Trasformazione in Cristo
3-2-2007
1) Cerchiamo di andare avanti nella sezione 4° del cammino
2) Il cammino del cristiano è la trasformazione in Gesù Cristo
3) La trasformazione è l'azione che lo Spirito Santo fa, nel cuore dei credenti, per cambiare l'interno, non l'esterno
4) Trasformazione vuol dire che lo Spirito Santo ti cambia
5) Un cambiamento tangibile tutto ciò che prima non era importante diventa importante
6) Lo Spirito Santo prendendo ciò che ha a sua disposizione, lo cambierà
7) Chi ha accettato la guida dello Spirito Santo se ne accorge subito
8) Ora questo processo porta il credente ad avere un vero e proprio cambiamento interiore
9) Questo processo di trasformazione ci dovrebbe portare a un cambiamento nel nostro modo di essere noi stessi
10) Cambia il suo modo di ragionare, di vestirsi e di presentarsi agli altri
11) Ecco che passa alla seconda dimensione, la dimensione psicologica
12) Per cui uno che adora se stesso farà di tutto per essere adorato
13) Facendo degli esempi possiamo intuire quale può essere l'itinerario che ci riguarda
14) Passiamo alla seconda dimensione, la dimensione della mente
15) Tutto quello che è presente in questo settore produce questa trasformazione
16) Tu apri un discorso vasto come il mondo, la fede si trasmette, ma chi riceve la fede compie sempre una scelta
17) Poi ci sono le situazioni del mondo
18) L'abbandono della pratica della fede
19) Su determinate cose l'educazione esige anche che le cose preziose vadano protette in un modo forte
20) Succede che ci sia questo periodo di crisi e questa situazione, a volte, si protrae per decenni
21) Dopo molti anni di crisi di fede, ci siano delle persone che riscoprono la presenza di Dio
22) Vedete la trasformazione in Cristo è qualche cosa che Dio vuole e che desidera per i suoi figli
23) Opzione fondamentale
24) L'opzione fondamentale può essere smentita dalle azioni
25) Come si chiama tutto questo? Si chiama peccato mortale
26) Finché siamo vivi sulla terra, siamo nel tipo di tempo di misericordia
27) Tutti si trovano a fare i conti con la proposta che Dio ha, mi accetti?
28) I genitori non possono toccare lo spirito, possono dare una struttura mentale adatta a ricevere
29) Quando il genitore non è capace di amare si lascia trasportare dai sentimenti
30) I fioretti
31) Il bambino non abituato mai a mettere un limite a se stesso, diventerà un adulto immaturo
32) Il bambino che è stato saggiamente educato dai genitori diventa un adulto responsabile
33) Adesso Io incontro te, adesso è il momento che tu decida se seguire o no
34) Il genitore incauto dice: "Ma sì, sei grande ti do fiducia". La fiducia è una cosa preziosa, non la si svende
35) Nel periodo difficile se avevi seminato bene stai tranquillo che germoglia e cresce
36) La persona che non ha avuto un'educazione cristiana autentica, può fare un incontro cristiano? Certo
37) Ecco, per ciascuno c'è l'incontro con lo Spirito Santo, perché lo Spirito Santo vuole la trasformazione in
Cristo di tutti
38) Non c'è niente di più difficile, di grandioso e di splendido dell'educazione, ma per educare bisogna essere capaci di amare
Cerchiamo di andare avanti nella sezione 4° del cammino "destinati alla gloria", e dopo aver in qualche modo affrontato la riflessione sulla necessità di essere trasformati in Cristo, come qualche cosa di fondamentale nella vita del cristiano.
Il motivo per cui Dio si è fatto uomo è stato precisamente questo: perché noi fossimo trasformati a immagine e somiglianza di Dio.
Il cammino del cristiano è la trasformazione in Gesù Cristo.
Abbiamo visto nelle settimane passate come questa trasformazione in Gesù Cristo non sia una trasformazione somatica, ma sia una trasformazione che parte dall'interno e si estende fino all'esterno.
Avete le fotocopie sull'antropologia cristiana?
In ogni caso si vede come lo Spirito di Dio abbia ricevuto il compito di prendere queste persone della natura umana e vivificarle dall'interno e di trasformarle.
Cosa vuol dire trasformarle? Passare da una forma all'altra.
Stiamo attenti, per chi non ha fatto Filosofia, parlare di trasformazione, cioè passare da una forma all'altra, sembra che sia una cosa che si riferisce alla forma esteriore di una persona, tanto per intenderci come le formine di sabbia; nulla a vedere con questo.
