Cantico dei Cantici |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Il coro |
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1 « Volgiti, volgiti, Sulammita, volgiti, volgiti: vogliamo ammirarti ». « Che ammirate nella Sulammita durante la danza a due schiere? ». |
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Lo sposo |
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2 « Come sono belli i tuoi piedi nei sandali, figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come monili, opera di mani d'artista. | ||
3 Il tuo ombelico è una coppa rotonda che non manca mai di vino drogato. Il tuo ventre è un mucchio di grano, circondato da gigli. |
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4 I tuoi seni come due cerbiatti, gemelli di gazzella. |
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5 Il tuo collo come una torre d'avorio; i tuoi occhi sono come i laghetti di Chesbòn, presso la porta di Bat-Rabbìn; il tuo naso come la torre del Libano che fa la guardia verso Damasco. | ||
6 Il tuo capo si erge su di te come il Carmelo e la chioma del tuo capo è come la porpora; un re è stato preso dalle tue trecce ». | ||
7 Quanto sei bella e quanto sei graziosa, o amore, figlia di delizie! | ||
8 La tua statura rassomiglia a una palma e i tuoi seni ai grappoli. | ||
9 Ho detto: « Salirò sulla palma, coglierò i grappoli di datteri; mi siano i tuoi seni come grappoli d'uva e il profumo del tuo respiro come di pomi ». | ||
La sposa |
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10 « Il tuo palato è come vino squisito, che scorre dritto verso il mio diletto e fluisce sulle labbra e sui denti! | ||
11 Io sono per il mio diletto e la sua brama è verso di me. |
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12 Vieni, mio diletto, andiamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi. | ||
13 Di buon mattino andremo alle vigne; vedremo se mette gemme la vite, se sbocciano i fiori, se fioriscono i melograni: là ti darò le mie carezze! | ||
14 Le mandragore mandano profumo; alle nostre porte c'è ogni specie di frutti squisiti, freschi e secchi; mio diletto, lo ho serbati per te ». |
Indice |
7,1-10 | Nella sposa tutto è bellezza e armonia 7,1 L'amata è chiamata ora con il nome di Sulammita: il termine porta in sé un'assonanza con Salomone e illumina così la simbologia regale, che fa da sfondo al Cantico. L'assonanza con shalòm ( "pace" ) rimanda all'idea di benessere, perfezione, compiutezza, il nome appare solo in questo passo e resta perciò inspiegabile; qualcuno ha voluto vedervi un'allusione alla sunamita che riscaldava Davide e di cui 1 Re 1,2-4 esalta la bellezza, oppure una forma femminile derivata dal nome Salomone, « colei che appartiene a Salomone », il quale rappresenta l'amato ( cf. Ct 3,7-11 ). - la danza a due schiere: la Sulammita è immaginata qui mentre canta tra due cori che scandiscono le sue evoluzioni ripetendo « volgiti » ( vedi inizio del v ). È un tipo comune di danza orientale, non necessariamente legata alle feste nuziali. Ciò spiega perché la descrizione che segue comincia dai piedi della danzatrice; il testo potrebbe essere stato recitato dal coro e non dall'amato; costui appare con certezza nel brano seguente ( vv 7-10 ). 7,1-6 Un richiamo del coro e un intervento del poeta ( piuttosto che dell'amato ) introducono una nuova descrizione dell'amata ( vv 2-6). È simmetrica a Ct 4,1-6, di cui riprende alcuni elementi ( i due cerbiatti gemelli, la torre ), ma è più sensuale e l'ordine è differente: va dal basso in alto. I termini nel paragone sono disparati: monili, coppa, cerbiatti, torre, quindi particolarità geografiche. Non vi si può vedere una descrizione allegorica della terra santa: l'amata ha gli occhi in Transgiordania ( Chesbòn ), il naso nel Libano e la testa sul Carmelo. Sono iperboli, che esprimono l'ammirazione suscitata dalla sua contemplazione. |
7,5 | Chesbon: località della Transgiordania, corrisponde all'attuale Tell Hesban, circa 20 chilometri da Amman. La porta di Bat-Rabbìm ( "la porta della figlia dei molti" ) è da collocare probabilmente in questa stessa città. |
7,6 | Carmelo ( "giardino" ): monte sulla costa mediterranea; nel linguaggio poetico della Bibbia è simbolo di bellezza e di imponenza. tue trecce: traduzione incerta; se è giusta, vi si può paragonare un canto d'amore egiziano: « con i suoi capelli ha lanciato contro di me le sue reti ». Su re di questo v e su figlia di principe del v 2, cf. Ct 1,4.12 |
7,7 | figlia di delizie: con sir. e Aquila; il TM ha: « nelle delizie ». I vv 7-10 esprimono un moto appassionato verso il possesso fisico dell'amata. |
7,8 | palma: tre donne nella bibbia (
Gen 38,6;
2 Sam 13,1;
2 Sam 14,27 ) si chiamano Tamar, « palma », simbolo della bellezza femminile, come è detto esplicitamente dalle due ultime citazioni. |
7,10 | L'amata riprende l'ultima parola dell'amato ( vino ) e afferma la reciprocità del loro amore. BJ fa iniziare la risposta dell'amata al v 10b; BC con volg. al v seguente. 7,10c sulle labbra e sui denti: con i LXX, sir., volg. e Aquila; il testo è incerto; BJ traduce il TM: « sulle labbra di quelli che dormono ». |
7,11-14 | Canto d'amore Allusione a Gen 3,16, dove la stessa parola molto rara esprime l'attrazione della donna verso suo marito. |
7,12 | nei campi: evocazione della primavera come in
Ct 2,10-14, ma qui l'invito viene dall'amata. I giardini sono il quadro favorito delle scene d'amore egiziane. |
7,13 | le mie carezze: bisogna dare alla parola il suo significato reale ( come per esempio BJ: « i miei amori » ), richiesto del resto dal contesto del v seguente: le mandragore erano ritenute come eccitanti d'amore e portatrici di fecondità ( cf.
Gen 30,14-16); i frutti riservati all'amato evocano non la primavera, ma l'autunno, il tempo dell'amore consumato |
7,14 | le mandragore: con i loro frutti gialli dolci e dall'intenso profumo, erano considerate un afrodisiaco. |