L'arte di celebrare
7-2-2009
1) Il carisma della profezia è un dono dello Spirito Santo che Lui dà a tutti per il battesimo
2) Che lo Spirito Santo agisca non c'è alcun dubbio ma che noi siamo docili a Lui su questo può esserci qualche dubbio
3) Il discernimento ci permette di controllare se nella mia situazione concreta io mi sto lasciando veramente guidare dallo Spirito Santo.
4) I genitori dovrebbero sapere molto bene come sia importantissimo controllare le amicizie che hanno i figli
5) Ora le cose nella vita condizionano, un'amicizia sbagliata cosa fa?
6) La grazia del Signore è anche su tutti i genitori, il Signore vi aiuterà in questo arduo cammino per poter essere degli splendidi genitori
7) Lo Spirito Santo è una persona ed è una persona divina quindi vuol dire che è onnipotente
8) Lui è una persona, infinita al quale voglio dire "guidami, sostienimi, proteggimi, illuminami, dammi la forza
9) Allora quando lo Spirito Santo cambia il cuore di una persona allora tutta la persona è cambiata e tutte le cose le fa in un modo totalmente diverso
10) La posso fare io una testimonianza
11) Altro intervento
12) "Eh ma si offendono…" Se si offendono avete già capito quanto si lasciano usare dallo Spirito Santo.
13) Invochiamo lo Spirito Santo e vedrai Michele riuscirà a leggere
14) Ci sono dei giovani che sinceramente leggono talmente veloce che non fanno capire niente
15) Lo stile di profezia. Il profeta può anche non aver fatto nessun corso ma se è profeta legge la parola in modo che tutti riescano a comprenderla.
16) Farete un'esperienza straordinaria, perché quando è lo Spirito che illumina le parole, voi entrate non nel testo, ma nel contesto e sentite quello che lo Spirito direbbe
17) Quando dovete "mangiare" la parola del Signore quello è il momento in cui nella meditazione avete più bisogno della forza dello Spirito per entrare nel cuore di Cristo.
18) Vorrei introdurre questo argomento per parlare del memoriale
19) Dall'inizio della celebrazione al termine tutta l'assemblea è in uno stato mistico che la pone al di fuori del tempo e dello spazio si trova in uno stato di memoriale, ma è la realtà in cui si dilata lo spazio e il tempo
20) É essere "trasportati misticamente" in quell'unico evento che non è l'ultima cena ma è l'unica cena, l'unico mistero eucaristico in cui Gesù Cristo offre se stesso
21) Lo Spirito Santo risponde con la lingua spirituale e la lingua spirituale è prima che intellettuale la persona umana è un tutto unico composto di spirito, di mente e di corpo.
22) Abbiamo ancora un ascolto, questa volta di un altro brano di musica dalle "Messe luterane" di Bach
23) Noi abbiamo parlato di memoriale, per loro è una memoria, cioè un ricordo di quello che il Signore ha fatto
24) Nella liturgia luterana non era così poiché non sempre facevano la Santa Cena allora non c'era bisogno di tutto il resto
C'eravamo ritrovati a riflettere sulle molte cose importanti da predisporre per essere dei proclamatori della parola di Dio.
C'eravamo soffermati su tutti i particolari, su tutte le necessità, ma mi pare anche di avere sottolineato in precedenza come essere lettore della parola di Dio non si improvvisa e non è frutto di una tecnica, perché è l'esercizio di un dono di Dio, di un dono che fa parte del Battesimo quindi vale per tutti i battezzati, però non tutti sanno di poter chiedere di avere questo dono per essere degli efficaci lettori nella parola di Dio e questo non solamente quando c'è una liturgia ma anche quando c'è semplicemente la possibilità di soffermarsi a leggere e meditare la parola del Signore, perché una parola del Signore, accolta in profezia ha una risonanza diversa nel cuore e nella mente di chi ascolta o di chi personalmente legge.
Il carisma della profezia è un dono dello Spirito Santo che Lui dà a tutti, e lo dà a tutti perché per il battesimo noi siamo inseriti in Gesù Cristo che è sacerdote, re e profeta: sono i tre poteri di Cristo.