La trasformazione in Cristo è un termine che si usa per indicare l'azione che lo Spirito Santo fa, nel cuore dei credenti, per cambiare l'interno, non l'esterno.
In effetti nella filosofia antica, che è stata accettata da S. Tommaso, si parla di materia e di forma.
La forma è quel qualche cosa di non immediatamente percepibile ma che cambia l'esterno.
Quell'essenza che permette alla materia di essere in un modo piuttosto che in un altro.
Mi sono spiegato? L'essenza delle cose, più semplice di così non so comunicarlo in questo momento.
Facciamo un esempio, che continuerà comunque ad essere un mistero per ciascuno di noi: quando noi parliamo dell'Eucaristia, di cosa parliamo?
Del corpo di Gesù, però io ti presento sulle mani, o sulla bocca, cosa?
Un qualche cosa che sembra una cosa ma è un'altra, che cosa sembra?
Sembra pane invece è il Corpo di Gesù perché è cambiata l'essenza.
Ora anche se visibilmente, al gusto, al tatto ecc… ecc… questo sembra pane, è cambiata l'essenza, è cambiata la sostanza.
L'essenza o la sostanza o la forma, sono tre modi simili per dire proprio ciò che fa essere una cosa quello che è.
Mi sono spiegato? È un po' difficile, riuscite a seguirmi?
Quindi trasformazione vuol dire che lo Spirito Santo ti cambia, cioè tu passi da una essenza a un'altra essenza.
Per esempio: lo Spirito Santo che agisce dentro di me mi trasforma dalla essenza Mauro, alla essenza Gesù che vive in Mauro, mi sono spiegato?
Ma è cambiato qualche cosa, Mauro non è sparito nel nulla, però c'è qualche cosa di nuovo, c'è una comunione così profonda tra la persona umana Mauro e la persona divina, Verbo fatto carne Gesù Cristo, che viene a operarsi dentro di me e mi trasforma; quindi chi mi vede pensa di vedere semplicemente me, ma lo Spirito Santo mi sta trasformando, perché ci sia sempre più evidente questa essenza nuova, ché io sono in comunione con Gesù Cristo.
È difficile questo concetto, riuscite a seguirlo?
Domanda.
Con gli occhi vedo Don Mauro, cos'è che mi fa dire che non è Don Mauro ma che è…
Risposta.
L'esperienza. Non è che io non sono più io, continuo ad essere io, ma ti accorgi che nella presenza mia c'è la presenza di Dio.
Tu continui ad essere tu, ma non sei più tu come quello di una volta.
Quello di una volta sei un ricordo del passato, non esiste più, mi spiego?
Quando Dio si fa incontrare nella vita di una persona, questa persona cambia pur restando essa stessa uguale, e nello stesso tempo completamente diversa.
Il pericolo è quando non ci sono cambiamenti, la persona crede di aver fatto un incontro con il Signore ma non è cambiata per niente.
Un cambiamento tangibile, il cambiamento di tutto, tutto ciò che prima non era importante diventa importante, tutto ciò che era importante prima diventa meno importante.
Dio viene prima di tutto, il suo amore viene dentro di te, ti rende capace di amare il prossimo, ti rende capace di fare delle cose che non avresti mai fatto prima; quello che fa dire a Gesù: "Da come vi amate, crederanno in me".
Allora tu capisci che non è semplicemente un comportamento, non è una morale, non è una legge che viene ad appoggiarsi su di te, ma è qualche cosa che dentro di te è cambiato, sei sempre tu ma sei anche una persona completamente diversa.
Tanto per riprendere la famosa frase di S. Agostino: Colui che ha fatto i cieli e i cieli dei cieli senza di te, non salverà te senza di te".
Questo vuol dire che quando tu hai fatto l'incontro con il Signore, non è che tu sparisca nel nulla, il tuo carattere continuerai ad averlo, i tuoi ricordi continuerai ad averli, i tuoi modi di fare li avrai ancora, le tue esperienze non saranno svanite nel nulla.
Però lo Spirito Santo prendendo ciò che ha a sua disposizione, cioè quello che tu intendi lasciare sotto il suo controllo, lo cambierà, non lo stravolgerà.
Se tu sei un pezzo di creta grigia, non è che tu di colpo diventi un impasto di ceramica, continui a restare creta grigia e con quel materiale a disposizione lo Spirito Santo plasmerà qualche cosa di nuovo, di straordinario, ma con ciò che tu sei.
Questo vuol dire che non ti puoi rilassare dicendo: ma tanto io sono così.
Intendo dunque dire questo la trasformazione in Cristo è come il lievito nella pasta, forse questo esempio è abbastanza comprensibile vediamo se ci aiuta meglio.
