Deliberazioni della Assemblea

III. San Paolo speciale protettore dell'Unione

1. La salutare dottrina circa la Comunione dei Santi, cioé "circa il víiale consorzio con i fratelli che sono nella gloria celeste", è stata autorevolmente accolta e nuovamente proposta dal Concilio Ecumenico Vaticano II.19

Perciò con fede rinnovata dobbiamo credere - e questo tanto ci conforta - che "a causa della loro più intima unione con Cristo, i beati rinsaldano tutta la Chiesa nella santità, nobilitano il culto che essa rende a Dio qui in terra e in molteplici maniere contribuiscono a una sua più ampia edificazione".

I santi, infatti, "ammessi nella patria e presenti al Signore, per mezzo di Lui, con Lui e in Lui non cessano di intercedere per noi presso il Padre, offrendo i meriti che hanno acquistato in terra mediante Gesù Cristo, unico Mediatore tra Dio e gli uomini, servendo il Signore in ogni cosa e dando compimento nella loro carne a ciò che manca alle tribolazioni di Cristo a pro del suo Corpo, che è la Chiesa".20

Nella vita dei santi, in quanto essi "sono più perfettamente trasformati nell'immagino di Cristo, Dio manifesta vividamente agli uomini la sua presenza e il suo volto.

In loro è Egli stesso che ci parla, e ci mostra il segno del suo Regno".21

E poiché "il consorzio con i santi ci unisce a Cristo, dal quale, come da Fonte e Capo, promana ogni grazia e la vita dello stesso Popolo di Dio", di essi dobbiamo venerare la memoria soprattutto "perché l'unione della Chiesa nello spirito sia consolidata dall'esercizio della fraterna carità".22

I Catechisti debbono dare piena adesione a questi insegnamenti e venerare i Beati del Cielo e cercare "dalla vita dei Santi l'esempio, dalla comunione con loro la partecipazione con loro, e dalla loro intercessione l'aiuto".23

2. Secondo l'ordine della carità di Cristo, i Catechisti onorano imitano e invocano come loro speciali protettori quei Santi che per i particolari aspetti della testimonianza data a Gesù, per quanto insegnano di Lui e per altri particolari servizi resi al Cristo e alla sua Chiesa si dimostrano come da Dio designati a illuminare, aiutare e confortare, in modo eminente, il cammino dell'Unione con la loro luminosa e operante carità, con la comunione dei loro meriti e la loro potente intercessione.

I Catechisti venerano pure con mente particolare altri Beati del Cielo da cui si ripromettono importanti aiuti per la loro formazione, vita e apostolato.24

3. Con il passare degli anni i Catechisti sono diventati più consapevoli della loro vocazione mediante il ricorso sempre più attento e frequente alla dottrina del grande Apostolo delle Genti, il glorioso San Paolo.

Insieme con i suoi insegnamenti, gli esempi di San Paolo e la sua ardentissima dedizione al Cristo e alla Chiesa sono stati per i Catechisti come sole radioso che li ha vieppiù riscaldati e fortificati nel corrispondere con fedeltà alla chiamata del Signore.

4. Anche la sola indicazione dei temi tipicamente paolini da cui i Catechisti hanno conseguito particolari illuminazioni circa aspetti fondamentali e caratteristici della loro vocazione, ci porterebbe per lo meno assai oltre i limiti della presente circolare.

Tuttavia, a gloria dell'Apostolo San Paolo e per la nostra edificazione ne ricordiamo qualcuno almeno.

La vita dei Catechisti nel mondo è più che mai "vita nascosta con Cristo in Dio" ( Col 3,3 )25 poiché per mezzo della loro Consacrazione essi devono attuare pienamente quella partecitazione alla morte del Signore in cui li ha immersi il Battesimo.

Morti alle sollecitazioni perverse del mondo che non conosce Cristo e che rifiuta Cristo, essi hanno in Gesù - in cui sono come sepolti - il principio ( Fil 2,13 )26 e il termine del loro vivere e del loro operare in mezzo agli uomini, nella loro condizione terrena di laici e di secolari.

E ciò in vista della manifestazione gloriosa del Cristo che costituirà pure la loro manifestazione, la loro gloria futura. ( Col 3,3-4 )

Ogni Catechista, deve confessare con S. Paolo: "sono crocifisso con Cristo; e non più io vivo, ma Cristo vive in me.

La vita poi, che vivo ora nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi amò e diede se stesso per me".
( Gal 2,19-20 ).

