Opera dei "Piccoli Rosarianti"

B4-A3

( Relazione d'un Socio effettivo )

Fino a tutto il 1916

Accanto all'opera dei Catechismi, figura non meno efficace la Sezione dei Piccoli Rosarianti, che, pur adottando il Regolamento dei Rosarianti di S. Domenico, fu iniziata e si svolge con vita propria nella Parrocchia di S. Massimo.

Ad essa uno dei nostri soci dedicò, fin dall'inizio, tutta la sua attività e lo zelo, che ebbero per effetto di attirare altri soci ad esercitarsi nel nobile apostolato.

Vorrei che le circostanze permettessero all'iniziatore, ora lontano, chiamato a compiere l'alto dovere verso la Patria, di parlare dell'opera sua, certo che egli ne parlerebbe con quell'entusiasmo col quale l'ha creata, e infonderebbe in tutti quel medesimo amore che ha per i suoi piccini, e tutti farebbe partecipi delle consolazioni che questi cari innocenti offrono in cambio delle cure che per loro si hanno.

Se Gesù e Maria non concedessero tante consolazioni, forse qualche volta mancherebbe il coraggio di proseguire, ma il nostro programma di salvare la gioventù non può, non deve conoscere limiti ne ostacoli; e col conforto che Gesù Crocifisso e Maria Immacolata ci vogliono in gran copia dare, faremo tutto quanto il nostro dovere, sicuri di vincere e di strappare tante anime innocenti al demonio, sicuri di offrire a Dio il profumo di tanta innocenza, in cambio di tanti vizi, coi quali il mondo L'offende.

L'origine di questi Piccoli Rosarianti di S. Massimo fu modesta, e sul principio dell'Opera non si sperava neppure la metà di quanto ora si è ottenuto.

Ma la Vergine SS. vegliava sull'iniziatore e lo sorreggeva continuamente col suo aiuto; ed a Lei in modo particolare dobbiamo, se ora questa Associazione è cosi fiorente, e se produce qualche bene.

Scopi di essa sono: Comunione mensile e recita quotidiana del S. Rosario.

È fatto obbligo perciò a tutti i Rosarianti di accostarsi almeno una volta al mese alla S. Comunione; ed è invero confortante il vedere ogni terza domenica del mese alle ore otto, nella chiesa parrocchiale di S. Massimo, tutti questi bimbi assistere divotamente alla S. Messa, accostarsi a ricevere Gesù, e sentire la paterna parola del Sig. Curato, instancabile nelle opere buone e nell'amore ai suoi piccoli figli.

L'altro scopo, pur esso bello e soave, è, come si è detto, di offrire quotidianamente alla nostra Gran Madre celeste una corona candida di Rosari.

Si compone quest'associazione di tanti gruppi di quindici ragazzi, a capo dei quali sta un Zelatore pei fanciulli, ed una Zelatrice per le fanciulle; ad ogni ragazzo viene mensilmente distribuita un'immagine rappresentante un mistero del S. Rosario contemplando e meditando questo mistero l'iscritto deve recitare ogni giorno una posta di corona.

Ogni quindicina offre così a Maria un Rosario completo, che Essa certamente gradisce molto, essendo questo un Rosario di anime candide ed innocenti.

Potrebbe parer dubbia la recita della posta di corona da parte dei ragazzi, ma siamo completamente persuasi che, colla vigilanza dei genitori, compiono il loro dovere.

Ogni Zelatore o Zelatrice ha obblighi morali importanti rispetto ai ragazzi, deve mensilmente avvertirli di intervenire alle Comunioni, avere con la famiglia e coi ragazzi quelle relazioni che permettono di essere l'amico desiderato e il valido aiuto nelle difficoltà materiali e morali dei giovani stessi.

Questi obblighi sono largamente compensati dalla certezza del bene compiuto, ed anche dalla corrispondenza d'affetto che il ragazzo ha verso lo Zelatore, e che porta i suoi migliori frutti, unendo ed affezionando i ragazzi all'Opera.

Il periodo iniziale di questa Associazione fu oltremodo laborioso e pieno di gravi prove.

La prima e maggiore difficoltà ci venne dalle medesime famiglie dei ragazzi, che, alla nostra preghiera di permettere ai loro figli di essere iscritti all'Associazione, sovente opponevano un rifiuto.

Qualche prima iscrizione ci fu data dai ragazzi che frequentavano il Catechismo parrocchiale e si riuscì a costituire la prima quindicina.

Questo primo Rosario, offerto tra tante difficoltà, attirò certamente la benedizione di Maria sull'Opera; le iscrizioni, che devono esser munite dell'Approvazione dei genitori, cominciarono ad affluire, e si rese necessario costituire più quindicine.

Iniziata l'opera in mezzo ai fanciulli, si pensò estenderla tra le fanciulle, e qui sorse la seconda grave difficoltà, quella cioè di trovare zelatrici collo spirito preciso dell'Unione; questa fu una difficoltà gravissima, che costò lavoro grande, e fece sorgere più volte il timore di veder naufragare tutto quanto s'era compiuto a prezzo di tanti sacrifici.

Piacque finalmente a Maria illuminare anche le Zelatrici, e lentamente, ma in modo sicuro, la piccola associazione si avviò a quel grado di prosperità in cui è attualmente.

Ho accennato alle difficoltà che ostacolarono quest'opera, ai primordi della sua esistenza, unicamente per mettere in rilievo tutta quanta la volontà e la fiducia, dell'iniziatore, che traeva da Maria SS. tanta forza e tanta speranza.

Quest'unione di piccoli devoti di Maria ha raggiunto ora un numero insperato di ascritti, 225, con una frequenza mensile del 60 % alle Comunioni.

Benché il numero raggiunto sia notevole, pur di molto si potrebbe aumentare ancora, quando si potessero vincere le difficoltà che purtroppo paiono insormontabili, cioè, la mancanza di un locale per radunare questi piccoli, almeno una volta alla settimana, ed aver così agio di prepararli lentamente, ma in modo sicuro, alle future lotte in nome di Gesù, e per la causa giusta e nobile.

Allo svolgimento di un programma vasto e veramente di apostolato è pure di ostacolo la scarsità di mezzi, ma abbiamo fidato finora nella Divina Provvidenza, ed ancora fidiamo, certi di poter continuare nell'opera iniziata.

Tra i Rosarianti fiorisce pure una piccola scuola di canto diretta da uno Zelatore, e che dà buoni frutti.

I Piccoli Rosarianti si unirono fin dalla loro fondazione alle pubbliche manifestazioni di preghiere ordinale dal S. Padre; ed in modo particolare a quelle imploranti la Pace ed a quella di protesta contro le profanazioni del Divin Sacramento fatte in questi ultimi tempi.

L'Opera nostra è più particolarmente diretta a formare gli uomini di domani; cercheremo perciò nel nostro campo di coltivare i teneri germogli che daranno i buoni frutti.

Fiduciosi non nelle nostre povere forze, ma nell'aiuto grandissimo di Gesù Crocifisso e di Maria Immacolata, adempiremo il nostro compito con fede ferma, avendo per unico scopo il bene della nostra gioventù, e saremo sostenuti dall'esempio fulgido di tutta l'Opera, che i nostri cari Superiori indefessamente compiono, e dall'unica, non fallace speranza, il premio promesso da Gesù a chi lavorerà con Lui e per Lui.