Voi sapete il lievito si mette nella farina per farla lievitare, poi accade qualche cosa di speciale: uno prende tutta la farina che gli serve, tutta la pasta preparata che gli serve, e fa tutto il pane che vuole, giusto?
Però prende una parte di questa farina e la tiene da parte, che viene poi usata il giorno dopo come lievito.
Ma come non era pasta, non era farina? È stata trasformata.
Da una cosa che semplicemente riceve un fermento, diventa propagazione di fermento. Da pecore a pastori.
Chi ha accettato la guida dello Spirito Santo se ne accorge subito, quando Agostino fa l'esperienza dell'amore misericordioso di Dio, subito da un giorno all'altro è completamente trasformato, e gli altri non se ne erano accorti ancora pienamente.
Lui passeggia per la strada, lo invitano ad andare nei locali di allora: "Vieni, vieni ci sono le ragazze su e giù" e lui non fa una piega, non si gira neanche dall'altra parte.
E quando lo raggiungono, lui dice: "Questo è un altro Agostino, non quello che conoscevate voi. Io sono un'altra persona".
Allora la trasformazione in Cristo parte dall'interno della persona e piano, piano si estende fino all'esterno.
Il centro di gravità di tutto diventa Gesù Cristo.
Il punto di riferimento è Gesù Cristo.
E lo scopo da raggiungere è diventare sempre più simili a Lui.
Diventare simili a Lui, abbiamo detto, che è un processo che parte dal cuore della persona umana, e sappiamo che la persona umana è: spirito, mente e corpo.
Cosa significa tutto questo? Che come il peccato originale ha portato la morte nel mondo a partire dallo spirito, poi si è esteso alla mente finche è giunto anche al corpo; così la redenzione e la trasformazione in Cristo parte dallo spirito della persona umana, raggiunge la mente, si estende al corpo.
Ci siamo tutti fino a qui?
Difficoltà. Nello spirito della persona umana, lo Spirito Santo parla e dice: "Ecco, Dio ti ama, lasciati amare da Dio, Dio ti avvolge con la Sua misericordia ecc… ecc…" e lo spirito dell'uomo accetta questo soffio dello Spirito di Dio e quindi comincia questo processo di cambiamento, che però trova un ostacolo al secondo livello, alla seconda dimensione della persona umana che è quella della mente; per cui ci sono delle concezioni, delle convinzioni, delle abitudini, delle memorie, delle strutture di pensiero, delle educazioni ricevute, delle formazioni ricevute che, in qualche modo, possono diventare un ostacolo a questa trasformazione in Cristo.
Ora questo ostacolo può essere rimosso, oppure può diventare un vero e proprio macigno che diventa scandalo.
Scandalo vuol dire inciampo. Perché, come noi tutti sappiamo molto bene, l'azione di Dio nella nostra vita non è una coercizione.
Che cosa vuol dire coercizione? Una costrizione.
Non è una costrizione, è un invito, una proposta, una chiamata.
Una persona liberamente può accettare se ascoltare questo invito di Dio, oppure no.
In questo consiste il libero arbitrio, in questo consiste la grandezza della storia della natura umana.
Questo processo di trasformazione ci dovrebbe portare a un cambiamento del nostro modo, non solo di essere nei confronti di Dio, ma anche nel nostro modo di essere noi stessi, avere una concezione di noi stessi diversa dal solito, meglio diversa da come era prima; e per di più anche nelle nostre azioni essere delle persone diverse.
Ma, voi capite, non si tratta di mettere un vestito nuovo sopra una persona vecchia, si tratta proprio che la persona non riceve un vestito che un altro ha scelto, ma cambia lei stessa il modo di vestirsi, tanto per dire un esempio banale però è così.
Se una persona che ha incontrato il Signore Gesù cambia il suo modo di ragionare, cambia il suo modo di vedere se stessa, e quindi per quanto possa sembrare ridicolo, cambia anche il modo di vestirsi e di presentarsi agli altri, è vero o no?
Una persona che vive per il piacere del mondo, agirà sempre in modo per mettersi in mostra e quindi sceglierà un tipo di abbigliamento vistoso, oppure provocante, mi sono spiegato?
Ma quando questa stessa medesima persona, che nella vita ne ha fatte di tutti i colori, incontra Gesù Cristo tutto il suo interiore viene cambiato, perché lo Spirito di Dio comincia ad agire nell'interno dello spirito dell'uomo, allora questa persona si sente amata da Dio e capisce che non ha più bisogno di faticare tremendamente per farsi notare dagli altri, si sente amata da Dio, non ha più bisogno di cercare il riconoscimento degli altri, e quindi comincia anche a ragionare in un modo diverso.
