Dagli scritti di Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori

B63-A7

Per concessione speciale del Rev. P. Provinciale di Torino.

( Vietata ogni riproduzione )

( Continuazione v. num. precedente )

25 Agosto 1908 - S. Luigi Re di Francia

Il Crocifisso a Leopoldo: - Amami pure con tutta l'effusione del tuo cuore: non ti pentirai mai d'aver amato tanto il tuo Gesù.

Adorazione al S.S. Sacramento Ore 9,30 sera

Gesù al figlio: Quando il demonio viene a metterti davanti i tuoi peccati o quadri tutt'altro che lodevoli, non dar retta.

Ricordati che amo molto che tu, prima di finire il giorno, venga a salutarmi, come fai, nel SS. Sacramento dell'Altare; ricordati che io sono l'agnello che cancella i peccati del mondo, mai devi turbarti per qualunque tentazione; colla mia potenza posso rendere angelica l'anina tua: il tuo Gesù.

Adorazione al SS. Crocifisso nella cella

Gesù: « Rivolterai in bene tutto il mondo! ».

Il Figlio: Come? rivolteremo! sei tu, mio buon Gesù, che lo volti; io non sono che una canna che ogni movimento d'aria mena forte, atterra!

Gesù: Sì, ma tu devi aiutarmi. Ritorneranno i tempi dei primi cristiani: se la persecuzione fa capolino, la forza, la fede infusa da Dio fa miracoli, specchiandosi nella più alta carità e misericordia del Signore.

Gesù: Caro Leopoldo, io ti osservo continuamente: se tu avessi a vedermi nella mia gloria, non oseresti, neanche fiatare nella tua condizione mortale.

Sorpreso al disopra delle tue forze, le quali, cioè non reggerebbero; sii fedele al tuo Gesù Crocifisso: reggerai un giorno non lontano …

Adorazione del 26 agosto 1908

Nessuno sa che cosa si celebra in questi momenti in questa cella: il mio Spirito col tuo si unisce in gloria.

Nessuno può immaginare ciò che passò fra Gesù e questo povero suo servo che presentemente scrive.

Gesù che parla: Come sei celeste: nessun altro che un Dio può fare quello che sei.

A dirla in verità, lo sa il mio Gesù che mi vergogno a scrivere tutto questo in mio favore, sapendo di non essere meritevole di tanto bene, ma di castigo; è il mio Gesù che me lo fece scrivere.

Gesù che parla: « È inutile, io non resisto più, se non sono sempre al tuo fianco, e tu devi fare lo stesso nel lavoro, in ogni luogo in cui ti trovi.

Senti, figlio mio, senti distintamente la mia voce interna?

Si, o Signore, la sento!

Non dubitare mai; scrivi subito; in avvenire sarai più celeste che terreno ( il mio Crocifisso ).

Esitavo a scrivere ciò, mia poi mi arresi alla volontà di Dio: ho promesso obbedienza anch'e nelle cose più piccole: lo Spirito del Signore sia sempre con me per la sua misericordia!

Adorazione del 27 agosto 1908 - mattino ore 4

Signore, siano pur lunghe le ore, ma nello stare con te, mia Crocifisso, passano istantaneamente.

In Paradiso passare cent'anni è un attimo.

Dio mio, per arrivare dove tu sei, cioè al gaudio celeste, a quante croci, a quante spine si va incontro, quante vie di amarezze bisogna passare, a quante miserie questo povero corpo, impastato di creta, va soggetto; eppure tutte queste sofferenze e affanni, malattie e tutta la sequela di contrarietà, tutto passa, e resta il gaudio anche su questa terra per chi ama Gesù.

Colla preghiera tanto fervorosa a Gesù Crocifisso e la prima umiltà e carità dovuta a Dio Crocifisso, per la tua misericordia, o mio Signore, fa che un giorno tutti arriviamo là dove sei Tu a godere la pace dei giusti per la tua Croce e misericordia infinita.

Gesù: Molto ti farò scrivere, non solo per te, ma perché a tutto il mondo con tanta fede confermo la più alta misericordia di un Dio creatore.

