Siracide |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
1 Signore, padre e padrone della mia vita, non abbandonarmi al loro volere, non lasciarmi cadere a causa loro. | |||||
2 Chi applicherà la frusta ai miei pensieri, al mio cuore la disciplina della sapienza? Perché non siano risparmiati i miei errori e i miei peccati non restino impuniti, |
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3 perché non si moltiplichino i miei errori e non aumentino di numero i miei peccati, io non cada davanti ai miei avversari e il nemico non gioisca sul mio conto. | |||||
4 Signore, padre e Dio della mia vita, non mettermi in balia di sguardi sfrontati |
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5 e allontana da me la concupiscenza. | |||||
6 Sensualità e libidine non s'impadroniscano di me; a desideri vergognosi non mi abbandonare. | |||||
I giuramenti |
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7 Figli, ascoltate l'educazione della bocca, chi l'osserva non si perderà. | |||||
8 Il peccatore è vittima delle proprie labbra, il maldicente e il superbo vi trovano inciampo. | |||||
9 Non abituare la bocca al giuramento, non abituarti a nominare il nome del Santo. |
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10 Come uno schiavo interrogato di continuo non sarà senza lividure, così chi giura e ha sempre in bocca Dio non sarà esente da peccato. |
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11 Un uomo dai molti giuramenti si riempie di iniquità; il flagello non si allontanerà dalla sua casa. Se cade in fallo, il suo peccato è su di lui; se non ne tiene conto, pecca due volte. Se giura il falso non sarà giustificato, la sua casa si riempirà di sventure. |
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Le parole impure |
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12 C'è un modo di parlare che si può paragonare alla morte; non si trovi nella discendenza di Giacobbe. Dagli uomini pii tutto ciò sia respinto, così non si rotoleranno nei peccati. |
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13 La tua bocca non si abitui a volgarità grossolane, in esse infatti c'è motivo di peccato. | |||||
14 Ricorda tuo padre e tua madre, quando siedi tra i grandi, non dimenticali mai davanti a costoro, e per abitudine non dire sciocchezze; potresti desiderare di non essere nato e maledire il giorno della tua nascita. | |||||
15 Un uomo abituato a discorsi ingiuriosi non si correggerà in tutta la sua vita. | |||||
16 Due specie di colpe moltiplicano i peccati, la terza provoca l'ira: | |||||
17 una passione ardente come fuoco acceso non si calmerà finché non sarà consumata; un uomo impudico nel suo corpo non smetterà finché non lo divori il fuoco; per l'uomo impuro ogni pane è appetitoso, non si stancherà finché non muoia. | |||||
18 L'uomo infedele al proprio letto dice fra sé: « Chi mi vede? Tenebra intorno a me e le mura mi nascondono; nessuno mi vede, che devo temere? Dei miei peccati non si ricorderà l'Altissimo ». |
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19 Il suo timore riguarda solo che occhi degli uomini; non sa che gli occhi del Signore sono miriadi di volte più luminosi del sole; essi vedono tutte le azioni degli uomini e penetrano fin nei luoghi più segreti. |
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20 Tutte le cose, prima che fossero create, gli erano note; allo stesso modo anche dopo la creazione. |
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21 Quest'uomo sarà punito nelle piazze della città, sarà preso dove meno se l'aspetta. | |||||
La donna adultera |
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22 Così della donna che abbandona suo marito, e gli presenta eredi avuti da un estraneo. |
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23 Prima di tutto ha disobbedito alle leggi dell'Altissimo, in secondo luogo ha commesso un torto verso il marito, in terzo luogo si è macchiata di adulterio e ha introdotto in casa figli di un estraneo. | |||||
24 Costei sarà trascinata davanti all'assemblea e si procederà a un'inchiesta sui suoi figli. | |||||
25 I suoi figli non avranno radici, i suoi rami non porteranno frutto. | |||||
26 Lascerà il suo ricordo in maledizione, la sua infamia non sarà cancellata. | |||||
27 I superstiti sapranno che nulla è meglio del timore del Signore, nulla più dolce dell'osservare i suoi comandamenti. |
Indice |
23,8 | è vittima: alla lettera « sarà preso », con mss greci; il textus receptus ha: « è lasciato(a) ». |
23,10 | Traduzione incerta. Si può interpretare con BJ: « Come uno schiavo sempre controllato non sfuggirà ai colpi ». |
23,11 | Se cade in fallo, non adempiendo il giuramento. L'autore considera tre casi di gravità crescente: giuramento sincero ma non mantenuto, giuramento fatto alla leggera, giuramento falso. |
23,12-21 | Secondo il contesto, si tratta di impurità nelle parole. Ma il testo resta vago e non permette di precisare in modo esatto la colpa intesa. |
23,14 | non dimenticarli: con gr.; sir. traduce: « non dimenticarti »; lat. ha: « Dio non ti dimentica ». |
23,16-28 | Esortazione a non cadere nella lussuria e nell'adulterio 23,16 Proverbio numerico ( cf. Pr 30,15+ ), la cui struttura non è però molto chiara. |
23,20 | gli erano note: questa conoscenza, anteriore alla creazione, è appunto la sapienza divina ( Pr 8,22+ ). - dopo la creazione: Dio continua a vegliare sul mondo anche dopo l'atto creatore. |
23,27 | Greco 248 e lat. aggiungono: « 28Seguire Dio è un grande onore ed essergli gradito significa prolungare i propri giorni ». |