Non avendo più bisogno di cercare un appagamento dagli altri, avendo già trovato in Dio la sua propria realizzazione, non ha più bisogno di cercare qualche cosa di vistoso o di provocante per farsi notare, e dunque nelle scelte concrete il suo abbigliamento sarà un abbigliamento sobrio, che potrà essere più o meno elegante, con più o con meno gusto, con più o meno attenzione a trovare qualche cosa che non dia fastidio agli altri o che non sia troppo appariscente, ma che tutto sommato esprime ciò che sta succedendo dentro.
Per quanto possa sembrare banale tutto questo, tuttavia è vero che noi presentiamo noi stessi al mondo anche in base, probabilmente soprattutto in base, a ciò che c'è dentro al nostro spirito.
Per cui uno che adora se stesso farà di tutto per essere adorato dagli altri.
Gli idoli sono sempre affamati di venerazione, lo sapevate?
Quindi uno che venera se stesso cercherà in tutti i modi di farsi venerare dagli altri; lo potrà fare mediante come si presenta all'esterno, potrà farlo anche mediante il suo modo di ragionare imponendo la sua visione in modo violento oppure in modo persuasivo, quasi ipnotizzante, cercando di convincere con la propria dialettica che quella è l'ottica vincente.
Volete un esempio? Siamo sempre nel mondo della moda: quest'anno va di moda il viola, e tutti vanno in viola; e così quello che ha lanciato quella moda, quel mattino si è svegliato e si è inciampato su una matita color viola: quest'anno usiamo il viola, in modo tale che lui stesso possa essere al centro della venerazione: quello che io dico, diventa legge per tutti.
Non siamo molto distanti dalla verità eh?
Quindi facendo degli esempi banali tipo questi, possiamo vagamente intuire quale può essere l'itinerario che ci riguarda.
La trasformazione in Cristo, che lo Spirito Santo opera nella vita del credente, è la comunicazione che Dio ha nei nostri confronti di quello che Dio sogna per ciascuno di noi. Dio ci comunica il suo sogno e ce lo mette nel nostro spirito.
Quando questo sogno di Dio è accolto, allora noi coccoliamo questo sogno e ci piace, perché il progetto di Dio per ciascuno di noi diventa bello, appetibile, interessante, curioso, ci siamo?
Poi che cosa accade? Che dal livello spirituale.
Dalla dimensione del nostro spirito, passiamo alla seconda dimensione, la dimensione della mente ( anima o psiche ) e qui, questo sogno di Dio, viene in tutti i modi analizzato, cercato di capire.
Questo sogno di Dio, ovviamente, si scontra probabilmente, in tanti casi, con il sogno che noi abbiamo cullato su noi stessi, e allora qui c'è una vera e propria battaglia fra l'uomo vecchio e l'uomo nuovo.
L'uomo vecchio è l'immagine che noi ci siamo fatti di noi stessi, i sogni che vogliamo raggiungere; l'uomo nuovo invece è il progetto che Dio ha su ciascuno di noi.
Ed ecco che lì c'è la battaglia.
Lo Spirito di Dio soffia la sua verità, lo spirito dell'uomo ha accettato lo Spirito di Dio ma c'è la psiche con l'intelligenza, la volontà, le emozioni ecc… ecc…
E tutto quello che è presente in questo settore produce questa trasformazione: passare da una forma all'altra, da una decisione a un'altra, da un idea a un'altra.
Siamo sempre noi ma siamo capaci di cambiare idea, siamo sempre noi ma siamo capaci di cambiare progetto, siamo sempre noi ma siamo capaci di essere persone diverse, completamente diverse.
Da soli non ce la faremmo e non avremmo neanche la capacità di avere un'intuizione di questo tipo, giusto?
Ma lo Spirito Santo viene e ce la comunica questa intuizione.
Quindi questa trasformazione viene a cambiare anche il nostro modo di ragionare, di intuire, di volere.
Quando ci sono delle opposizioni ecco che il processo di trasformazione in Cristo rallenta, può anche fermarsi, perché Dio non t'impone la sua novità, te la propone.
Allora questo processo si può bloccare, può anche essere smentito.
Una persona può accettare la salvezza di Dio, può anche rifiutarla perché siamo dotati di libero arbitrio.
E per quanto possa essere drammatico tutto questo è una possibilità reale, si chiama Inferno, lo sapevate?
Intanto vorrei ricordare alcune cose, tu apri un discorso vasto come il mondo.
