Dagli scritti del S. di Dio Fra Leopoldo Maria Musso O.F.M.

B114-A8

Mercoledì 8 dicembre 1909, mi portai al Santuario di Nostra Signora per fare il ringraziamento e la Mamma Santissima mi, lasciò come intravedere la sua pena che io mi credessi abbandonato dal mio amore dolcissimo, da Gesù e da Maria SS., e fece sentire al mio cuore che mi facessi coraggio; certo che il Signore ha mille motivi se non mi raddolcisce cole sue deliziose carezze.

Dammi pazienza; o mio Dio; di questo povero peccatore fa' quello che vuoi; basta che tu mi dia la grazia di fare sempre la tua santissima volontà.

Degno di nota è un detto di Maria Santissima che coi servi suoi qualche volta pare che Ella scherzi; fece sentire al mio cuore nel momento che mi lagnavo, perché non veniva più a chiudere la porta la sera, che mi avrebbe fatto un giuoco; ma chi può scrutinare in quella mente divina tutta carità, tutta bontà coi servi suoi?

Certo che mi ha rasserenato il cuore; perché ero stato chiuso in chiesa dal Fratello Sacrestano, e, non mi fu aperto che all'ora della funzione, prima che incominciassero i vespri.

Questa sera, domenica, supplicai Mamma Santissima a voler avere tanta bontà di venire a chiudere la porta, che avrebbe risparmiato rimproveri a me, e che qualcuno facesse qualche atto per essere malcontento se la porta rimanesse aperta tutta la notte.

Mamma dolcissima, sempre tutta bontà e carità, è venuta, e la chiuse: sempre sia lode e gloria a Lei, unitamente al suo Divin Figlio, Gesù Crocifisso!

Se chi avrà la sorte di leggere queste pagine, avrà buoni sentimenti da penetrare in se stesso, riconoscendo quanto sia immensa, altissima la bontà, la misericordia di un Dio Signor nostro santissimo, sarà la grazia più bella che il Signore mi concederà su questa terra, cioè che qualche anima s'invogli ad amare immensamente da rendersi cara al Signore, da essere in dolce e santa unione e conversazione con Dio, e da aver sempre presente la Vergine Santa, la Gran Madre del Nostro Signore, Gesù Crocifisso, la quale ci aiuti, nella sua bontà e grazia, a coronarci della più santa virtù.

Questa sera la Vergine Santa per sua infinita misericordia venne a chiudere la porta: le siano rese grazie infinite!

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Quanta è immensa la bontà di Dio!

Dio ci ammaestra, ci spiega, ci fa vedere la nostra nullità, perché noi poveretti figlioli di Eva pieni di miseria e di infermità, noi poveri mortali andiamo avanti come fa il cieco!

Il Signore spiega le ali della sua infinita misericordia e c'insegna a non cadere nella superbia di crederci qualcosa: no! per carità! teniamoci umili, preghiamo Iddio che ci faccia imparare il mestiere dell'umiltà; mai come in questi santi esercizi il Dio di bontà mi fece vedere il nostro nulla: Dio è tutto, e tutto viene da Dio, Signor nostro, bene d'ogni bene!

La porta della Madonna ( Sacrestia di S. Tommaso - Torino )