Sapienza |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Quinto contrappasso: tenebre e colonna di fuoco |
|||
1 I tuoi giudizi sono grandi e difficili da spiegare, per questo le anime grossolane furono tratte in errore. |
|
||
2 Gli iniqui credendo di dominare il popolo santo, incatenati nelle tenebre e prigionieri di una lunga notte, chiusi nelle case, giacevano esclusi dalla provvidenza eterna. |
|
||
3 Credendo di restar nascosti con i loro peccati segreti, sotto il velo opaco dell'oblio, furono dispersi, colpiti da spavento terribile e tutti agitati da fantasmi. | |||
4 Neppure il nascondiglio in cui si trovavano li preservò dal timore, ma suoni spaventosi rimbombavano intorno a loro, fantasmi lugubri dai volti tristi apparivano. | |||
5 Nessun fuoco per quanto intenso, riusciva a far luce, neppure le luci splendenti degli astri riuscivano a rischiarare quella cupa notte. | |||
6 Appariva loro solo una massa di fuoco, improvvisa, spaventosa; atterriti da quella fugace visione, credevano ancora peggiori le cose viste. | |||
7 Fallivano i ritrovati della magia, e la loro baldanzosa pretesa di sapienza. | |||
8 Promettevano di cacciare timori e inquietudini dall'anima malata, e cadevano malati per uno spavento ridicolo. | |||
9 Anche se nulla di spaventoso li atterriva, spaventati al passare delle bestiole e ai sibili dei rettili, morivano di tremore, rifiutando persino di guardare l'aria, a cui nessuno può sottrarsi. | |||
10 La malvagità condannata dalla propria testimonianza è qualcosa di vile e oppressa dalla coscienza presume sempre il peggio. | |||
11 Il timore infatti non è altro che rinunzia agli aiuti della ragione; | |||
12 quanto meno nell'intimo ci si aspetta da essi, tanto più grave si stima l'ignoranza della causa che produce il tormento. | |||
13 Ma essi durante tale notte davvero impotente, uscita dai recessi impenetrabili degli inferi senza potere, intorpiditi da un medesimo sonno, | |||
14 ora erano agitati da fantasmi mostruosi, ora paralizzati per l'abbattimento dell'anima; poiché un terrore improvviso e inaspettato si era riversato su di loro. | |||
15 Così chiunque, cadendo là dove si trovava, era custodito chiuso in un carcere senza serrami, | |||
16 fosse un agricoltore o un pastore o un operaio impegnato in lavori in luoghi solitari, sorpreso cadeva sotto la necessità ineluttabile, perché tutti erano legati dalla stessa catena di tenebre. | |||
17 Il sibilare del vento, il canto melodioso di uccelli tra folti rami, il mormorio di impetuosa acqua corrente, il cupo fragore di rocce cadenti, | |||
18 la corsa invisibile di animali imbizzarriti, le urla di crudelissime belve ruggenti, l'eco ripercossa delle cavità dei monti, tutto li paralizzava e li riempiva di terrore. |
|
||
19 Tutto il mondo era illuminato di luce splendente ed ognuno era dedito ai suoi lavori senza impedimento. | |||
20 Soltanto su di essi si stendeva una notte profonda, immagine della tenebra che li avrebbe avvolti; ma erano a se stessi più gravosi della tenebra. |
Indice |
17,1-20 | Le tenebre come castigo degli Egiziani Il testo racchiuso in Sap 17,1-18,4 contiene la riflessione sulla piaga delle tenebre. Al castigo delle tenebre viene contrapposto il beneficio della luce, mediante il quale Dio rende visibile la protezione accordata agli Ebrei. 17,1-18,19 L'autore oppone alla piaga delle tenebre ( Es 10,21-23 ) la luce che continuava a rischiarare il mondo intero e gli israeliti ( v 18 e Sap 18,1 ), poi la luce della legge ( Sap 18,4 ); ma l'antitesi propriamente detta fa intervenire la « colonna di fuoco » ( Sap 18,3 ). |
17,2 | lunga notte: simboleggia la condizione degli Egiziani, privi della luce della rivelazione di Dio. È anche immagine della condizione di peccato dell'empio ( il giusto è, invece, nella luce ). |
17,3 | L'autore drammatizza ora in modo strano la piaga delle tenebre. La descrizione che segue amplifica in diversi sensi il racconto biblico e si avvicina al midrash ellenistico, utilizzando forse leggende giudaiche e speculazioni rabbiniche che si trovano in Filone d'Alessandria. Nello stesso tempo si noterà l'orientamento apocalittico dell'insieme: le tenebre d'Egitto diventano l'anticipazione o l'immagine delle tenebre infernali ( cf. soprattutto i v 14, v 20 ). |
17,7 | Dopo un successo temporaneo (
Es 7,11.22;
Es 8,3 ) gli artifici dei maghi avevano fatto fallimento (
Es 8,14 ), anzi avevano portato disgrazia ai loro autori (
Es 9,11 ). Sembra che l'autore, attraverso i maghi del faraone, se la prenda con quelli del suo tempo. |
17,10 | coscienza ( in greco syneidesis ): il termine appare qui per la prima volta nella Bibbia greca; viene probabilmente dal linguaggio filosofico degli stoici. Prima menzione della coscienza nella bibbia greca ( cf. At 23,1+ ); il termine esprime qui la coscienza morale che rimprovera i peccati commessi. - La riflessione elimina le cause immaginarie della paura. Ma la coscienza oppressa dal rimorso turba il giudizio e gli impedisce di raggiungere il suo scopo. |
17,14 | si era riversato: textus receptus; « li aveva invasi », mss e BJ. |