Volto missionario delle parrocchie nel mondo che cambia

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Discernimento e scelte per una rinnovata missionarietà

5 Il futuro della Chiesa in Italia, e non solo, ha bisogno della parrocchia.

È una certezza basata sulla convinzione che la parrocchia è un bene prezioso per la vitalità dell'annuncio e della trasmissione del Vangelo, per una Chiesa radicata in un luogo, diffusa tra la gente e dal carattere popolare.

Essa è l'immagine concreta del desiderio di Dio di prendere dimora tra gli uomini.

Un desiderio che si è fatto realtà: il Figlio di Dio ha posto la sua tenda fra noi ( Gv 1,14 ).

Per questo Gesù è l'"Emmanuele, che significa Dio con noi" ( Mt 1,23 ).

Questa convinzione deve alimentare un'ampia corrente di fiducia e un corale slancio della Chiesa italiana tutta.

Anche nelle trasformazioni odierne la Chiesa ha bisogno della parrocchia, come luogo dov'è possibile comunicare e vivere il Vangelo dentro le forme della vita quotidiana.

Ma perché questo possa realizzarsi, è necessario disegnare con più cura il suo volto missionario, rivedendone l'agire pastorale, per concentrarsi sulla scelta fondamentale dell'evangelizzazione.

La complessità e la fatica di tale concentrazione sono evidenti.

La saggezza pastorale suggerirà gli opportuni adattamenti e i passaggi necessari per renderli praticabili, tenendo conto della storia passata e delle possibilità del presente.

Il discernimento richiede generosità apostolica e intelligenza pastorale, volontà di partecipare a un processo che ci vede tutti insieme impegnati e la prudenza di misurare ogni cosa sulle situazioni locali.

Ciascun vescovo saprà assumere la responsabilità delle decisioni, con il suo clero e con quanti ne sostengono il discernimento negli organismi di partecipazione.

Ciò significa valutare, valorizzare e sviluppare le potenzialità missionarie già presenti, anche se spesso in forma latente, nella pastorale ordinaria.

È ingiustificato e controproducente concepire la "svolta missionaria" quasi in alternativa alla pastorale ordinaria e sottostimare quest'ultima, come se fosse, di sua natura, soltanto statica gestione dell'esistente.

Ma occorre anche avere il coraggio della novità che lo Spirito chiede oggi alle Chiese.

Non mancano punti di riferimento per il discernimento pastorale e per far emergere e accrescere la forza missionaria della parrocchia.

Essi sono stati evidenziati nell'Assemblea dei vescovi ad Assisi e vengono qui proposti in quanto li riteniamo decisivi per dare un volto missionario alle nostre comunità parrocchiali.

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