Direi una cosa di questo genere: non dimentichiamo mai che la fede si trasmette, ma chi riceve la fede compie sempre una scelta.
Quindi i genitori credenti, vogliono fare il dono più grande della vita ai loro figli dandogli la fede.
Giusto? E lo fanno in tanti modi mediante l'educazione, exducere: portare fuori, far venire fuori quello che loro hanno nascosto dentro.
Però, ricordiamoci bene, che anche una persona sempre vissuta all'ombra del campanile, anche per quella persona giunge il momento in cui deve prendere coscientemente la decisione della fede.
Vuol dire: una persona buona, pia ecc… è stata educata dai genitori, è stata educata bene, ne hanno formato bene la coscienza ecc… ecc… giungerà a un momento della vita in cui deve tagliare il cordone ombelicale e deve incominciare a camminare nella fede con le proprie gambe.
Cosa vuol dire? Probabilmente anche senza avere una crisi, però in quel momento questa persona dice: bene, da questo momento cammino nella fede non perché mi hai educato tu così, ma perché lo decido io, perché lo voglio io.
Così è uno dei casi, ma in moltissimi casi accade che pur avendo ricevuto un'educazione più o meno cristiana.
Poi ci sono le situazioni in cui una persona viene in contatto: situazioni del mondo, amicizie più o meno sbagliate, più o meno vere, più o meno buone, concezioni diverse da quelle che la famiglia ha voluto dare, insegnamenti scolastici soprattutto nelle superiori in cui una certa concezione filosofica si oppone ai valori della fede ecc… ecc… è facile che tante persone perdano tutto ciò che hanno ricevuto in casa propria perché lo ritengono qualche cosa di superato: la crisi della fede.
Questo seme della fede è stato seminato nel cuore di queste persone, e i genitori soffrono grandemente perché vedono che quanto hanno cercato di comunicare è rimasto sterile, anzi a causa delle circostanze si è trasformato in qualche cosa di opposto.
I genitori si fanno dei grandi esami di coscienza, e dicono: ma come, allora non ho vigilato sulle amicizie, allora non sono stato attento su cosa veniva insegnato a scuola, allora sono stato troppo permissivo permettendogli di andare in discoteca fino alle tre di notte, e cose di questo genere.
E su questi punti, devo dire, quando uno si fa queste domande ha ben ragione di farsi queste domande, e anche ha ben ragione di pentirsi.
Perché su determinate cose l'educazione esige anche che le cose preziose vadano protette in un modo forte. Sì o no?
Quindi, a prescindere dai casi personali ecc… ecc… noi dobbiamo ammettere che c'è questa debolezza di pensiero.
In vista di un mal inteso senso di libertà, si permettono a persone che non hanno esperienza di fare tutte le esperienze del mondo, pensando che questo le faccia maturare, giusto?
Questa è la concezione comune, è come dire: poiché io non ho potuto fare tutte queste cose quando ero giovane perché i miei erano poveri, adesso io lo concedo ai miei.
Bravo asino così poi dopo lo vai a trovare all'ospedale.
Quindi io beninteso adesso sto estremizzando, però io sono sicuro che voi conoscete delle persone che magari si rivolgono a voi per chiedere delle preghiere che abbiano anche di questi problemi, succede?
Allora attenzione bene, certo succede che ci sia questo periodo di crisi.
In quel momento tutto quello che la famiglia ha fatto o ha detto, può essere rifiutato dall'individuo.
E questa situazione, a volte, si protrae per decenni con grande disagio, grande sofferenza, non solo dei genitori ma anche degli altri famigliari che invece continuano una vita cristiana, di un certo tipo.
A volte i genitori stessi non hanno la gioia, la grazia, di poter vedere risolta felicemente la loro preghiera.
Tuttavia noi sappiamo che non c'è nessuno più di Dio che ci tenga alla salvezza dei suoi figli, giusto?
E non sono pochi i casi in cui dopo decenni di vita sbagliata, ma completamente sbagliata, lontana dal Signore e dalla sua Chiesa, ma completamente lontana; non sono pochi i casi, sono molti i casi in cui lo Spirito di Dio, li aspettava al varco, e li ha salvati, alcuni all'ultimo momento, alcuni per diversi anni della loro vita.
Quindi attenzione bene la trasformazione in Cristo è qualche cosa che è voluta fortemente da Dio, e Dio agisce con la sua grazia senza mai operare violenza e senza mai operare costrizioni; ma non dobbiamo mai dimenticare che non c'è nessuno più di Dio che vuole il bene dei suoi figli, e nella fattispecie che vuole la salvezza.