Ogni Catechista, deve con l'Apostolo proclamare: "Per me, infatti, il vivere à Cristo, e il morire un guadagno".
( Gal 1,21 )

L'essenza del loro apostolato catechistico, è con San Paolo, quella di "non volere sapere - in mezzo agli uomini - altra cosa che Gesù Cristo, e Gesù Cristo Crocifisso". ( 1 Cor 2,2 )27

Così, l'anima del loro apostolato sociale consiste nel collaborare alla edificazione del Corpo Mistico di Cristo, mediante la redenzione in Cristo di ogni uomo e la ricapitolazione in Lui di ogni impresa e attività umana, di ogni realtà naturale.

La visione di fede dei Catechisti, come tutto il loro zelo sono come per San Paolo, incentrati in Cristo e nel suo primato su ogni creatura: "Questi è l'immagine di Dio invisibile, primogenito avanti ogni creatura; poiché in Lui tutte le cose furono create; quelle celesti e quelle terrene, le visibili e le invisibili, siano troni o dominazioni, principati o potestà; tutto è stato creato per mezzo di lui e per lui, ed egli esiste avanti tutte le cose e tutte hanno consistenza in lui.

Egli è il capo del Corpo, cioé della Chiesa, lui il principio, il primo nato di tra i morti, così da essere il primo in tutto.

Piacque infatti a Dio di fare abitare in lui la pienezza e per mezzo di lui riconciliare a sé tutte le cose - sia quelle che sono sulla terra come quelle che sono in cielo - facendo pace per virtù del sangue della sua croce"
( Col 1,15-20 )

In ogni circostanza della vita, in ogni impresa i Catechisti guardano con San Paolo a Gesù per vederlo e volerlo "coronato di amore e di gloria a causa della morte che ha sofferto, affinché per grazia di Dio, a vantaggio d'ognuno gustasse la morte". ( Eb 2,9 ).

I membri dell'Unione come ribadisce la loro denominazione di "catechisti", debbono come insegna San Paolo, essere"figli della luce": "Eravate un tempo tenebre; ora invece siete luce nel Signore: portatevi da figli della luce - frutto della luce è tutto ciò che è buono, giusto e vero - e scrutate che cosa sia accetto al Signore e non abbiate parte alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto redarguitele apertamente". ( Ef 5,8-10 )

E con tutti e specialmente tra loro sia praticato l'insegnamento di San Paolo "Siate, dunque, imitatori di Dio quali figli diletti e camminate nella carità, come anche Cristo ha amato voi e dato se stesso per noi quale offerta e sacrificio di buon odore a Dio". ( Ef 5,1-2 )

I Catechisti sempre e in ogni cosa seguano Gesù: "che umiliò se stesso facendosi obbediente sino alla morte, e morte di croce". ( Fil 2,8 )28

Ciò sarà, con Gesù e in Lui la causa della loro esaltazione.

Infine, sappiano, i Catechisti che chiunque sia il loro Superiore, saranno sempre anche sue le parole dell'Apostolo: "Se c'è, dunque, una consolazione in Cristo, un conforto nella carità, se v'è una comunione nello Spirito, se v'è tenerezza di compassione, portate al colmo la mia gioia, mantenendovi tutti d'accordo, alimentando lo stesso amore, unanimi, concordi nel sentire.

Niente fate per spirito di parte, niente per vanagloria; ognuno al contrario, per umiltà, ritenga gli altri superiori a sé.

Non mirate al vostro interesse personale, ma piuttosto pensi ciascuno a quello degli altri.

Abbiate in voi lo stesso sentire che fu in Cristo Gesù". ( Fil 2,1-5 )

Deliberazioni

L'Assemblea Generale dei Catechisti, dopo aver constatato l'importanza fondamentale degli insegnamenti, degli esempi e dell'ardentissima dedizione a Gesù Cristo e alla sua Chiesa che furono di San Paolo:

- nell'aiutare i membri dell'Unione ad approfondire la loro vocazione in quello che ha di specifico e di caratteristico;

- nell'aiutarli altresì a concretare con generosa pienezza la loro risposta alla chiamata del Signore,

ha riconosciuto e proclamato all'unanimità, tra gli speciali protettori dell'Unione, il grande Apostolo, prigioniero e servo di Cristo Gesù.

Indice

19 Costituzione apostolica sulla Chiesa, 51 - Cfr. ibid. 49, 50
20 ibid., 49
21 Ibid., 50
22 Costituzione dogmatica sulla Chiesa, 50
23 Missale romanorum, dal Prefazio dei Santi concesso alle diocesi di Francia
24 Cfr. Regole e Costituzioni, art. 6
25 Cfr. Regole e Costituzioni, art. 73
26 Cfr. Regole e Costituzioni, art. 72
27 Cfr. Regole e Costituzioni, art. 2
28 Cfr. Regole e Costituzioni, art. 71,2