Questo vuol dire che con il Battesimo noi siamo diventati figli di Dio, siamo diventati re con il Signore, siano diventati sacerdoti con il Signore, siamo diventati profeti con il Signore.
Essere profeti vuol dire proclamare, dichiarare il pensiero di Dio, quello che è stato scritto ecc., quindi è evidente che se è azione dello Spirito Santo chiunque ha la possibilità di chiedere allo Spirito Santo di essere usato in questo ambito.
Lo Spirito Santo fa la sua parte ma la creatura deve fare la propria.
Per questo è un qualche cosa che si può chiedere e si può ottenere, poi tutto quello che vi ho suggerito la volta passata fa parte delle tecniche e fa parte anche del discernimento, cioè la capacità di concentrarsi, di verificare se siamo degli strumenti docili all'azione dello Spirito Santo.
Che lo Spirito Santo agisca non c'è alcun dubbio ma che noi siamo docili a Lui su questo può esserci qualche dubbio.
Allora quando vi ho detto di verificare, di controllare ecc, tutto quello che fa parte delle capacità umane, non è semplicemente per essere efficienti ma fa parte del cammino di discernimento.
Discernimento è una specie di controllo, una verifica: controlliamo un po' se davvero io dico « Ah Signore, Signore, Spirito Santo di qua di là di su, di giù ma oltre che dirlo, davvero io mi lascio inabitare dallo Spirito Santo?
Cioè lo Spirito Santo dentro di me è prigioniero oppure abita come in un suo castello?
Noi speriamo che sia così ma ci sono le ferite della vita, ci sono i limiti umani, ci sono le situazioni concrete in cui si trova, voi saprete sicuramente che talvolta quando si fa un momento o un cammino di guarigione interiore si arriva ad affrontare delle situazioni della vita che non sono dipese totalmente da te ma dalle circostanze che in qualche modo possono avere limitato qualcuno.
Non lo so, una persona dotata di grande intelligenza di buona volontà ecc ecc., nasce in una famiglia povera: non può studiare ma l'intelligenza ce l'ha, deve andare a lavorare presto perché c'è bisogno del suo aiuto in tutta la famiglia, non ha potuto approfondire e sviluppare tutti i doni che poteva avere secondo la natura.
É una circostanza limitante, quindi vedete, le circostanze possono condizionare, allora la verifica, cioè il discernimento ci permette di controllare se nella mia situazione concreta io mi sto lasciando veramente guidare dallo Spirito Santo.
Più la guida dello Spirito Santo sarà autentica e più si opereranno delle cose grandiose nonostante noi stessi, quindi nonostante l'intelligenza, nonostante le possibilità il grado di cultura che abbiamo raggiunto, l'ambiente in cui siamo vissuti ecc. ecc., perché anche tutto questo vuol dire: nelle ferite della vita possono esserci delle conoscenze o possono esserci delle amicizie positive oppure negative.
I genitori dovrebbero sapere molto bene come sia importantissimo controllare le amicizie che hanno i figli perché finché sono alle elementari passi, ma bisogna già vigilare, ma poi dopo le amicizie che i figli o i nipoti hanno avranno un potere di condizionare molto forte ed è per questo che i genitori non possono dire « Ah vai dal tuo amico? Va bene » e basta così, no, non mi basta così, io lo voglio conoscere, voglio sapere chi è, voglio sapere come la pensa, voglio sapere come parla ecc. ecc. perché un genitore ha diritto di dire « Tu sei mio figlio e quindi ho in mente un progetto di Dio su di te, che non voglio che altri condizionino perché loro sono stati abituati, educati in un altro modo » mi spiego?
Quindi sappiate essere vicini, conoscete delle famiglie, sappiate essere vicini nel comunicare la necessità che non si tratta di un controllo e di un dominio ma si tratta semplicemente del compito difficile e affascinante di essere genitori, l'educazione si costruisce con tanta pazienza e con tanta perseveranza.
Ora le cose nella vita condizionano, un'amicizia sbagliata cosa fa?
