Fratel Teodoreto - Maestro di vita

Inizi dell'attività di educatore e parentesi di vita militare

Terminato l'anno di Noviziato a La Villette, Fratel Teodoreto il 3 novembre 1888 torna in Italia per frequentare lo Scolasticato a Grugliasco ( Torino ).

Non vi rimane però a lungo: infatti, vi è grande necessità di insegnanti, e il giovane Fratello, già iscritto al corso di tirocinio preventivo per prepararsi alla sua missione di educatore, fin dal 1889 comincia a insegnare a Torino, nel quartiere popolare di San Felice.

All'inizio ha difficoltà a mantenere la disciplina tra i numerosi scolari.

Ricorre come sempre alla preghiera e, nella sua umiltà, non si fa scrupolo di osservare come fanno gli altri maestri e di chiedere indicazioni a quelli che sembrano ottenere i risultati migliori.

Gli viene dato un consiglio: « Lei è troppo buono; certi ragazzi hanno bisogno di sentire la voce un po' più forte ... ».

Fratel Teodoreto ne fa tesoro e ben presto, con l'impegno costante, la calma e la pazienza, diventa un ottimo insegnante.

Dopo aver insegnato per poco più di un anno in prima elementare, deve interrompere la sua missione di maestro per svolgere il servizio militare, che in questo periodo anche i religiosi sono obbligati a prestare.

Fratel Teodoreto non se ne cruccia: non si è mai sottratto al compimento dei suoi doveri e, soprattutto, è convinto che Dio guidi tutti gli avvenimenti.

Anche in caserma, Fratel Teodoreto conserva sempre un atteggiamento modesto, umile, improntato all'accoglienza.

Trascorre tutte le ore libere nella Comunità di Santa Pelagia e circola un aneddoto: il tempo che impiega per recarsi dalla Comunità alla caserma è esattamente doppio rispetto a quello del percorso inverso!

Inoltre, consegna integralmente la sua « cinquina », la modesta paga da soldato, al Direttore della Comunità, affermando di non avvertire alcun bisogno di supplementi al rancio della caserma.

Fratel Teodoreto riesce a portare la sua testimonianza cristiana anche durante l'anno trascorso in caserma.

È comunque certo che, avendo sperimentato personalmente i rischi della vita da soldato, ha tratto una preziosa, diretta esperienza del livello sociale, morale e spirituale dei giovani, per lo più di ceto popolare, quale emerge da una comunanza di vita; questo avrà certamente un peso nei suoi progetti per l'elevazione e la formazione professionale dei giovani nella Casa di Carità Arti e Mestieri, e per l'orientamento alla santità attraverso l'Unione Catechisti.

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