Genesi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Giacobbe si stabilì nel paese dove suo padre era stato forestiero, nel paese di Canaan. | |||||
IV. Storia di Giuseppe |
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Giuseppe e i suoi fratelli |
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2 Questa è la storia della discendenza di Giacobbe. Giuseppe all'età di diciassette anni pascolava il gregge con i fratelli. Egli ara giovane e stava con i figli di Bila e i figli di Zilpa, mogli di suo padre. Ora Giuseppe riferì al loro padre i pettegolezzi sul loro conto. |
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3 Israele amava Giuseppe più di tutti i suoi figli, perché era il figlio avuto in vecchiaia, e gli aveva fatto una tunica dalle lunghe maniche. |
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4 I suoi fratelli, vedendo che il loro padre amava lui più di tutti i suoi figli, lo odiavano e non potevano parlargli amichevolmente. | |||||
5 Ora Giuseppe fece un sogno e lo raccontò ai fratelli, che lo odiarono ancor di più. | |||||
6 Disse dunque loro: « Ascoltate questo sogno che ho fatto. | |||||
7 Noi stavamo legando covoni in mezzo alla campagna, quand'ecco il mio covone si alzò e restò diritto e i vostri covoni vennero intorno e si prostrarono davanti al mio ». | |||||
8 Gli dissero i suoi fratelli: « Vorrai forse regnare su di noi o ci vorrai dominare? ». Lo odiavano ancora di più a causa dei suoi sogni e delle sue parole. |
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9 Egli fece ancora un altro sogno e lo narrò al padre e ai fratelli e disse: « Ho fatto ancora un sogno, sentite: il sole, la luna e undici stelle si prostravano davanti a me ». | |||||
10 Lo narrò dunque al padre e ai fratelli e il padre lo rimproverò e gli disse: « Che sogno è questo che hai fatto! Dovremo forse venire io e tua madre e i tuoi fratelli a prostrarci fino a terra davanti a te? ». |
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11 I suoi fratelli perciò erano invidiosi di lui, ma suo padre tenne in mente la cosa. |
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Giuseppe venduto dai fratelli |
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12 I suoi fratelli andarono a pascolare il gregge del loro padre a Sichem. |
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13 Israele disse a Giuseppe: « Sai che i tuoi fratelli sono al pascolo a Sichem? Vieni, ti voglio mandare da loro ». Gli rispose: « Eccomi! ». |
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14 Gli disse: « Va' a vedere come stanno i tuoi fratelli e come sta il bestiame, poi torna a riferirmi ». Lo fece dunque partire dalla valle di Ebrom ed egli arrivò a Sichem. |
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15 Mentr'egli andava errando per la campagna, lo trovò un uomo, che gli domandò: « Che cerchi? ». | |||||
16 Rispose: « Cerco i miei fratelli. Indicami dove si trovano a pascolare ». | |||||
17 Quell'uomo disse: « Hanno tolto le tende di qui, infatti li ho sentiti dire: Andiamo a Dotan ». Allora Giuseppe andò in cerca dei suoi fratelli e li trovò a Dotan. |
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18 Essi lo videro da lontano e, prima che giungesse vicino a loro, complottarono di farlo morire. | |||||
19 Si dissero l'un l'altro: « Ecco, il sognatore arriva! | |||||
20 Orsù, uccidiamolo e gettiamolo in qualche cisterna! Poi diremo: Una bestia feroce l'ha divorato! Così vedremo che ne sarà dei suoi sogni! ». |
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21 Ma Ruben sentì e volle salvarlo dalle loro mani, dicendo: « Non togliamogli la vita ». | |||||
22 Poi disse loro: « Non versate il sangue, gettatelo in questa cisterna che è nel deserto, ma non colpitelo con la vostra mano »; egli intendeva salvarlo dalle loro mani e ricondurlo a suo padre. | |||||
23 Quando Giuseppe fu arrivato presso i suoi fratelli, essi lo spogliarono della sua tunica, quella tunica dalle lunghe maniche ch'egli indossava, | |||||
24 poi lo afferrarono e lo gettarono nella cisterna: era una cisterna vuota, senz'acqua. | |||||
25 Poi sedettero per prendere cibo. Quando ecco, alzando gli occhi, videro arrivare una carovana di Ismaeliti provenienti da Galaad, con i cammelli carichi di resina, di balsamo e di laudano, che andavano a portare in Egitto. |
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26 Allora Giuda disse ai fratelli: « Che guadagno c'è ad uccidere il nostro fratello e a nasconderne il sangue? | |||||
27 Su, vendiamolo agli Ismaeliti e la nostra mano non sia contro di lui, perché è nostro fratello e nostra carne ». I suoi fratelli lo ascoltarono. |