Quindi accade anche che dopo molti anni di crisi di fede, ci siano delle persone che per vari motivi, non fosse altro per causa di una malattia che ti fa paura, riscoprono la presenza di Dio, e da quel momento ricomincia il cammino di trasformazione in Cristo, che potrà essere immediato, straordinario, meraviglioso, oppure potrà essere lento ma inesorabile.
Potrà iniziare su questa terra, e se non è completato su questa terra continuerà in Purgatorio; oppure la trasformazione in Cristo, come dire, in modo fulmineo ti trasforma così tanto che tu non sei più la persona di prima, vedi Sant'Agostino, vedi S. Francesco d'Assisi, vedi Ignazio di Lodola, vedi tanti altri nella storia della Chiesa.
Dunque vedete la trasformazione in Cristo è qualche cosa che Dio vuole e che desidera per i suoi figli, certo non pensiamo che poiché Dio vuole una cosa volente o nolente quella cosa succederà, questo succede per le cose dell'universo, per gli animali e per le piante ma non per gli uomini.
Perché gli uomini hanno coscienza di sé.
Una margherita, per quanto possa essere bella, non ha una coscienza di sé, giusto?
Un gatto per quanto possa essere affettuoso non ha coscienza di sé.
Ma un essere umano che possa essere intelligentissimo, oppure un down, ha coscienza di sé.
Potrà avere una grande coscienza di sé, potrà avere un coscienza di sé minima.
Ma anche in quella coscienza di sé minima egli decide se vuole stare con Dio o no.
È il libero arbitrio, quella che i teologi moralisti dicono opzione fondamentale, cioè la scelta che da l'indirizzo di marcia di tutta la tua vita.
Scelgo Dio e tutte le sue conseguenze.
Detto fra parentesi l'opzione fondamentale, che è la scelta che ti indirizza a seguire Dio.
L'opzione fondamentale può essere smentita dalle azioni.
Delle azioni contrarie alla scelta per Dio, distruggono la scelta per Dio? Sì o no? Sì.
Facciamo l'esempio di un male intrinsecamente male: l'aborto.
Tu dici: "Ho scelto Dio, però faccio l'aborto".
Scusami tanto, con questo semplice, unico atto nella tua vita, tu hai fatto qualcosa di così grandemente contrario alla scelta per Dio, che tu smentisci costantemente la tua scelta con Dio, quindi la tua opzione fondamentale è distrutta, non esiste più.
Anche se tu continui ad andare in chiesa, questo e quest'altro?
Certo, perché la scelta per Dio non è la scelta della morale, è la scelta di una vita che vuole essere in comunione con Dio, mi sono spiegato?
Da questo derivano le azioni morali, cioè faccio questo perché è bene, non faccio quello perché è male.
Però una scelta contraria da sola, soprattutto se è pienamente consapevole, distrugge la comunione con Dio.
Come si chiama nella morale tradizionale tutto questo? Si chiama peccato mortale.
Scusatemi una scelta pienamente consapevole contraria alla comunione con Dio, è o non è un peccato mortale?
Il peccato mortale distrugge la tua comunione con Dio?
Non distrugge Dio, distrugge la tua comunione con Dio.
Se tu non hai più questa comunione con Dio sei s-comunicato.
L'aborto distrugge la comunione con Dio? Sì.
È un atto consapevole? Distrugge il tuo orientamento verso Dio? Sì.
Sei in comunione con Dio? Sei senza comunione, cioè s-comunicato.
Non dimentichiamo che noi finché siamo vivi sulla terra, siamo nel tipo di tempo che si chiama: tempo della misericordia.
Questo significa che nel tempo della misericordia chiunque, che è sempre attorniato dalla grazia di Dio cioè dallo Spirito Santo, può ritornare sui suoi passi e chiedere la misericordia di Dio, e la ottiene, ma quando è finito il tempo della nostra vita sulla terra che si chiama tempo della misericordia, inizia il tempo della verità dove tutto è giusto, diversamente chiamato anche tempo della giustizia.
Allora su questa terra tempo della misericordia, dove si può cambiare; finito il tempo sulla terra il tempo della verità, infatti non c'è forse il giudizio di Dio?
Giudizio particolare e alla fine dei tempi giudizio universale, quando Dio apparirà, lo dice Gesù, e porrà le pecore alla sua destra e i capri alla sua sinistra, e dirà venite, e agli altri andatevene, non è il tempo della verità?
Cioè dice la verità. La verità è una cosa sbagliata o è una cosa giusta?
Quindi è il tempo della giustizia, quando la verità è manifestata senza problemi.
