Cerimoniale dei Vescovi

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Capitolo XIII - Il tempo ordinario

377. Oltre i tempi che hanno proprie caratteristiche, ci sono trentatré o trentaquattro settimane durante il corso dell'anno, nelle quali non viene celebrato un particolare aspetto del mistero di Cristo, ma questo viene piuttosto ripreso nella sua globalità, specialmente nelle domeniche.

Questo periodo si chiama tempo ordinario.241

378. Il tempo ordinario comincia il lunedì che segue la domenica dopo il 6 gennaio e si protrae fino al martedì prima della quaresima; riprende poi con il lunedì dopo la pentecoste per terminare prima dei primi vespri della i domenica di avvento.242

379. Dal momento che la domenica deve essere ritenuta il giorno di festa primordiale, come anche il nucleo e il fondamento di tutto l'anno liturgico,243 il vescovo curi che nelle domeniche dei tempo ordinario, anche quando vi sono giorni dedicati a temi particolari, sia conservata la liturgia propria della domenica, facendo attenzione a quanto è disposto più sopra ai nn. 228-230.

380. Per il bene pastorale dei fedeli, è lecito riprendere nelle domeniche del tempo ordinario quelle celebrazioni che ricorrono in settimana e che sono particolarmente care alla pietà dei fedeli, purché nell'elenco delle precedenze siano preferite alla domenica stessa.

Di queste celebrazioni si possono dire tutte le messe a cui partecipa il popolo.244

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241 Ordinamento dell'anno liturgico e del calendario n. 43
242 Cf. Ibidem, n. 44
243 Cf. Conc. Vat. ii, Cost. sulla sacra liturgia, Sacrosanctum Concilium, n. 106
244 Ordinamento dell'anno liturgico e del calendario n. 58;
cf più sotto l'Appendice II