Isaia |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
La caduta di Babilonia |
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1 Oracolo sul deserto del mare. Come i turbini che si scatenano nel Negheb, così egli viene dal deserto, da una terra orribile. |
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2 Una visione angosciosa mi fu mostrata: il saccheggiatore che saccheggia, il distruttore che distrugge. Salite, o Elamiti, assediate, o Medi! Io faccio cessare ogni gemito. |
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3 Per questo i miei reni tremano, mi hanno colto i dolori come di una partoriente; sono troppo sconvolto per udire, troppo sbigottito per vedere. | |||||
4 Smarrito è il mio cuore, la costernazione mi invade; il crepuscolo tanto desiderato diventa il mio terrore. | |||||
5 Si prepara la tavola, si stende la tovaglia, si mangia, si beva. « Alzatevi, o capi, ungete gli scudi! ». |
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6 Poiché così mi ha detto il Signore: « Va', metti una sentinella che annunzi quanto vede. | |||||
7 Se vede cavalleria, coppie di cavalieri, gente che cavalca asini, gente che cavalca cammelli, osservi attentamente, con grande attenzione ». | |||||
8 La vedetta ha gridato: « Al posto di osservazione, Signore, io sto sempre, tutto il giorno, e nel mio osservatorio sto in piedi, tutta la notte. | |||||
9 Ecco, arriva una schiera di cavalieri, coppie di cavalieri ». Essi esclamano e dicono: « È caduta, è caduta Babilonia! Tutte le statue dei suoi dèi sono a terra, in frantumi ». |
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10 O popolo mio, calpestato, che ho trebbiato come su un'aia, ciò che ho udito dal Signore degli eserciti, Dio di Israele, a voi ho annunziato. | |||||
Sull'Idumea |
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11 Oracolo sull'Idumea. Mi gridano da Seir: « Sentinella, quanto resta della notte? Sentinella, quanto resta della notte? ». |
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12 La sentinella risponde: « Viene il mattino, poi anche la notte; se volete domandare, domandate, convertitevi, venite! ». | |||||
Contro gli Arabi |
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13 Oracolo sull'Arabia. Nel bosco, nell'Arabia, passate la notte, carovane di Dedan; |
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14 andando incontro agli assetati, portate acqua. Abitanti del paese di Tema, presentatevi ai fuggiaschi con pane per loro. | |||||
15 Perché essi fuggono di fronte alle spade, di fronte alla spada affilata, di fronte all'arco teso, di fronte al furore della battaglia. | |||||
16 Poiché mi ha detto il Signore: « Ancora un anno, contato alla maniera degli anni di un salariato, e scomparirà tutta la potenza gloriosa di Kedàr. |
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17 E il numero degli archi dei prodi di Kedàr resterà molto esiguo, perché il Signore Dio di Israele ha parlato ». |
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Indice |
21,1-10 | Caduta di Babilonia Il profeta torna ad annunciare la caduta di Babilonia, ad opera di Elamiti ( popolazione antica, che abitava a est della Mesopotamia, nell'attuale Iran ) e Medi ( termine che indica anche i Persiani ). Come quelli dei cc 13-14, questo oracolo annunzia la rovina di Babilonia ( v 9 ) da parte dei persiani e dei medi di Ciro nel 539 ( cf. v 2 ). Resta possibile che riprenda, modificandolo, un poema più antico diretto contro Assur. Potrebbe trattarsi allora della caduta di Ninive nel 612, sotto l'attacco congiunto dei medi e dei babilonesi; questo poema non sarebbe dunque di Isaia neppure nella sua forma primitiva. 21,1 deserto del mare: l'espressione traduce forse l'assiro mât tâmti, « paese del mare », che designa il sud di Babilonia. Negheb: il deserto che si trova nella parte meridionale della terra di Canaan. |
21,2 | Elamiti: alla lettera « Elam », paese situato a est della Mesopotamia, da dove uscirono i medi e i persiani che, nel VI sec. a.C., abbatterono l'impero babilonese. |
21,5 | si mangia, si beve: secondo una tradizione riferita da Dn 5 e da Erodoto, Babilonia cadde nelle mani dei persiani durante una notte di orgia. |
21,7 | gente che cavalca cammelli: non l'esercito degli invasori, ma i messaggeri rapidi, poi le carovane che vengono ad annunziare la notizia ( cf. v 9 ). |
21,8 | la vedetta, alla lettera « colui che guarda », con 1QIsa, haro'eh; il TM 'arjeh, il leone. |
21,10 | che ho trebbiato come su un'aia: alla lettera « mio trebbiato, figlio della mia aia ». Queste parole designano gli israeliti esiliati a Babilonia e la cui liberazione è vicina. |
21,11-12 | Situazione degli Edomiti Gli Edomiti ( popolazione dell'Arabia che abita la regione a sud est del Mar Morto ) si rivolgono al profeta ( la sentinella ) chiedendo quando finirà la notte, ovvero il tempo della sventura ( v. 11 ). La risposta ( v. 12 ) è enigmatica: il senso sembra essere che la venuta del giorno, cioè della liberazione e della salvezza, è legata alla conversione. È dubbio se questo corto oracolo su Seir-Edom sia di Isaia. - Alla questione posta, nessuna risposta chiara è data; lo scopo che si propone può essere un appello alla conversione. La menzione di Duma ( BC « Idumea » ) fa difficoltà: è una oasi del nord dell'Arabia, al di fuori di Edom; il nome riappare tra quelli dei figli di Ismaele ( Gen 25,14 ). Ma la parola significa anche « silenzio » e può essere un'allusione all'oscurità di questo oracolo ( cf. i titoli degli oracoli dello stesso c, v 1 e v 13 ). |
21,13-17 | Sorte delle tribù arabe L'oracolo prende forse lo spunto dalle campagne dell'esercito assiro. Oracolo sull'Arabia: BJ « oracolo nella steppa », con il TM; i LXX omettono. Il titolo « nella steppa », dato a questo oracolo, è desunto alla lettera dal suo primo verso. Si tratta delle tribù arabe vittime di una invasione che può venire solo dal nord. Gli abitanti di Téma, l'attuale Teima ( Gen 25,15; Ger 25,23 ) sono invitati ad accogliere i fuggiaschi di Dedan, l'attuale oasi di el-Ela ( Gen 10,17; Ger 49,8; Ez 25,13; Ez 27,20 ). Kedàr è un nome più vago delle stesse regioni ( Gen 25,13; Ger 49,28; Ez 27,21 ). Nel 715, Sargon si spingerà fino nel nord-ovest dell'Arabia, in seguito alla sua campagna in Transgiordania; Giuda poteva sentirsi allora minacciato. |
21,14 | L'oasi di Tema era nella zona nord-occidentale dell'Arabia. |