Daniele |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Il banchetto di Baldassàr |
|||
1 Il re Baldassàr imbandì un gran banchetto a mille di suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino. | |||
2 Quando Baldassàr ebbe molto bevuto comandò che fossero portati i vasi d'oro e d'argento che Nabucodònosor suo padre aveva asportati dal tempio, che era in Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi grandi, le sue moglie e le sue concubine. |
|
||
3 Furono quindi portati i vasi d'oro, che erano stati asportati dal tempio di Gerusalemme, e il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere; | |||
4 mentre bevevano il vino, lodavano gli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. |
|
||
5 In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, le quali scrivevano sulla parete della sala reale, di fronte al candelabro. Nel vedere quelle dita che scrivevano, |
|||
6 il re cambiò d'aspetto: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i ginocchi gli battevano l'uno contro l'altro. | |||
7 Allora il re si mise a gridare, ordinando che si convocassero gli astrologi, i caldei e gli indovini. Appena vennero, il re disse ai saggi di Babilonia: « Chiunque leggerà quella scrittura e me ne darà la spiegazione sarà vestito di porpora, porterà una collana d'oro al collo e sarà il terzo signore del regno ». |
|
||
8 Allora entrarono nella sala tutti i saggi del re, ma non poterono leggere quella scrittura né darne al re la spiegazione. | |||
9 Il re Baldassàr rimase molto turbato e cambio colore; anche i suoi grandi restarono sconcertati. | |||
10 La regina, alle parole del re e dei suoi grandi, entrò nella sala del banchetto e, rivolta al re, gli disse: « Re, vivi per sempre! I tuoi pensieri non ti spaventino né si cambi il colore del tuo volto. |
|||
11 C'è nel tuo regno un uomo, in cui è lo spirito degli dèi santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dèi. Il re Nabucodònosor tuo padre lo aveva fatto capo dei maghi, degli astrologi, dei caldei e degli indovini. |
|
||
12 Fu riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltazzàr, uno spirito superiore e tanto accorgimento da interpretare sogni, spiegare detti oscuri , sciogliere enigmi. Si convochi dunque Daniele ed egli darà la spiegazione ». |
|||
13 Fu quindi introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: « Sei tu Daniele un deportato dei Giudei, che il re mio padre ha condotto qua dalla Giudea? | |||
14 Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dèi santi e che si trova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria. | |||
15 Poco fa sono stati condotti alla mia presenza i saggi e gli astrologi per leggere questa scrittura e darmene la spiegazione, ma non sono stati capaci. | |||
16 Ora, mi è stato detto che tu sei esperto nel dare spiegazioni e sciogliere enigmi. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d'oro e sarai il terzo signore del regno ». |
|||
17 Daniele rispose al re: « Tieni pure i tuoi doni per te e da' ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione. |
|
||
18 O re, il Dio altissimo aveva dato a Nabucodònosor tuo padre regno, grandezza, gloria e magnificenza. | |||
19 Per questa grandezza che aveva ricevuto, tutti i popoli, nazioni e lingue lo temevano e tremavano davanti a lui: egli uccideva chi voleva, innalzava chi gli piaceva e abbassava chi gli pareva. | |||
20 Ma quando il suo cuore si insuperbì e il suo spirito si ostinò nell'alterigia, fu deposto dal trono e gli fu tolta la sua gloria. | |||
21 Fu cacciato dal consorzio umano e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie; la sua dimora fu con gli ònagri e mangiò l'erba come i buoi; il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché riconobbe che il Dio altissimo domina sul regno degli uomini, sul quale innalza chi gli piace. | |||
22 Tu, Baldassàr suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, sebbene tu fossi a conoscenza di tutto questo. | |||
23 Anzi tu hai insolentito contro il Signore del cielo e sono stati portati davanti e te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lode agli dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie. |
|
||
24 Da lui fu allora mandata quella mano che ha tracciato quello scritto, |
|
||
25 di cui questa è la lettura: mene, tekel, peres, | |||
26 e questa ne è l'interpretazione: Mene: Dio ha computato il tuo regno e gli ha posto fine. | |||
27 Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante. | |||
28 Peres: il tuo regno è diviso e dato ai Medi e ai Persiani ». | |||
29 Allora, per ordine di Baldassàr, Daniele fu vestito di porpora, ebbe una collana d'oro al collo e con bando pubblico fu dichiarato terzo signore del regno. | |||
30 In quella stessa notte Baldassàr re dei Caldei fu ucciso: | |||
31 Dario il Medo ricevette il regno, all'età di circa sessantadue anni. |
Indice |
5,1-6,1 | Il banchetto di Baldassàr 5,1-2 Nabucodònosor, suo padre: l'espressione è imprecisa. Baldassàr non era, in senso proprio, figlio di Nabucodònosor, ma di Nabonedo, ultimo re di Babilonia; Baldassàr non divenne mai re, anche se non si può escludere che, in alcuni periodi, il padre gli abbia affidato la reggenza dell'impero. 5,1-30 Chi era Baldassar? 5,1 Baldassàr: il nome babilonese è Bel-shar-uçur, « Bel proteggi il re ». Il personaggio storico che porta questo nome è il figlio, non di Nabucodònosor, ma di Nabonide; non portò il titolo di re ( cf. l'introduzione ). |
5,4 | d'argento: con Teodozione e volg.; il TM om.
Dn 5,7 sarà il terzo signore del regno: il titolo « secondo del re » esisteva a Babilonia, ma non si parla mai di un terzo. La locuzione, oscura in aramaico, deve significare, qui come in Dn 5,29 e Dn 6,3, che Daniele fa parte di un triumvirato ministeriale e non che occupa il terzo rango in rapporto al re. A meno che non si pensi a certi testi assiri dai quali risultano tre cariche: il re, il maggiordomo, il segretario o scriba. Sarebbe la stessa situazione del libro dei Re. |
5,11 | Dopo indovini, l'aramaico aggiunge: « tuo padre, o re » che le versioni omettono. |
5,19 | Daniele riassume l'episodio raccontato nel c 4. |
5,25 | Mene, Tekel, Peres: unità di misura per il peso: mina, siclo e mezza mina ( una mina era formata da sessanta sicli ). La spiegazione gioca sulla somiglianza di queste parole con le radici aramaiche che significano misurare ( mnh ), pesare ( tql ) e dividere ( prs ). BJ con il testo aramaico ripete Mene ( contro i LXX, Teodozione, volg., Giuseppe Flavio e i vv 26-28 che sembrano supporre tre termini e non quattro ). Si ritrovano, sotto queste parole misteriose, i nomi di tre pesi o monete orientali: una mina, un siclo e una mezza mina ( peras ); i termini si prestano così alla serie dei giuochi di parole dei vv 26-28, suggerendo mene il verbo mana ( misurare ), teqel il verbo shaqal ( pesare ), e peras nello stesso tempo il verbo paraç ( dividere ) e il nome dei persiani. Non c'è accordo sul significato della sequenza: allusione al valore decrescente dei tre imperi che si succedono ( babilonesi, « medi », persiani ), o dei tre re: Nabucodònosor, Evil-Merodach e Baldassàr ( o ancora Nabucodònosor, Baldassàr e i re dei « medi e persiani » ), o detto antico il cui senso ci sfugge. |
5,31-6,28 | Che era Dario? 5,31(6,1) Dario il Medo è sconosciuto agli storici e Ciro il persiano aveva già conquistato i medi quando prese Babilonia. Vedere l'introduzione. Nei vv 1-6, la numerazione BJ è diversa da BC. |