Ti trascina il figlio o la figlia in mentalità diverse, smettono di andare in chiesa perché tu lo puoi dire in tutte le salse ma in quel momento per loro conta di più quello che fa il branco di quello che pensi tu, a meno che, tu, prima dell'epoca del branco sia riuscito ad instaurare un rapporto di fiducia, non di dipendenza, è diverso, perché il rapporto di dipendenza fiduciosa c'è nell'età infantile, ma nella preadolescenza deve diventare un rapporto di fiducia che diventerà un legame affettivo molto forte, il più forte di tutti, però c'è la prudenza e l'equilibrio di saperlo fare, di volerlo fare, di voler dedicare il tempo e di soffermarsi all'ascolto e anche alla provocazione, è il tempo, di fermarsi.
Facciamo un esempio banale, a guardare con loro i programmi che loro guardano non per giudicare ma poi per parlarne insieme, qualunque cosa essa sia e magari a te guardare tutti i video clip dei canti che fanno ecc, ecc, può non interessare, anzi ti può anche annoiare, ma in quel momento è più importante per tuo figlio o tua figlia che tu sia lì, non per controllarli ma per condividere e per dare loro un senso, un criterio di interpretazione di quello che vedono.
Ebbene sotto un certo aspetto oggi è molto più difficile essere educatori perché le possibilità di divagare si sono moltiplicate in un modo impressionante ma non temete perché la grazia del Signore è anche su tutti i genitori, su tutti voi, il Signore vi aiuterà, vi guiderà in questo arduo cammino per poter essere degli splendidi genitori lo stesso in questo tempo così faticoso e così impegnativo.
Tutto questo per dire che se lo Spirito Santo è accolto e ha la possibilità di guidarci, nonostante tutte le circostanze, accadranno in noi e attraverso di noi delle cose meravigliose, in particolare nella liturgia dove questo può essere anche abbastanza evidente perché i limiti della persona quando uno si espone a fare un servizio nell'assemblea liturgica evidentemente possono essere molto più in vista.
Allora qui emerge la possibilità, anzi la necessità di compiere il discernimento, cioè della verifica delle capacità umane, come le sto usando, e come le sto sottoponendo all'autorità di Dio.
Fatto questo tutti si accorgeranno di un cambiamento improvviso.
Quindi cosa vuol dire porre sotto la guida dello Spirito Santo le capacità umane?
Vuol dire riconoscere ciò che fa parte delle nostre capacità, decidere, volere che siano guidate dallo Spirito Santo, quindi lo Spirito Santo non è una forza, non è un filo elettrico non è l'energia elettrica: lo Spirito Santo è una persona ed è una persona divina quindi vuol dire che è onnipotente, onnipresente, onnisciente e tutte le prerogative di Dio sono nello Spirito Santo.
Questo vuol dire che allo Spirito Santo ci si può rivolgere come a persona, non come a cosa, non come a forza, « chiediamo la forza dello Spirito Santo » No!
« Spirito Santo vieni con la tua forza! »
Non è che lo Spirito Santo sia un soprammobile con la molla ecco « adesso chiediamo la forza allo Spirito Santo » non è così, lo Spirito Santo è una persona quindi bisogna abituarsi a trattare la Trinità come deve essere trattata: con onore, con stima, con gloria ecc.
Non dimenticando che la Trinità è composta dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo del quale si pensa sempre le fiamme, il vento, il fuoco, la colomba e ci si dimentica che quelli sono solo i Suoi vestiti.
Lui è una persona, infinita, al quale io posso dire « Buongiorno » al quale io posso dire « Grazie! » al quale voglio dire « guidami, sostienimi, proteggimi, illuminami, dammi la forza » perché un Tu divino ma io mi rivolgo a Te, non mi rivolgo mica al televisore, mica mi parla quello, mi rivolgo a un essere che è in grado di comprendere chi sono io e di farmi comprendere chi è Lui.
