Claudio Brusa

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I documentari

Un'altra fase importante di questo lavoro di riscoperta delle radici e delle motivazioni profonde che stanno alla base dell'Istituto, è rappresentato da una serie di filmati dedicati alla Sindone e alla Casa di Carità.

In tale occasione Roggero e Luca Pacella aiutano Brusa in funzione di assistenti e partecipano ad un intenso lavoro di ricerca: "Eravamo assidui frequentatori dell'Elle.Di.Ci.

Abbiamo cominciato con un video sulla Sindone "

Tutto inizia con una serie di foto del sacro lino.

Poi Brusa entra in contatto col Centro di Sindonologia del Prof. Baima Bollone e comincia a lavorare sulle immagini tridimensionali messe a punto dal Prof. Tamburelli, responsabile dello Cselt: sono le prime del genere in Italia a riprodurre con tanta fedeltà i lineamenti dell'Uomo sindonico.

Questo studio di carattere fotografico è accompagnato da un'opera di documentazione, che porta Brusa a prendere in esame tutti i testi disponibili in materia di Sindonologia.

Col tempo acquisisce una conoscenza molto approfondita dell'argomento, arrivando a costituire una biblioteca specialistica, contenente volumi e pubblicazioni di grande valore.

"Da quel momento in avanti alla Sorgente la Sindone è diventata il punto di forza, permettendo di valorizzare l'Adorazione a Gesù Crocifisso in un periodo poco favorevole a queste forme di culto" ( Luca Pacella ).

Brusa continua a coltivare i rapporti avviati con il Centro di Sindonologia e con gli esperti di fama internazionale che vi prestano la loro opera.

Diversamente dagli altri studiosi, però, che si limitano a studiare l'"oggetto" Sindone in maniera distaccata e asettica, egli, pur non sottovalutando il versante scientifico del problema, inserisce le scoperte e le valutazioni sorte in seguito all'analisi del tessuto, del sangue ecc., in un contesto spirituale che ben manifesta il taglio "catechistico" impresso a questa sua nuova iniziativa.

Difatti, la proiezione dei filmati, che corona mesi di ricerche, consultazioni e montaggi fotografici ( curati da Roggero ), viene sempre accompagnata dalla lettura della Bibbia.

Questa impostazione scientifica nei contenuti, ma apostolica nelle sue finalità è molto apprezzata perché trasmette in maniera esemplare la filosofia di fondo che dovrebbe animare la Casa di Carità.

"Il primo filmato messo a punto con Brusa riguardava la Sindone.

Ci ha dato delle grandi soddisfazioni al momento della sua divulgazione.

Prima di iniziare la divulgazione nelle parrocchie, però, Brusa, scrupoloso come sempre, ha preteso di avere l'approvazione degli esperti del Centro di Sindonologia; entrò in contatto con questi studiosi spinto dal suo grande "desiderio " di verità, non certo per ambizione.

Avendo l'intenzione di diffonderlo voleva avere la certezza di non essere smentito proprio su un tema che toccava da vicino il carisma dell'Unione.

Aveva voluto anche l'approvazione di Mons. Ricci che aveva scritto un libro sull'argomento.

Si era procurato, presso lo Cselt, le foto tridimensionali della Sindone autografate dal Prof. Tamburelli, al quale aveva spiegato che il filmato non aveva finalità di lucro ma voleva essere solo una testimonianza nostra.

Siamo stati tra i primi, in Italia, ad entrare in possesso di quelle foto e la cosa non era certo da poco.

Finalmente dopo tante ricerche, verifiche ed un lungo lavoro di montaggio abbiamo presentato in anteprima il filmato presso il Centro di Sindonologia ricevendo i complimenti di Baima Bollone e di altri.

Così abbiamo potuto avviare questa forma singolare di apostolato con il loro beneplacito.

La cosa colpisce molto se si pensa che non voleva essere un documentario di divulgazione scientifica, ma una vera "preghiera filmata"; la sequenza delle immagini, infatti, è accompagnata dalla lettura di passi della Bibbia, accuratamente selezionati così da dare forma ad una vera Adorazione a Gesù Crocifisso.

Brusa poi ha voluto la gigantografìa della Sindone alla Sorgente, proprio per illuminare meglio le Piaghe di Nostro Signore sulle quali si svolgeva l'Adorazione al Crocifisso.

