se non le voleva promettere non le diceva neanche.
Allora se questa è la promessa di Dio com'è possibile che noi andiamo da Lui per presentargli un osso rotto, una depressione, una tristezza, una angoscia e non gli presentiamo invece prima la più importante delle necessità.
Signore ricostruisci la mia comunione con te. Perché io non lo so fare.
Perché da questo dipende tutto il resto. Vi ricordate il centurione che aveva il servo malato?
Lui aveva il cuore spezzato perché questo servo era ammalato, non aveva neanche più le forze perché questo servo, a cui era molto legato, era ammalato, e cosa fa? Va dal Signore.
Perché il Signore ha ascoltato con tanto interesse la testimonianza di quel centurione e non è stato neanche necessario che Gesù andasse nella casa del centurione, che questi ebbe subito la guarigione del suo amico, perché?
Perché quello che il centurione ha fatto è una grande comunione con Dio.
Sono in comunione con te, sono talmente in sintonia con te, diceva il centurione, che io lo so che se tu dici una parola sicuramente quella cosa accade.
Ora, anime mie, il Signore ne ha dette di parole? Hai voglia se ne ha dette. Prima cosa noi di qua entrano, di la escono.
Quindi che guarigione vogliamo ottenere se il nostro cuore non è aperto alle Sue parole ma solo alle cose che ci stanno intorno?
Questo è il problema di tutto, dobbiamo soffermarci su quello che Lui ha detto e accettarlo.
Anche se non lo capisco? Certo anche se non lo capisco.
Ma chi di noi può avere la pretesa di capire in profondità tutto quello che dice il Signore?
Nel Libro della Sapienza, ed anche in alcuni Salmi, si dice: una parola ha detto il Signore, due ne ho intese io.
Cosa vuol dire? Vuol dire che ogni parola che esce dalla bocca del Signore è talmente importante, talmente profonda, che noi non possiamo neanche illuderci di contenerla tutta, sarà quella parola a contenere noi, non noi a contenere quella parola.
Ora quali sono le promesse che toccano la tua vita?
Che cosa Dio ha pronunciato per la tua vita piena, la tua salvezza, che porterà sicuramente dentro di te guarigione, liberazione; ma sono delle conseguenze.
È come quando io vado al lavandino e apro il rubinetto, è normale che esca l'acqua?
Sì ma è una conseguenza, quale conseguenza?
Del fatto che tutto l'impianto sia collegato con una sorgente.
Se non siamo collegati alla sorgente come può verificarsi dentro di noi la possibilità di essere persone vive, libere, sane, serene, gioiose, piene di vita?
Allora tutte le nostre guarigioni dipendono dal fatto se noi ci siamo innestati in Dio o no.
Se uno vuole spolverare questo tappeto dopo la serata, può usare l'aspirapolvere?
Ma se lo può sognare che l'aspirapolvere funzioni se non inserisce la spina, è vero o no? Questa è la nostra vita.
Che l'aspirapolvere funzioni perché ha la spina attaccata, che il rubinetto faccia venire fuori l'acqua solo perché è attaccato alla sorgente, o che noi riceviamo le guarigioni non è nient'altro che una conseguenza del fatto che noi siamo, oppure non siamo in comunione con il Signore.
Ora questa comunione da parte di Dio c'è.
Dio si è fatto uomo e ha detto: "Vengo con voi e starò sempre con voi, non vi lascerò mai, fino alla fine del mondo.
Quando due si riuniscono nel mio nome, io sono in mezzo loro, io ritornerò."
Sono promesse del Signore? Sì. Allora tutto questo avverrà sicuramente.
Ma queste promesse implicano che noi le accettiamo.
Signore se tu sei qui, se tu sei nella mia vita, se tu hai salvato me, se tu hai messo la tua vita dentro di me, allora io posso aspettarmi come conseguenza di guarire dalla depressione, dall'angoscia, dalla paura, dal tremore, dalle fobie; allora è normale conseguenza che basta che tu dica una parola e anche il mio corpo può guarire.
Tutto questo dipende da questa convinzione: se noi crediamo che il Signore ci ama in un modo unico è insostituibile e che da questo dipende la nostra vita e che non è solo la vita sulla terra, è la vita eterna.
Allora carissimi prepariamoci proprio adesso, in questa ultima settimana dell'anno liturgico, la settimana che si è inaugurata con la grande solennità di Cristo Re domenica scorsa, ve ne ricordate?
Cristo Re di che cosa? Di pianeti, delle galassie? Sicuro.
È il Signore di tutti gli animali, di tutte le piante? Non v'è dubbio.
È il Signore del nostro cuore? Ahi, ahi, qui è meglio non rispondere, qui è meglio che ci pensiamo veramente.
Cristo Re dei cuori, quali cuori? Gesù bussa alla porta del nostro cuore perché vuole entrare e guidare la nostra vita.
Se Gesù entra nel tuo cuore c'è da stupirsi se poi dopo tu vivi nella serenità, nella pace?
C'è da stupirsi che tu abbia forza, che tu abbia salute?
Quante persone conoscete piene di Dio, piene di acciacchi, che fanno cento cose più di voi?
Ditemi un po' ne conoscete? Sì. Com'è possibile non è un segno della vita che supera i limiti della natura?
Il Signore ha detto: "Vedrai cose più grandi di queste, vieni e seguimi."
Noi abbiamo bisogno veramente di aprire il nostro cuore e di accettare la visita del Signore, la comunione con Lui.
E anche tutto quello che ci sembrerà irrisolto, qualche cosa che ci sembra sia stato un fallimento.
Bene ricordiamoci forse ai nostri occhi sembrerà così, ma la verità è tutt'altra, ed è solo aldilà di quello che noi vediamo adesso.
Prepariamo dunque il nostro cuore, in questo momento, a ricevere la visita di Gesù.
Le nostre guarigioni, le nostre necessità, le nostre paure, le nostre malattie, i nostri problemi ci danno fastidio? Certo.
Possiamo decidere di non pensare a queste cose oggi e di pensare solo che Lui viene a visitarci?
Ricordati: quando Lui viene a visitarci Lazzaro risorge, ti ricordi cosa disse Maria?
"Maestro se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto, ma anche ora so che qualunque cosa tu dirai questa accadrà."
E Gesù andò a trovare Marta e Maria, poiché era lì l'impossibile si realizzò, Lazzaro venne fuori dalla sua tomba.
Dunque non dire: questa situazione ormai è disperata; Lazzaro era da quattro giorni nella tomba, lascia solo che il Maestro venga e anche tu dì come Maria: Maestro ora che sei qui so che qualunque cosa potrà accadere e quindi non aspetto di vedere il risultato già da adesso ti dico grazie. Lode e onore a te Signore Gesù.
Sia lodato Gesù Cristo.