Genesi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Isacco a Gerar |
||||
1 Venne una carestia nel paese oltre la prima che era avvenuta ai tempi di Abramo, e Isacco andò a Gerar presso Abimèlech, re dei Filistei. |
|
|||
2 Gli apparve il Signore e gli disse: « Non scendere in Egitto, abita nel paese che io ti indicherò. |
|
|||
3 Rimani in questo paese e io sarò con te e ti benedirò, perché a te e alla tua discendenza io concederò tutti questi territori, e manterrò il giuramento che ho fatto ad Abramo tuo padre. | ||||
4 Renderò la tua discendenza numerosa come le stelle del cielo e concederò alla tua discendenza tutti questi territori: tutte le nazioni della terra saranno benedette per la tua discendenza; |
|
|||
5 per il fatto che Abramo ha obbedito alla mia voce e ha osservato ciò che io gli avevo prescritto: i miei comandamenti, le mie istituzioni e le mie leggi ». | ||||
6 Così Isacco dimorò in Gerar. | ||||
7 Gli uomini del luogo lo interrogarono intorno alla moglie ed egli disse: « È mia sorella »; infatti aveva timore di dire: « È mia moglie », pensando che gli uomini del luogo lo uccidessero per causa di Rebecca, che era di bell'aspetto. | ||||
8 Era là da molto tempo, quando Abimèlech, re dei Filistei, si affacciò alla finestra e vide Isacco scherzare con la propria moglie Rebecca. | ||||
9 Abimèlech chiamò Isacco e disse: « Sicuramente essa è tua moglie. E perché tu hai detto: È mia sorella? ». Gli rispose Isacco: « Perché mi son detto: io non muoia per causa di lei! ». |
||||
10 Riprese Abimèlech: « Che ci hai fatto? Poco ci mancava che qualcuno del popolo si unisse a tua moglie e tu attirassi su di noi una colpa ». |
||||
11 Abimèlech diede quest'ordine a tutto il popolo: « Chi tocca questo uomo o la sua moglie sarà messo a morte! ». | ||||
12 Poi Isacco fece una semina in quel paese e raccolse quell'anno il centuplo. Il Signore infatti lo aveva benedetto. |
||||
13 E l'uomo divenne ricco e crebbe tanto in ricchezze fino a divenire ricchissimo: | ||||
14 possedeva greggi di piccolo e di grosso bestiame e numerosi schiavi e i Filistei cominciarono ad invidiarlo. | ||||
I pozzi tra Gerar e Bersabea |
||||
15 Tutti i pozzi che avevano scavati i servi di suo padre ai tempi del padre Abramo, i Filistei li avevano turati riempiendoli di terra. |
|
|||
16 Abimèlech disse ad Isacco: « Vàttene via da noi, perché tu sei molto più potente di noi ». | ||||
17 Isacco andò via di là, si accampò sul torrente di Gerar e vi si stabilì. | ||||
18 Isacco tornò a scavare i pozzi d'acqua, che avevano scavati i servi di suo padre, Abramo, e che i Filistei avevano turati dopo la morte di Abramo, e li chiamò come li aveva chiamati suo padre. | ||||
19 I servi di Isacco scavarono poi nella valle e vi trovarono un pozzo di acqua viva. | ||||
20 Ma i pastori di Gerar litigarono con i pastori di Isacco, dicendo: « L'acqua è nostra! ». Allora egli chiamò Esech il pozzo, perché quelli avevano litigato con lui. |
||||
21 Scavarono un altro pozzo, ma quelli litigarono anche per questo ed egli lo chiamò Sitna. | ||||
22 Allora si mosse di là e scavò un altro pozzo, per il quale non litigarono; allora egli lo chiamò Recobòt e disse: « Ora il Signore ci ha dato spazio libero perché noi prosperiamo nel paese ». | ||||
23 Di là andò a Bersabea. | ||||
24 E in quella notte gli apparve il Signore e disse: « Io sono il Dio di Abramo, tuo padre; non temere perché io sono con te. Ti benedirò e moltiplicherò la tua discendenza per amore di Abramo, mio servo ». |
||||
25 Allora egli costruì in quel luogo un altare e invocò il nome del Signore; lì piantò la tenda. E i servi di Isacco scavarono un pozzo. |
|
|||
Alleanza con Abimèlech |
||||