Il discorso sulla verifica dell'autenticità non era il nostro problema: la Sindone aiuta a pregare, spinge a pensare a Gesù Crocifisso … questo è quello che conta! Anche Don Lanfranco aveva presentato la cosa in questi termini.

La Casa di Carità è stata fondata dai Catechisti del Crocifisso?

Bene, la Sindone ci presenta il Crocifisso e dunque è un validissimo punto di riferimento.

Il filmato, nel settembre del '79, fu presentato a Roma presso la Direczione Generale dei F.S.C., davanti ad una platea di 500 ex allievi.

Io e Marino, accompagnati da Brusa e dal Dott. Conti, eravamo presenti in qualità di ex allievi della Casa di Carità, la "costoletta povera " del mondo lasalliano.

Nel pubblico c'erano grandi luminari, fior di laureati eppure il filmato ha ricevuto molti consensi.

Siamo stati tre giorni a Roma e abbiamo avuto modo di visitarla" ( Luca Pacella ).

Nel 1978, poco dopo la produzione di questo filmato, viene realizzato un lavoro analogo sulla storia della Casa di Carità Arti e Mestieri, con l'intento di spiegare agli allievi l'origine, per nulla banale, di un Istituto che era ormai entrato a pieno titolo nel panorama industriale di Torino.

Per la colonna sonora ed il montaggio Brusa sceglie due ex allievi ( Luca Pacella e Marino Renda ), ai quali si aggiunge Piero Roggero, attuale membro dell'Unione Catechisti, che, al fine di migliorare la qualità delle foto ed accelerare i tempi di lavorazione, allestisce, presso la "Sorgente", un vero e proprio laboratorio fotografico.

"Alla mattina venivano "pensate" le foto e alla sera, dopo diverse prove, erano già pronte.

Brusa le faceva ripetere più e più volte fino a che non risultassero esattamente come le voleva.

Si realizzavano anche dei foto-montaggi.

In un certo senso, Brusa era al tempo stesso produttore e regista " ( P. Roggero ).

Le ricerche bibliografiche e la produzione di audiovisivi14 sono impegni il cui valore cresce, e di molto, se rapportato alle gravi condizioni di invalidità in cui venivano svolte.

Attardarsi a descriverne la portata significa, al di là del giudizio sui singoli lavori, poter apprezzare lo spirito reattivo con cui Brusa affronta la sua nuova condizione.

Molti al suo posto avrebbero mille e più motivi per tirare i remi in barca: lui no, lui è un Catechista del Crocifisso.

Chi gli sta accanto rimane impressionato da questa sua tenacia conservandone un ricordo ammirato.

"Tutta questa attività, che sarebbe notevole per una persona sana, fa meraviglia nelle sue condizioni.

Ed era svolta quasi in silenzio. " ( P. Roggero )

Brusa incarna uno stile di comportamento nuovo e originale.

Alla Casa di Carità i suoi allievi più fidati vengono perfino soprannominati ( dai compagni di classe ) "brusisti", le sue opinioni nel campo della didattica sono tenute nella massima considerazione ( "l'ha detto lui!" ), le sue schede scolastiche plasmano in modo determinante le modalità di studio e insegnamento praticate nella scuola.

La sua personalità così energica, anche dal punto di vista fisico, e così "spietatamente" metodica nella professione, tanto da costringere i suoi collaboratori a fare e rifare più volte lo stesso lavoro, sono il segno ancora oggi vivo, nella memoria di molti, di un modo nuovo, moderno, quasi "agonistico" di interpretare il carisma di Fr. Teodoreto senza per questo travisarlo.

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14 Nel 1980, appena due anni prima della morte, Bmsa realizza un lavoro molto significativo: "In questi giorni sto proiettando alla CdC una documentazione sul viaggio del Papa a Torino con 150 diapositive ( tra Piero e Luca ne hanno scattate circa 250 ).
La proiezione è sonorizzata con la cronaca della visita ricavata dalle cassette che abbiamo registrato.
Per il momento è un lavoro soltanto abbozzato e realizzato ( con Luca Pacella ) in poche ma faticose ore di lavoro diurno e … notturno e con "straordinari fuori busta" fatti alla Sorgente; … giovedì 22 è avvenuta la prima proiezione" ( Torino, 23 maggio 1980, Brusa a Marino Renda di stanza a Chieti per il servizio militare ).