Mi sono spiegato?Ora la trasformazione in Cristo tocca la vita di ciascuno.
Tutti, tutti, tutti, tutti si trovano in un qualche momento della loro vita a fare i conti con la proposta che Dio ha, mi accetti? Mi scegli?
E su quella domanda emblematica si gioca la risposta e la salvezza di chiunque se la senta fare.
Quando una persona si sente fare questa domanda? Beh semplice, quando c'è una famiglia cristiana, che vive i valori cristiani, questa domanda se la sente fare molto presto, sin da quando è bambino.
Perché i genitori attraverso una buona educazione illustrano al bambino: questa è una cosa che piace a Gesù, questa è una cosa che non gli piace.
E il bambino cerca di decidere.
I genitori non possono toccare lo spirito del bambino, possono toccare la mente, possono dare una struttura mentale adatta a ricevere gli insegnamenti di Dio.
Per cui i genitori danno il castigo, non ho detto che diano le botte, ma danno il castigo perché il castigo è educativo.
"Se fai i capricci vai su quella poltrona che è la poltrona del castigo, noi facciamo tutte le altre cose e tu stai seduto su quella poltrona, perché hai fatto una cosa sbagliata, non perché sei cattivo".
Guai se un genitore dice a un bambino: sei cattivo.
Perché quello è un giudizio morale.
Il bambino deve aver chiara l'idea che quella cosa che sta facendo è una cosa cattiva, non che lui è cattivo, e che lui deve imparare a distinguere le cose fatte bene dalle cose fatte male, le cose buone dalle cose cattive.
Allora questa è educazione.
Ci vuole fermezza e ci vuole un grande amore per essere capaci di dare ai bambini, specie se piccoli, una educazione ferma, ricca di amore.
Quando il genitore non è capace di amare si lascia trasportare dai sentimenti non dall'amore.
Sentimenti di due tipi: non ho voglia di arrabbiarmi e quindi ti concedo tutto, sentimento di altro tipo: oh poverino ma dopo piange, mi guarda con quegli occhioni ecc… sentimento di mollezza non di tenerezza, mollezza, e quindi tu diventi indulgente quando non devi essere indulgente; quando devi essere vero, solido, buono ma chiaro, non cattivo, non vendicativo.
Attento, amare il prossimo è faticoso perché devi volere il bene del prossimo anche quando questo ti fa star male, e devi essere fermo nelle decisioni, perché se tu fossi molle nelle decisioni faresti il male di quel bambino.
I fioretti, quanto sono stati presi in giro i fioretti da certi personaggi che credono di essere moderni; e non si sono mai resi conto che il fioretto è un sistema pedagogico, per insegnare al bambino a essere forte, a essere coerente, a saper sopportare, a distinguere la capacità di poter dare qualcosa di se stesso, non solo di pretendere.
La natura umana, come noi sappiamo bene, è sostanzialmente egoista, con il fioretto aiuti il bambino a passare dall'egoismo alla donazione di sé.
Uh quanto sono moderni questi pedagogisti moderni che dicono, o che dicevano, bisogna concedere tutto.
Così il bambino non abituato mai a mettere un limite a se stesso, pretenderà sempre tutto.
E pretendendo tutto diventerà un adulto immaturo, continuerà a pretendere tutto anche quando è adulto, incapace di porre dei limiti a se stesso.
Non tutto ciò che possiamo fare è necessariamente una cosa buona e giusta, siete d'accordo con me?
Solo che il bambino che è stato saggiamente educato dai genitori a dire questo sì, questo nò, questo lo offri, sappi aspettare, sappi pazientare, sappi offrire, sappi privarti di qualche cosa in vista di qualcos'altro ecc… il bambino che è capace di fare questo diventa un adulto più capace ad essere responsabile, ha imparato a dire dei piccoli no quando lui era piccolo, diventa capace di dire dei grandi no, perché nella vita degli adulti ci sono delle grandi proposte che possono essere molto pericolose per la salvezza della tua anima, o dell'anima di qualcun altro.
Nei confronti della giustizia, nei confronti della verità, l'adulto che non è stato abituato a distinguere il bene dal male è incline al compromesso: "sì, che male vuoi che ci sia…".
L'adulto che è stato saggiamente educato ha una mente formata bene dai propri genitori, i quali hanno dato questa proposta di Dio: stai con me o non stai con me?
E hanno fatto di tutto perché la mente dei loro figli fosse strutturata in modo da essere pronta quando giungerà il momento della scelta di fede, quando il Signore si farà presente direttamente in quella persona e gli dirà: "Bene, fino adesso i tuoi genitori ti hanno educato, ti hanno dato la loro fede, e tu hai camminato sulla loro strada.