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28 Passarono alcuni mercanti madianiti; essi tirarono su ed estrassero Giuseppe dalla cisterna e per venti sicli d'argento vendettero Giuseppe agli Ismaeliti. Così Giuseppe fu condotto in Egitto. |
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29 Quando Ruben ritornò alla cisterna, ecco Giuseppe non c'era più. Allora si stracciò le vesti, |
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30 tornò dai suoi fratelli e disse: « Il ragazzo non c'è più, dove andrò io? ». | |||||
31 Presero allora la tunica di Giuseppe, scannarono un capro e intinsero la tunica nel sangue. | |||||
32 Poi mandarono al padre la tunica dalle lunghe maniche e gliela fecero pervenire con queste parole: « L'abbiamo trovata; riscontra se è o no la tunica di tuo figlio ». | |||||
33 Egli la riconobbe e disse: « È la tunica di mio figlio! Una bestia feroce l'ha divorato. Giuseppe è stato sbranato ». |
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34 Giacobbe si stracciò le vesti, si pose un cilicio attorno ai fianchi e fece lutto sul figlio per molti giorni. | |||||
35 Tutti i suoi figli e le sue figlie vennero a consolarlo, ma egli non volle essere consolato dicendo: « No, io voglio scendere in lutto dal figlio mio nella tomba ». E il padre suo lo pianse. |
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36 Intanto i Madianiti lo vendettero in Egitto a Potifar, consigliere del faraone e comandante delle guardie. |
Indice |
37,2-50,26 | Giuseppe e i suoi fratelli La storia di Giuseppe, il più lungo racconto della Genesi, con accenti romanzeschi, è ancora una storia di fratelli, di una fraternità distrutta e poi ricostruita attraverso vicende spesso penose, ma anche storia di rapporti del piccolo gruppo di Ebrei con il grande impero d'Egitto. 37,2 Tutta l'ultima parte della Genesi, salvo Gen 38 e Gen 49, è una biografia di Giuseppe. Al contrario delle precedenti, questa storia si svolge senza intervento visibile di Dio, senza una nuova rivelazione, ma è tutta intera un insegnamento, espresso chiaramente alla fine ( Gen 50,20 ) e già in Gen 45,5-8: la Provvidenza ride dei calcoli degli uomini e sa volgere in bene la loro cattiva volontà. Non solo Giuseppe è salvato, ma il delitto dei suoi fratelli diventa lo strumento del disegno di Dio: la venuta dei figli di Giacobbe in Egitto prepara la nascita del popolo eletto. Sempre la stessa prospettiva di salvezza ( « far vivere un popolo numeroso », Gen 50,20 ) che attraversa tutto l'AT per sfociare allargandosi nel NT. È uno schema della redenzione, come più tardi l'esodo. Numerose caratteristiche del racconto testimoniano una certa conoscenza delle cose e degli usi dell'antico Egitto, come i documenti egiziani li rivelano, ma i paralleli che si possono datare si riferiscono all'epoca in cui queste tradizioni furono redatte, e non a quella della discesa della famiglia di Giacobbe in Egitto, che si può approssimativamente situare verso il sec. XVII a.C., all'epoca degli Hyksos. - Il v 2 proviene da una tradizione sacerdotale parallela alla tradizione jahvista dei vv 3-11. 37,2-4 Discordie tra fratelli |
37,4 | i suoi figli: BJ, con i LXX e sam., traduce: « i suoi altri figli »; il TM ha: « i suoi fratelli ». |
37,5-11 | Sogni di Giuseppe 37,5 I sogni, che occupano un grande posto nella storia di Giuseppe ( cf. Gen 40-41 ), sono avvertimenti, non più apparizioni divine come in Gen 20,3; Gen 28,12s; Gen 31,11.24; 1 Re 3,5; cf. Nm 12,6; Sir 34+. |
37,10 | Rachele è già morta secondo
Gen 35,19. Il racconto deve seguire un'altra tradizione che poneva più tardi la morte di Rachele e la nascita di Beniamino ( v 3 e Gen 43,29 ). |
37,12-36 | Venduto dai fratelli, Giuseppe giunge in Egitto Si intravedono qui due fonti combinate, elohista e jahvista. Secondo la prima, i figli di « Giacobbe » vogliono uccidere Giuseppe; e Ruben ottiene che lo si getti solo in una cisterna, da dove spera di riprenderlo; ma mercanti madianiti, passando all'insaputa dei fratelli, prendono Giuseppe e lo portano in Egitto. Per la seconda, i figli di « Israele » vogliono uccidere Giuseppe, ma Giuda propone loro di venderlo piuttosto a una carovana di ismaeliti in cammino per l'Egitto. Su « Giacobbe-Israele » cf. Gen 32,29. |
37,17 | Dotan: città a nord di Samaria. |
37,25 | una carovana di Ismaeliti: discendenti di Ismaele, tribù arabiche nomadi. |
37,26 | Per evitare che il sangue della vittima gridasse verso il cielo (
Gen 4,10 ), l'omicida lo copriva di terra ( Ez 24,7; Gb 16,18+). |
37,28 | madianiti: nome di tribù nomadi, a oriente della terra di Canaan. |