Quando questa relazione con lo Spirito Santo diventa una cosa vera, non semplicemente fatta così perché bisogna farla ma non ci si aspetta nulla, quando la relazione con lo Spirito Santo diventa vera ed efficace si cominciano a scorgere i segni di questo: la persona cambia veramente, ma non solo in quello che si riferisce ad un servizio da compiere, cambia nella profondità, anzi dirò che il servizio da compiere, qualunque esso sia, dalla liturgia, all'educazione alla professionalità ecc. ecc., sapete perché cambia? Perché lo Spirito Santo non cambia le cose che tu fai, invece cambia te.
Allora quando lo Spirito Santo cambia il cuore di una persona allora tutta la persona è cambiata e tutte le cose che faceva prima le fa anche dopo ma in un modo totalmente diverso.
Anche prima leggevi, sapevi leggere da quando fai le elementari, non è un problema, ma leggevi in un modo prima, leggi in un modo totalmente diverso oggi.
Ora a proposito del servizio di lettore, avete qualche considerazione, qualche condivisione o qualche testimonianza da fare, vi è capitato che vi sia richiesto di leggere, avete notato delle differenze da come leggevate in chiesa una volta a come leggete ora, dopo che vi siete abituati a invocare la potenza dello Spirito Santo prima di farlo?
Chi mi fa una breve testimonianza?
La posso fare io una testimonianza: sicuramente sì anche perché mi è capitato, da due anni a questa parte, che il sacerdote mi ha chiesto di leggere, poi nessuno si alza, quindi io vado a Messa tutte le mattine prima di andare in ufficio quindi leggo tutti i giorni e poi alla domenica vado in un'altra parrocchia, e anche sono amica del sacerdote mi fa sempre leggere, quindi alla fine leggo sette giorni su sette!
( Don Mauro:) « É un po' privilegiata eh questa qui! »
Veramente! mi sento privilegiata!
Perché poi ogni tanto chiedo a qualcuno « Vuoi andare a leggere? » « No no no no vai pure tu »
Perché poi insomma io dico « è un servizio » e poi a parte il discorso che ho fatto, ho fatto una settimana di ritiro spirituale quindi ho capito tante cose e poi i tuoi insegnamenti a maggior ragione e da quando imploro lo Spirito a volte mi rendo conto di stare per sbagliare ma non sbaglio, cioè dico « aiuto, adesso sta parola m'impappino », e poi non m'impappino!
Mi succede questo, ed è progressivo cioè va sempre meglio, mi sento sempre più sicura, sempre in umiltà, perché lo faccio veramente come un servizio, se io potessi ascoltare qualcuno che legge veramente col cuore allora sarebbe molto meglio per me..
E quando leggono quelle persone che non fanno capire niente, bisogna andare dal sacerdote o fare finta di niente?
Risp.: Beh dipende in che relazione tu sei con le persone: la giustizia suggerirebbe che tu andassi dal sacerdote dicendo « Mah, veramente faccio molta fatica a capire, non capisco, è un problema di microfoni oppure bisognerebbe suggerire a questa persona di andare più adagio? »
Poi se tu hai confidenza con quella persona puoi anche suggerirglielo.
« Eh ma si offendono … » Se si offendono avete già capito quanto si lasciano usare dallo Spirito Santo.
Poi dipende sempre molto come uno dice le cose eh?
« Tu, zucca tonsa con cento capelli, non sai neanche leggere! »
« No, bisogna essere un po' comprensivi che uno deve capire che parola leggi, di cosa stai parlando, e poi lo Spirito Santo veramente io lo invoco tutti i giorni »
Puoi inviarglielo tu a quella persona così magari lei lo riceve e dopo legge meglio!
« Michele non è mai andato a leggere all'inizio chiamavano sempre lui poverino! »
E difatti cosa ho detto alla moglie: « Invochiamo lo Spirito Santo e vedrai Michele riuscirà a leggere! E sta migliorando sempre di più! »
« Ha il supporto dietro … » É il supporto o è pungolo?