Adesso Io incontro te, adesso è il momento che tu decida se seguire me o non seguire me".
Ora, naturalmente, il bambino che è stato educato in un ambiente cristiano è facilitato, perché già tutta la sua mente è stata formata educata a ragionare, vedere, immaginare, progettare secondo un progetto divino.
Invece quel bambino che non è stato educato in maniera cristiana si trova ad affrontare l'incontro con Dio e ne è totalmente impreparato; allora può averne paura perché è più attaccato alle sue proprie idee che non a quello che Dio propone, e può posporre per molto tempo questo seguire il Signore Gesù, e quindi accade che nell'età preadolescenziale i genitori incauti non si sono occupati di vedere che compagnia frequentano, chi sono gli amici, chi sono i genitori degli amici, chi sono gli insegnanti, che cosa dicono, quali sono i divertimenti, quali sono gli svaghi ecc… ecc…
Il genitore incauto dice: "Ma sì, sei grande ti do fiducia".
Bravo tonto, la fiducia è una cosa preziosa, non la si svende, prima di concederla devi essere molto attento, perché dalla tua fiducia svenduta può dipendere l'infelicità di tuo figlio, e vero o no?
Ed ecco allora il figlio non educato su questo ambito, naturalmente nell'età preadolescenziale, adolescenziale e giovanile, voi sapete che ci sono tutti i cambiamenti possibili immaginabili nella persona, quindi c'è il grido della natura, il richiamo della foresta, diciamo cosi alla Jack London, vi piace l'idea?
C'è il richiamo della foresta per cui se il bambino non è stato educato bene, nel periodo difficile dove i rapporti tra genitori e figli vengono messi in crisi, allora tutto quello che tu hai detto viene sminuito, però se hai seminato bene stai tranquillo che germoglia e cresce.
Passa il tempo della bufera e poi ritorna a galla quello che tu hai insegnato, se lo hai insegnato.
Tuttavia lo Spirito di Dio non si lascia fermare da quello che tu hai insegnato o non hai insegnato, si farà presente nella vita della persona in altre occasioni, e in quelle occasioni la persona si farà delle domande.
Certo, sono d'accordo con voi, la persona che ha avuto un'educazione cristiana è grandemente favorita in questo cammino cristiano perché è già abituata, capisce già in che modo lo Spirito Santo vuole agire nella sua vita.
La persona che non è vissuta all'ombra del campanile, che non ha avuto un'educazione cristiana autentica, può fare un incontro cristiano?
Certo che può fare un incontro cristiano.
Può cambiare tutta la sua vita? Sicuramente sì, e quello che vive è così entusiasmante che certe volte ne rimane quasi stupefatto, quasi sopraffatto.
E quindi si tratta di recuperare in breve tempo un cammino che uno può fare in decenni.
E si trovano dei convertiti che sono molto migliori di tante persone che sono vissute all'ombra del campanile, perché sono così entusiasti di questa novità che corrono sulla via dei comandamenti, non camminano sulla via dei comandamenti, mi sono spiegato?
Però ci sono anche delle persone che nella loro vita fanno l'incontro con Dio e, non avendo avuto un aiuto di formazione, ne hanno paura, fanno fatica a camminare, e quindi tra dubbi, ripensamenti, fatiche, difficoltà di uscire fuori dalle sabbie mobili della loro vita passano il resto della loro esistenza cercando di venir fuori da un passato che li ha fortemente segnati.
Ecco, per ciascuno c'è l'incontro con lo Spirito Santo, perché lo Spirito Santo vuole la trasformazione in Cristo di tutti; alcuni però sono favoriti, non perché Dio li abbia privilegiati, ma perché hanno avuto la grazia di avere avuto delle persone che alle loro spalle hanno capito che cosa significasse essere cristiani e essere genitori cristiani.
Questa riflessione di oggi è un po' una forte provocazione che ho voluto lasciare perché voi, incontrando tante persone, abbiate un modo di riflettere su queste cose, aiutando a capire anche le persone che avessero un atteggiamento estremamente permissivo o esageratamente repressivo, ricordarsi che il loro compito non è quello di sostituirsi alla vita di un altro, o di essere talmente lontani da non toccare per niente la vita di un altro.
Non c'è niente di più difficile, di grandioso e di splendido dell'educazione, ma per educare bisogna essere capaci di amare, e per essere capaci di amare bisogna lasciarsi amare da Colui che ha dato la sua vita per la nostra salvezza.
Sia lodato Gesù Cristo.