Quando ti comando di scrivere, fallo subito; se io ti dò tanto amore, appunto in quei momenti scrivi tutto quello che io ti dico: scritto di fuoco, cioè la più grande carità e misericordia di un Dio!

Da questo momento ti confermo la santità della vita: sarai sempre con me; anche le cose più piccole le segnerai.

Io sono tutto tuo come vuoi tu; e tu sei tutto mio come voglio io?

« Quando fai l'adorazione, se ti faccio scrivere, non fa bisogno che tu m'adori le cinque sacre mie Piaghe in ringraziamento della santa Comunione: il poco tempo che hai vada per questa adorazione ».

Sempre mi disse che per il servizio che gli faccio vuole che io gli domandi che seggio voglio in paradiso; io gli rispondo: Mio bei Gesù, è una bella grazia che tu mi salvi!

Gesù: - Non lo dir mai più; ebbene saprò ben io contentarti: per conservarti tutto celeste hai da fare come t'ho fatto segnare antecedentemente.

Sono le nove di mattina: corro in tutta fretta a far cucina; sempre accanto ho il mio Gesù.

Dopo mezzogiorno, Gesù: Perché nelle faccende del convento pare che il tuo spirito dimentichi: no! sempre percorri la via celestiale anche nel lavoro.

Gesù: - Prendi il mio Cuore, Leopoldo; se non l'avessi, lo creerei per donartelo, tanto è l'amore santo che tu mi dai, che tu mi contraccambi, finché puoi, che il lavoro non t'impedisca, rimani con me.

Nel lavoro ricordati che il tuo spirito dal mio non si distacchi mai: sia come una catena continua.

Se tu sapessi chi è che ti guarda in questa umile cella in questo momento!

Il mio Gesù Crocifisso.

È un continuo amor celestiale col mio Gesù.

Non anima al mondo sa ciò che in questa povera cella avviene, e mi guardo ben bene di darne il più piccolo cenno; non voglio essere tenuto per qualche cosa; nulla al mio Gesù voglio rubare; la gloria è dell'altissimo Dio solo!

27 Agosto 1908

Gesù che parla: Caro figlio, tu avresti più volte riposato le tue povere membra stanche dal lavoro, col sonno, e invece non l'hai fatto per fare la mia obbedienza nello scrivere.

Il figlio a Gesù: E tu, amor degli Angeli; quante volte sarei caduto nei precipizi, se tu non mi avessi sostenuto colla tua grazia? non basta un'eternità per ringraziarti del tuo amore, o Gesù!

Gesù: Tu sei figlio del mio cuore; il mondo può giudicarti diverso da quello che sei; nulla importa, sei figlio del tuo Gesù!

Gesù che parla: Figlio, vogliamoci sempre bene, e, quando mi vedrai mesto ti dirò il perché.

27 Agosto - Adorazione davanti al SS. Sacramento - sera ore 9,45

Devo segnare: quando viene qualcuno a parlarmi, tanto più se di coserelle di poca o nessuna, importanza è per me una penitenza.

Si! perché mi rubano i momenti che devo al mio Gesù, tutte le volte che vengono a riferire; ma il mio spirito riposa sopra il Cuore trafitto del mio Crocifisso Gesù; è morto e sepolto quanto alle cose del mondo: sia lodato Iddio!

Gesù: Il tuo spirito sia sempre in santa coltivazione: vieni sempre ogni sera al santo tabernacolo; ti parlerò con voce piana e soave; non ti dico la sera.

Gesù: Io non ti lascio più ne giorno ne notte: sappi che molto ti resta a lavorare, come già ti dissi, anzi comincia ora.

Adorazione del 28 agosto - ore 4,30

Gesù: Perché ti sei levato tanto presto se non ti senti bene in salute?

Il figlio: Perché questo giumento non bisogna poi tanto contentarlo in tutto: un po' di coraggio e di volontà, benedetta da te, mio buon Gesù!