« Io invece devo dire che nella mia parrocchia durante i funerali leggo in chiesa e al momento prima mi batte il cuore poi invoco lo Spirito vado a leggere e sono tranquilla. »
Molto bene. Vi rendete conto se in quel momento state servendo il Signore perché le persone anche le più distratte in quel momento restano attente quindi questo è un criterio per chi fa il lettore: per capire se ti stai veramente lasciando usare dallo Spirito oppure se solo stai facendo sfoggio della tua persona, vedete se l'assemblea sta ascoltando, è in attenzione.
Se non è in attenzione è sfoggio di voi stessi.
Quindi attenzione. Questo è il primo criterio.
« E difatti io noto che c'è abbastanza….. » Brava.
« E quelli di 85 anni in su che hanno qualche difficoltà, perché non lasciano il posto a quelli un po' più giovani che ne hanno 70 magari?
Non è una battuta! Andiamo verso la chiesa del futuro perché non aiutiamo i giovani? »
« Comunque ci sono dei giovani che sinceramente leggono talmente veloce che non fanno capire niente, io preferisco a volte sentire una persona di una certa età che come apre bocca io rimango ad ascoltarla e capisco quello che mi vuole dire che con i ragazzi giovani che leggono veloce e sei subito alla fine, noi abbiamo i foglietti a volte, io quando leggono determinate persone non vado neanche più dietro perché sono subito alla fine, non ho capito niente di quello che hanno letto! Poi vado a casa e me lo rileggo! »
Se dovete suggerire una cosa potete dire a chi è il responsabile, mettetevi pure voi in prima linea, dite pure così: « Lei deve capire che noi abbiamo una certa età, ( anche se non è vero dite lo stesso così,) facciamo fatica a sentire, se una persona legge troppo veloce come facciamo a capire?
Allora vedrete che tutti vi danno ragione.
Qualunque parroco, se voi gli dite così, capisce che avete ragione perché la carità, la prima carità è quella di servire il prossimo no?
Se tu leggi in un modo che il tuo prossimo non può partecipare che servizio è?
Fanne un altro, non quello. Va bene? « Ma ci sono anche dei corsi no? »
Sì, abbiamo parlato anche dei corsi tre lezioni fa dicendo che sono importanti, non sono fondamentali.
Fondamentale è lo stile di profezia, il profeta.
Il profeta può anche non aver fatto nessun corso ma se è profeta legge la parola in modo che tutti riescano a comprenderla, anzi comprendono il significato, non le parole, che è molto di più.
Quelli che devono fare i lettori si ricordino bene di invocare lo Spirito Santo anche se non dovete fare i lettori, quando dovete leggere la Bibbia per conto vostro, se non è lo Spirito Santo che ve la illumina, che cosa capite? Niente.
Allora io vi suggerirei di incominciare a fare questo piccolo esercizietto a casa, di invocare lo Spirito Santo come vi piace di più: con parole vostre, volete cantare il « Veni creator » in latino, cantatelo, volete fare un altro canto conosciuto di invocazione allo Spirito Santo fatelo, volete parlarGli, parlateGli, eccetera e poi dopo prendetevi la vostra Bibbia, il vostro Vangelo e cominciate a leggere.
Cominciate magari con il Vangelo, anche pagine che avete già letto decine di volte e questa volta ascoltatevi profondamente: che cosa vi fa emergere lo Spirito mentre leggete quella pagina del Vangelo che avete già letto migliaia di volte?
Farete un'esperienza straordinaria, perché quando è lo Spirito che illumina le parole, voi entrate non nel testo, ma nel contesto.
Il testo racconta, descrive una parabola, un insegnamento ecc. ecc., il lettore semplice legge le parole del testo, il lettore illuminato dalla potenza dello Spirito Santo entra nel contesto cioè si trova lì in quel momento e sente quello che lo Spirito, direbbe l'autore dell'Apocalisse dice alle 7 chiese. Va bene?
« Volevo aggiungere solo che io imploro lo Spirito: Vieni Spirito Santo manda a noi un raggio della tua luce…la Sequenza, e poi anche chi ha scritto la lettera, cioè se ha scritto San Paolo io dico San Paolo illuminami per far capire alle persone quello che tu hai voluto dire in quella lettera, se ha scritto la lettera agli Ebrei che in questo periodo c'è, l'autore della lettera agli ebrei che non so chi sia, Malachia, cioè tutte le persone che hanno scritto. »
Esattamente, fa parte del dogma della comunione dei Santi. Va bene.
