Contro la lettera di Mani

Detta del fondamento
1.1 Ci si preoccupi più della correzione degli eretici che della loro rovina
2.2 Quanti sospiri e gemiti per arrivare a comprendere Dio
3.3 Agostino a stento con l'aiuto divino si è allontanato dalle favole manichee
3.4 Si deponga l'arroganza e si cerchi la verità
4.5 La purissima sapienza presente nella Chiesa cattolica
5.6 Nella Lettera del Fondamento, è contenuto quasi tutto ciò che i Manichei credono
6.7 Perché Mani si è chiamato apostolo di Cristo
7.8 I Manichei dicono che Mani fu assunto dallo Spirito Santo
8.9 I Manichei festeggiano con grandi onori il Bema
9.10 Quando è venuto il Paracleto promesso dal Signore
10.11 Per due volte è stato dato anche lo Spirito Santo
11.12 Mani promette, ma non presenta la verità
11.13 Queste cose possono essere dette sia dai buoni maestri che dagli ingannatori
12.14 Mi si deve dimostrare la verità tanto chiaramente, che io vi possa giungere senza alcuna ambiguità
12.15 Incredibile che prima della creazione del mondo sia stata intrapresa una qualche lotta
13.16 Mani dice che vi furono in principio due sostanze divise tra loro. Il regno della luce
13.17 Non sono venuto qui per credere cose sconosciute, ma per conoscere cose certe
14.17 Seguire chi ci invita prima a credere ciò che non siamo ancora capaci di capire, affinché, resi più saldi dalla stessa fede, meritiamo di capire ciò che crediamo
14.18 Se c'è una differenza tra conoscere e credere
15.19 Mani non dimostra la conoscenza della verità che promette, ma dice cose che sono decisamente contrarie alla conoscenza e alla verità
15.20 La natura della sapienza e della verità in ogni cosa è eguale al sommo Padre
16.20 La natura della stessa anima, pur mutevole, non è trattenuta dallo spazio
17.20 L'anima non è compresa dalle immagini dei luoghi più grandi, ma piuttosto le comprende
18.20 Quella potenza, con la quale l'anima comprende la verità
19.21 Se l'anima non è diffusa ed estesa per luoghi, tanto meno Dio stesso, che sta incrollabile ed immutabile sopra tutte le menti razionali
20.22 Dicano che cosa era aggiunta alla terra della luce, se da un lato c'era la stirpe delle tenebre
21.22 Due terre possono essere congiunte tra loro per i lati, solo se sono entrambe corporee
21.23 Come i Manichei si comportano con i ricercatori più attenti e diligenti
22.23 La figura della terra della luce appare brutta
23.25 Gli uomini carnali, in confronto ai Manichei, hanno una visione più tollerabile e onesta di Dio
24.26 Sulle molte nature inventate da Mani
25.27 Chi non ammette la creazione dal nulla, cade necessariamente in opinioni sacrileghe
25.28 La Lettera del Fondamento dice assurdità sulla congiunzione delle terre fra di loro
26.28 Il lato in cui le due terre si congiungono è retto o curvo o tortuoso?
27.29 Il male non è una sostanza
27.30 Il lato della terra delle tenebre per il fatto che è retto non è male
28.31 In che modo Mani distribuisce in cinque parti gli esseri viventi
29.32 Non riconoscere Dio autore di ogni bene, significa non riconoscere il grande bene dell'ordine
30.33 Le cose buone che si trovano nelle nature poste da Mani nella terra delle tenebre
31.34 Nel parlare di queste nature, Mani parla di cose buone
32.35 L'osservazione delle cose che si vedono nel mondo prova che sono menzogne le fantasie di Mani
33.36 Ogni natura, in quanto natura, è buona
34.37 Nessuna natura può essere pensata senza qualche bene
34.38 Mani non vede nelle nature i beni, mentre bada solo ai mali
35.39 Ciò che è detto male, non è nient'altro che corruzione
35.40 Ogni cosa che si corrompe, è diminuita di qualche bene
36.41 Ci si deve chiedere da dove derivi il male
37.42 Solo Dio è sommamente buono
37.43 Dio, l'unico che ti domina per natura, ha creato altre cose buone sulle quali anche tu dominassi
38.44 Anche la stessa corruzione è ordinata da colui che regge e governa tutto ciò che ha creato
39.45 La corruzione della pena per il giudizio divino
40.46 La corruzione tende al non essere
41.47 Magari il nostro senso e la memoria potessero capire l'ordine e i ritmi della bellezza delle nature
42.48 Affrettiamoci a quel bene dal quale ricevono specie e forma tutte le nature
43.49 Conclusione