Con il dono della carità dentro la storia

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La famiglia: una priorità per la Chiesa e per la società

« Beati gli invitati al banchetto delle nozze dell'Agnello » ( Ap 19,9 )

36. - Nel nostro Paese la famiglia è sentita ancora come valore importantissimo da gran parte della gente.

Sono numerose le famiglie ben riuscite e non rare quelle di elevata spiritualità.

Vogliamo dire la nostra gratitudine a tanti coniugi che vivono il matrimonio come partecipazione all'amore di Cristo per la Chiesa sua sposa.

Di questo amore, non poche volte con fatica e sofferenza, offrono concreta testimonianza nella reciproca fedeltà, nella generosa accoglienza e nell'educazione dei figli, nella premurosa attenzione agli anziani, nel servizio ai poveri, nell'apertura alla Chiesa e alla società.

Anche al Convegno di Palermo abbiamo potuto constatare la realtà di questa presenza "feriale", non gridata dai media, ma fondamentale per il presente e il futuro della nostra comunità ecclesiale e civile.

D'altra parte dobbiamo constatare anche in Italia una crisi sempre più evidente della famiglia.

È in questo ambito che gravano in modo particolarmente distruttivo gli elementi negativi della cultura di oggi.

La mentalità individualista e refrattaria agli impegni duraturi incide sulla diminuzione dei matrimoni, sull'alto numero delle separazioni, dei divorzi e delle convivenze di fatto.

Il ritmo frenetico della vita, creando impegni e interessi divergenti, impoverisce il dialogo e la comunicazione tra i coniugi.

La ricerca delle sensazioni intense ed effimere porta ad enfatizzare la sessualità genitale, dissociandola dall'amore.

La mancanza di progettualità e di speranza influisce sulla scarsità delle nascite, « un triste e quasi incredibile primato »60 che mette in pericolo il futuro stesso del nostro popolo.

Il soggettivismo, incurante della verità e dei valori oggettivi, porta a giustificare l'aborto e ne facilita la diffusione; misconosce la stessa famiglia come realtà radicata nella nostra natura e la riduce a mutevole prodotto culturale.

Da più parti si assiste con indifferenza, quando non addirittura con compiacimento, alla disgregazione di questo istituto basilare per l'esistenza stessa della società.

37. - La Chiesa che è in Italia intende affermare la priorità della famiglia, fondata sul matrimonio, come soggetto sociale ed ecclesiale.

Vede in essa la cellula originaria della società, la prima scuola di umanità, la Chiesa domestica che ha la missione di trasmettere il Vangelo della carità in modo peculiare, con l'eloquenza dei fatti.

Perciò si impegna a promuovere una pastorale organica con e per le famiglie, secondo gli orientamenti del Direttorio di pastorale familiare della C.E.I., valorizzando l'apporto complementare di sacerdoti, di persone consacrate, di coppie animatrici e di gruppi ecclesiali.

Si educheranno anzitutto i giovani all'amore come dono di sé, presentando come modalità complementari di vita cristiana la vocazione al matrimonio e la vocazione alla verginità consacrata.

Si prepareranno i fidanzati al matrimonio con veri e propri itinerari di fede.

Si curerà la formazione spirituale dei coniugi, specialmente delle giovani coppie.

Si aiuteranno con premura e discrezione le famiglie in difficoltà e le coppie in situazioni irregolari.

Si offrirà sostegno alle famiglie in cui sono presenti persone disabili, soprattutto per facilitare a quest'ultime l'inserimento nella comunità cristiana e nel cammino di fede.

In considerazione degli ostacoli che derivano dai costumi diffusi e dalle carenze legislative, la Chiesa raccomanda vivamente la partecipazione delle famiglie alle associazioni familiari, perché siano agevolate nello svolgimento dei loro compiti e possano tutelare i loro diritti.

Ricorda ai responsabili della politica che « è interesse primario della collettività nazionale accordare finalmente una reale priorità alle politiche sociali a favore della famiglia, riguardanti la previdenza, il trattamento fiscale, la casa, i servizi sociali e quel complesso di condizioni per cui la maternità non sia socialmente penalizzata ».61

« Servire la famiglia, in ultima analisi, può tradursi in un autentico servizio all'intera società ».62

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60 Giovanni Paolo II, Discorso al Convegno ecclesiale di Palermo, 7
61 C.E.I., Evangelizzazione e testimonianza della carità, 52
62 III Convegno Ecclesiale, I lavori del quarto ambito, Sintesi dei lavori, III