Allora per quanto riguarda un'infarinatura sull'ambito della lettura siamo a posto?
Volete aggiungere qualcosa? Avete ancora dei quesiti, delle domande su questo? No?
Ecco, quando vi viene chiesto questo non dovete lasciarvi prendere dall'emozione perché voi non state leggendo a un' assemblea, voi state dichiarando la parola di Dio che ci sia una persona o che ce ne siano mille non cambia niente.
Anche perché quando voi leggete la parola di Dio per voi stessi non c'è mica nessuno!
Non è che quando voi leggete la parola di Dio per voi stessi allora potete dire « No, no Spirito Santo non mi interessa »
A maggior ragione!
Quando dovete « mangiare » la parola del Signore quello è il momento in cui nella meditazione avete più bisogno della forza dello Spirito per entrare nel cuore di Cristo.
In fondo lo Spirito Santo che cosa fa? Ci trasforma in Gesù Cristo, è la trasformazione in Cristo, la trasfigurazione in Lui.
É il compito dello Spirito Santo renderci a immagine e somiglianza del Verbo di Dio perché è per il Verbo di Dio che noi siamo figli, ma siamo figli per la potenza dello Spirito Santo che ci fa essere figli di adozione, direbbe San Paolo, giusto?
« Posso dire un' ultimissima cosa a proposto di questo mi viene da ridere, una sera ho preparato una lettera agli Ebrei senza implorare lo Spirito, l'ho letta non ho capito niente, e…ma com'è?
Non ho capito niente di quello che ho letto, domani vado a leggere, allora l'ho riletta, l'ho riletta un po' meglio un po' qualcosa ho capito poi ho detto Signore illuminami mandami lo Spirito per capire cosa vuoi dire l'ho letta e l'ho capita benissimo.
Il giorno dopo quando l'ho letta durante la Messa l'ho capita perfettamente e mi è sembrato impossibile che fosse così chiara che la prima volta non ci avevo capito niente."
A questo proposito vorrei introdurre questo argomento, in cui questo intervento è stato provvidenziale, per parlare del memoriale.
So di avervelo già accennato tempo fa all'inizio dell'analisi della liturgia eucaristica per dire una cosa molto importante: è effettivamente vero che all'interno di una liturgia c'è un clima spirituale particolarmente intenso perché la liturgia, in particolare quella eucaristica è il sacrificio di Cristo, giusto?
Incruento, ma è il sacrificio di Gesù Cristo, è il suo, quindi misticamente nella celebrazione eucaristica chi agisce è Gesù Cristo, per la potenza dello Spirito Santo a gloria di Dio Padre, per noi uomini e per la nostra salvezza ecc..
Ora si percepisce che è Gesù Cristo che agisce e compie l'unico ed eterno sacrificio per tante ragioni ma una potrebbe essere anche questa: dall'inizio della celebrazione al termine della celebrazione tutta l'assemblea è in uno stato mistico che la pone al di fuori del tempo e dello spazio anche se effettivamente il tempo passa, lo spazio è sempre quello, ma spiritualmente tutta l'assemblea a partire dal primo segno di croce che introduce la celebrazione alla benedizione finale, si trova in uno stato di memoriale che non è la memoria, ma è la realtà in cui si dilata lo spazio e il tempo e per dire in parole molto semplici è come se tutta l'assemblea smettesse di trovarsi ad esempio a Torino nel 2009, in quella domenica, in quell'ora lì, non è più lì; si trova a Gerusalemme nei tre giorni della passione, morte e risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo, cioè nel tempo della celebrazione l'assemblea vive i tre giorni della passione morte e risurrezione del Signore.
Che è di più di condensare in una celebrazione il ricordo di quello che avvenne: è essere « trasportati misticamente » in quell'unico evento che non è l'ultima cena ma è l'unica cena, l'unico mistero eucaristico in cui Gesù Cristo offre se stesso in offerta pura di amore al Padre.
