Salmi |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Implorazione nella prova |
|||
1 Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Sull'ottava. Salmo. Di Davide | |||
2 Signore, non punirmi nel tuo sdegno, non castigarmi nel tuo furore. |
|
||
3 Pietà di me, Signore: vengo meno: risanami, Signore: tremano le mie ossa, |
|
||
4 L'anima mia è tutta sconvolta, ma tu, Signore, fino a quando…? |
|||
5 Volgiti, Signore, a liberarmi, salvami per la tua misericordia. |
|||
6 Nessuno tra i morti ti ricorda. Chi negli inferi canta le tue lodi? |
|
||
7 Sono stremato dai lunghi lamenti, ogni notte inondo di pianto il mio giaciglio, irroro di lacrime il mio letto. |
|||
8 I miei occhi si consumano nel dolore, invecchio fra tanti miei oppressori. |
|||
9 Via da me voi tutti che fate il male, il Signore ascolta la voce del mio pianto; |
|
||
10 Il Signore ascolta la mia supplica, il Signore accoglie la mia preghiera. |
|||
11 Arrossiscano e tremino i miei nemici, confusi, indietreggino all'istante. |
Indice |
6,1 | All'intensa supplica a Dio, l'orante accompagna la descrizione della sofferenza fisica e interiore che lo tormenta. Il dono della guarigione è equiparato alla vittoria sui nemici. Il salmo, che è una lamentazione individuale, è stato inserito dalla liturgia della Chiesa tra i sette "salmi penitenziali" ( così sono chiamati i Sal 6; Sal 32; Sal 38; Sal 51; Sal 102; Sal 130; Sal 143 ), Un malato implora il suo Dio Sull'ottava: si allude forse alla tonalità con cui veniva cantata la composizione. |
6,4 | L'espressione fino a quando?, presente in diversi salmi, va completata con i verbi di volta in volta sottintesi: fino a quando tarderai? fino a quando verrà meno il tuo aiuto? Con anima si intende qui la parte più intima dell'essere umano ( come già le ossa del v. 3 ). |
6,5 | Dove sono i salvati fra la loro morte e il ritorno di Gesù? liberarmi: alla lettera « libera la mia anima » con il TM. La parola ebraica nefesh ( cf. Gen 2,7 ) designa il soffio vitale ( e per estensione la gola ) che è al principio della vita e si ritira con la morte. Questa parola designa spesso l'uomo o l'animale, come individuo animato ( Gen 12,1; Gen 14,21; Es 1,5; Es 12,4 ecc. ) o nelle diverse funzioni della vita corporea o affettiva, sempre legate tra loro ( cf. Gen 2,21+ ). L'espressione « la mia anima » equivale spesso al pronome riflessivo « io stesso » ( cf. Sal 3,3; Sal 44,26; Sal 124,7; Gen 12,13; Es 4,19; 1 Sam 1,26; 1 Sam 18,1-3; ecc. ), proprio come « la mia vita », « la mia faccia », « la mia gloria ». Questi diversi sensi dell'« anima » saranno presenti anche nel NT ( psychê ); cf. Mt 2,20; Mt 10,28; Mt 16,25-26; 1 Cor 4,16+; 1 Cor 15,44+. |
6,6 | Si manifesta qui la concezione incerta che l'AT ha dell'oltretomba ( chiamato inferi ). Nell'aldilà cessa ogni attività e in particolare cessa quel rapporto di adorazione e di lode a Dio, che l'uomo vive nella vita terrena vedi anche Gb 3,17-19; Gb 14,7-22 ). Nello sheol ( cf. Nm 16,33+ ), i morti conducono una vita diminuita e silenziosa, senza più mantenere rapporti con Dio ( Sal 30,10; Sal 88,6.11-13; Is 38,18 ). |
6,8 | invecchio: con i LXX, Aquila, Simmaco, Girolamo; il TM ha: « invecchia », `atqâh, BJ congettura: « insolenza », `ateqâh. Gli « oppressori » vedono nella prova del malato il castigo di qualche colpa nascosta ( cf. gli amici di Giobbe ). Tema altrove più sviluppato ( Sal 31; Sal 35; Sal 38; Sal 69 ). |