26 Intanto Abimèlech da Gerar era andato da lui, insieme con Acuzzat, suo amico, e Picol, capo del suo esercito. |
|
|||
27 Isacco disse loro: « Perché siete venuti da me, mentre voi mi odiate e mi avete scacciato da voi? ». | ||||
28 Gli risposero: « Abbiamo visto che il Signore è con te e abbiamo detto: vi sia un giuramento tra di noi, tra noi e te, e concludiamo un'alleanza con te: | ||||
29 tu non ci farai alcun male, come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto se non il bene e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora un uomo benedetto dal Signore ». |
||||
30 Allora imbandì loro un convito e mangiarono e bevvero. | ||||
31 Alzatisi di buon mattino, si prestarono giuramento l'un l'altro, poi Isacco li congedò e partirono da lui in pace. | ||||
32 Proprio in quel giorno arrivarono i servi di Isacco e lo informarono a proposito del pozzo che avevano scavato e gli dissero: « Abbiamo trovato l'acqua ». | ||||
33 Allora egli lo chiamò Sibea: per questo la città si chiama Bersabea fino ad oggi. | ||||
Le donne hittite di Esaù |
||||
34 Quando Esaù ebbe quarant'anni, prese in moglie Giudit, figlia di Beeri, e Basemat, figlia di Elon l'Hittita. |
|
|||
35 Esse furono causa d'intima amarezza per Isacco e per Rebecca. |
Indice |
26,1-11 | Rebecca insidiata da Abimèlec Perché ci sono tre racconti molto simili? c 26 Isacco non interviene che nella storia di suo padre ( Gen 21; Gen 22; Gen 24 ), e dei suoi figli ( Gen 25,19.28; Gen 27; Gen 28,1-9; Gen 35,27-29 ). Solo questo c 26, fondamentalmente jahvista, salvo la notizia sacerdotale dei vv 34-35, lo riguarda direttamente; ma i tre episodi hanno i loro paralleli nella storia di Abramo. Essi sono legati dalla figura di Abimèlech, re di Gerar ( cf. Gen 20,2) e dei « filistei » ( cf. la nota su Gen 21,22 ). Il primo episodio è parallelo a Gen 12,10-20 e Gen 20 ( vedere le note ). Questa terza presentazione è la più discreta. |
26,8 | Il verbo scherzare è lo stesso da cui deriva Isacco ( vedi
nota a Gen 18,12 ). Quanto ai Filistei, vedi nota a Gen 21,32-34. Isacco ( Jçhaq ) accarezza ( meçaheq ) Rebecca: ancora un gioco di parole come in Gen 21,9; cf. Gen 17,17; Gen 18,12s; Gen 21,6. |
26,12-33 | Disputa tra Abimèlec e Isacco |
26,18 | avevano scavati i servi: con le versioni; il TM ha: « che erano stati scavati nei giorni di ». |
26,19 | La Genesi attribuisce ai patriarchi, pastori di greggi, lo scavo di numerosi pozzi. Presso il « pozzo di Giacobbe », a Sichern ( non menzionato da Gen ), il Cristo rivelerà alla samaritana la vera acqua viva ( Gv 4,1+ ). |
26,20-22 | Esech significa: « lite »; Sitna: « accusa »; Recobot: « spazi liberi ». |
26,24 | Io sono il Dio di Abramo, tuo padre: appare per la prima volta la denominazione Dio di Abramo; Dio si identifica ormai con i nomi delle persone, più che dei luoghi. La religione patriarcale è essenzialmente quella del « Dio del padre » ( Gen 28,13; Gen 31,5; Gen 32,10, ecc. ), fino alla rivelazione del nome di Jahve ( Es 3,13-15 ). È una religione di nomadi: questo Dio non è il padrone di un territorio: si rivela all'antenato di un gruppo che protegge e guida ( cf. già Gen 12,1 e fino a Gen 46,3-4 ), e al quale accorda le promesse di una discendenza e di una terra ( c 15 ). |
26,33 | Vedi le due etimologie nella
nota a Gen 21,31. Non è chiaro però il significato attribuito a Siba; alcune traduzioni antiche lo interpretano come "abbondanza", dando così una terza etimologia di Bersabea. Chi diede il nome a Beer-Sceba? Sibea ( « sette » ) con il TM; BJ propone sheba' ( o shebu`a ), « giuramento » secondo i LXX e il contesto ( cf. Gen 21,28-30+ ); Aquila, Simmaco, sir., volg. leggono: « abbondanza ». |
26,34-28,9 | Conflitto tra fratelli: inganno e partenza di Giacobbe Quante mogli ebbe Esaù? |