Gesù: Quante cose si faranno! è per il mio Spirito Santo unito al tuo spirito che ogni cosa mondana ti si rende insopportabile, tollerata per amore di Gesù!

Gesù: Io misuro tutti gli atti che fai nella giornata.

Gesù: Ah! Leopoldo, Leopoldo, cosa mi hai fatto, mio dolce figlio, ch'io tanto ti amo?

Il Figlio: Oh mio paradiso, o mio bel Gesù, come fai ad avere tanta misericordia con me, povero peccatore?

Gesù: Preferisco essere crocifisso un'altra volta piuttosto che tu cessi di amarmi!

Quest'amore fuori della nostra intelligenza non lo volevo segnare: il mio Gesù mi obbligò a scrivere, dicendomi che sono troppo piccolo.

Il Figlio: L'ho già scritto antecedentemente.

Gesù: È quasi lo stesso sotto altro significato.

Gesù: Sai, figlio, perché ti voglio tanto bene? perché ti faccio lavorare!

Io volevo segnare più chiaramente; il mio Gesù non ha voluto: vuole che segni sempre sotto il suo dettato, anche brevemente e semplicemente: che quelli che leggeranno queste pagine, non dureranno fatica a comprenderle.

Gesù: Saziati, o mio figlio, del mio amore e della mia scienza nascosta ed umile: quando scrivi sei sempre contornato da angeli in compagnia del tuo Gesù.

Domenica 28 agosto ( S. Rosa )

Viene a vedermi mio fratello ( che si trova dal signor Conte Carlo Arborio Mella in Vercelli ): ti prego, Gesù, di benedirlo e con lui la sua famiglia, ma credi pure, Gesù, io non sento bisogno di affetto fraterno che in Te; io non voglio sapere più nulla né di parenti né di amici; pregherò volentieri per loro, che il Signore usi misericordia a tutti, ma io voglio Te solo, mio adorato Gesù Crocifisso.

Adorazione del 29 agosto - mattino ore 4,30

Gesù: Dal mio Cuore, dalla Croce non devi svincolarti ( seppure materialmente ) spiritualmente mai!

Gesù: L'Ordine che sorgerà sia coltivato prima di tutto colla pietà, colla reciproca assistenza e umiltà, coll'attività e modestia e grande carità fraterna; in unione con Gesù Crocifisso portare la croce con gaudio.1

Gesù: Molti demoni spirituali ti fanno guerra, ma tu non devi spaventarti neanche venisse un uragano; confida nella mia Croce.

Il Figlio: Fammi morire Gesù, prima che io ti abbia a disgustare.

Gesù: Fa coraggio, sei col tuo Gesù, il tuo Crocifisso e braccio potente, non temere!

( Continua )


Ogni volta che nel nostro Bollettino, si trovi parole, espressioni o il menomo accenno a santità, intendiamo darvi solo fede puramente umana, sottoponendoci totalmente ai decreti di Sua Santità Urbano VIII e dei Suoi Successori.

N. d. R.

1 È la prima volta che Gesù accenna a Fra Leopoldo all'« Ordine » o Congregazione dei Catechisti che sorta nel 1914 ebbe l'approvazione della Chiesa il 23 Giugno 1933.

Le parole riportate contengono il programma e lo spirito vivificatore dei Catechisti Congregati.

N. d. R.


Sulla tomba di Fra Leopoldo

Tutti gli anni, in Novembre, l'Unione Catechisti fa celebrare sulla tomba venerata di Fra Leopoldo, una Messa in suffragio di tutti gli aggregati defunti.

Anche quest'anno, il 18 Novembre alle ore 9, si è celebrato l'annuale Santo Sacrifizio.

Quest'anno poi i Catechisti hanno aggiunto alle loro intenzioni anche quella di ottenere dal SS. Crocifisso e da Maria SS. Immacolata che il loro intimo Segretario e figlio di predilezione, sia presto trasportato nella Parrocchia-Convento di S. Tommaso, affine di potere più sovente e più comodamente correre, come si accorreva in vita, a dire a Lui tutto il loro cuore affettuoso.