E non ho voluto dire in vittima di espiazione per una ragione molto semplice: perché la vittima di espiazione è una conseguenza dell'amore che Gesù Cristo Verbo di Dio ha nei confronti di Dio Padre.
É difficile quello che vi sto dicendo? Ve lo spiego e cerco di dirlo più semplicemente che riesco.
« Quando prima ha detto: Mica sto parlando con un televisore che non mi risponde, ma parlo con lo Spirito Santo; anche lo Spirito Santo non risponde, però siamo noi che dobbiamo capire cosa ci sta dicendo. »
Lo Spirito Santo risponde! Sì, sì.
Sempre, ma non in italiano: risponde con la lingua spirituale e la lingua spirituale è prima che intellettuale.
Quando faremo, nel tuo corso, il corso di antropologia cristiana o antropologia paolina riuscirai ( adesso non lo posso condensare perché esigerebbe troppo tempo, alcuni di voi l'hanno già fatto con me ) si vedrà come la persona umana è un tutto unico, l'ho accennato all'inizio di questo corso perché era fondamentale averne un accenno, la persona umana è un tutto unico composto di spirito, di mente e di corpo, e quindi lo Spirito Santo dialoga con lo spirito della persona in un linguaggio spirituale, e il linguaggio spirituale è precedente al linguaggio intellettuale, per questo il nostro spirito lo percepisce ed è in comunicazione con lo Spirito di Dio.
Quello che ci è richiesto è di far dilatare dallo spirito dell'uomo alla mente dell'uomo affinché il linguaggio spirituale possa diventare intellegibile.
Siamo arrivati all'orario giusto? Bene.
Prima di introdurre tutto il resto del discorso che qui esigerebbe un notevole tempo, adesso ci interrompiamo e abbiamo ancora un ascolto, questa volta di un altro brano di musica come vi avevo detto la volta scorsa, un brano che ci proviene dalle « Messe luterane » di Bach.
La volta scorsa abbiamo esaminato un brano mi pare della « Messa in si minore » che « srazza », non è proprio una Messa a cui Bach era abituato perché lui era un luterano e quindi il culto luterano era diverso ed è diverso dal culto cattolico: nel culto luterano i sacramenti sono una cosa diversa tanto è vero che l'Eucaristia, che esiste anche da loro non è considerato un sacramento ma una memoria.
Noi abbiamo parlato di memoriale, per loro è una memoria, cioè un ricordo di quello che il Signore ha fatto, tanto è vero che la chiamano la Santa Cena.
É il ricordo dell'ultima cena di Gesù, facciamo quello che ha fatto Gesù quella volta ma la teologia della Grazia, la teologia cattolica è un po' diversa, tuttavia nei momenti più importanti della liturgia luterana c'era anche la Santa Cena e per la celebrazione della Santa Cena in alcune feste, come vi ho già accennato la volta scorsa, usavano i brani della liturgia come erano sempre stati fatti, quindi in lingua latina e quindi anche alcune delle parti fisse della Messa.
Le parti fisse della Messa cantate, di solito erano il Kyrje, il Gloria, il Credo ( per la Messa latina, la Messa cattolica ) il Sanctus, il Benedictus e l'Agnus Dei.
Parentesi: noi dopo il Concilio Vaticano II non abbiamo più il Sanctus e il Benedictus: abbiamo il Sanctus tutto intero, ma allora prima della consacrazione c'era il Sanctus, poi c'era la consacrazione poi c'era il Benedictus, forse qualcuno lo ricorderà ancora.
Quindi le parti fisse della Messa erano queste.
Nella liturgia luterana non era così poiché non sempre facevano la Santa Cena allora non c'era bisogno di tutto il resto, facevano solo la richiesta di perdono e l'inno di gloria, nelle liturgie, nel culto di una certa importanza.
La Santa Cena la facevano solo ogni tanto, magari a Pasqua o in qualche altra rara occasione, alla festa di Pentecoste magari.