1 Maccabei |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Elogio di Simone |
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1 Nell'anno centosettantadue il re Demetrio radunò le sue milizie e partì per la Media per raccogliere rinforzi e combattere Trifone. | ||||
2 Ma Arsace, re della Persia e della Media, appena seppe che Demetrio era entrato nel suo territorio, mandò uno dei suoi generali per catturarlo vivo. | ||||
3 Costui venne, batté l'esercito di Demetrio, lo catturò e lo condusse ad Arsace e questi lo mise in carcere. | ||||
4 Ebbe pace la terra di Giuda per tutte la vita di Simone; egli cercò il bene della sua gente, e ad essi fu gradito il suo potere e la sua gloria per tutti i suoi giorni. |
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5 In aggiunta a tutte le sue glorie egli prese Giaffa per farne un porto e aprì un accesso alle isole del mare. | ||||
6 Ampliò i confini del suo popolo e riconquistò la regione. |
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7 Raccolse una turba di prigionieri e s'impadronì di Ghezer, di Bet-Zur e dell'Acra; | ||||
8 spazzò via da essa le immondezze, e nessuno gli si oppose. In pace si diedero a coltivare la loro terra; il suolo dava i suoi prodotti e gli alberi della campagna i suoi frutti. |
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9 I vecchi sedevano nelle piazze, tutti s'interessavano al bene; i giovani indossavano splendide vesti e armature di guerra. |
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10 Alle città fornì vettovaglie, e le munì con mezzi di difesa; così divenne celebre il suo nome e la sua gloria fino all'estremità della terra. | ||||
11 Fece regnare sul paese la pace e Israele gioì di grande letizia. | ||||
12 Ognuno sedeva sotto la sua vite e sotto il suo fico e nessuno incuteva loro timore. |
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13 Scomparve dal paese chi li avversava e i re andarono in rovina in quei giorni. | ||||
14 Confortò tutti i derelitti nel suo popolo; ricercò la legge ed eliminò ogni iniquo e maligno. | ||||
15 Diede splendore al tempio e lo rifornì di tutti gli arredi. | ||||
Rinnovo dell'alleanza con Sparta e Roma |
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16 Si sparse fino a Roma e a Sparta la notizia che era morto Giònata e se ne rattristarono molto. | ||||
17 Tuttavia, quando seppero che Simone suo fratello era divenuto sommo sacerdote al suo posto e continuava a mantenere il potere sulla regione e sulle città, | ||||
18 scrissero a lui su tavolette di bronzo per rinnovare con lui l'amicizia e l'alleanza che avevano concluso con Giuda e Giònata suoi fratelli. |
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19 I messaggi furono letti davanti all'adunanza in Gerusalemme. | ||||
20 Questa è la copia della lettera che inviarono gli Spartani: « Le autorità e la cittadinanza degli Spartani a Simone sommo sacerdote, agli anziani, ai sacerdoti e al resto del popolo giudaico, loro fratelli, salute. | ||||
21 I messaggeri inviati al nostro popolo ci hanno riferito intorno alla vostra gloria e al vostro onore e noi ci siamo rallegrati per il loro arrivo. | ||||
22 Abbiamo registrato le loro dichiarazioni negli atti pubblici, in questi termini: Numenio, figlio di Antioco, e Antìpatro, figlio di Giàsone, messaggeri dei Giudei, sono giunti presso di noi per rinnovare l'amicizia con noi. |
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23 È piaciuto al popolo di ricevere questi uomini con ogni onore e di inserire il testo del loro discorso nei registri a disposizione del pubblico, perché il popolo degli Spartani ne mantenga il ricordo ». | ||||
24 Successivamente Simone mandò a Roma Numenio con un grande scudo d'oro, del peso di mille mine, per concludere l'alleanza con loro. | ||||
Decreto onorifico in favore di Simone |
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25 Quando il popolo seppe queste cose, disse: « Quale contraccambio daremo a Simone e ai suoi figli? | ||||
26 Egli infatti e i suoi fratelli e la casa di suo padre sono stati saldi e hanno scacciato da sé con le armi i nemici d'Israele e hanno assicurato la libertà ». Poi fecero un'iscrizione su tavole di bronzo, che furono poste su colonne sul monte Sion. |
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27 Questo è il testo dell'iscrizione: « Il diciotto di Elul dell'anno centosettantadue, che è il terzo anno di Simone sommo sacerdote, in Asaramel, | ||||
28 nella grande assemblea dei sacerdoti e del popolo, dei capi della nazione e degli anziani della regione ci è stato reso noto: | ||||
29 Poiché più volte erano sorte guerre nel paese, Simone, figlio di Mattatia, sacerdote della stirpe di Ioarìb, e i suoi fratelli si gettarono nella mischia e si opposero agli avversari del loro popolo, perché restassero incolumi il santuario e la legge, e arrecarono gloria grande al loro popolo. | ||||
30 Giònata riunì la sua nazione e ne divenne il sommo sacerdote, poi andò a raggiungere i suoi antenati. |
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31 I loro nemici vollero invadere il loro paese e stendere la mano contro il santuario. | ||||
32 Simone allora si oppose e si batté per il suo popolo e spese molto del suo per dotare di armi le milizie della sua nazione e assegnare loro un salario. | ||||
33 Inoltre fortificò le città della Giudea e Bet-Zur nel territorio della Giudea, dove prima c'era la roccaforte dei nemici, e vi pose un presidio di soldati giudei. | ||||
34 Fortificò Giaffa, situata sul mare, e Ghezer presso i confini di Asdòd, nelle quali prima risiedevano i nemici, e vi impiantò i Giudei e provvide in esse quanto era necessario al loro sostentamento. | ||||
35 Il popolo ammirò la fede di Simone e la gloria che egli si proponeva di procurare al suo popolo; lo costituirono loro capo e sommo sacerdote per queste sue imprese e per la giustizia e la fede che egli aveva conservate al suo popolo e perché aveva cercato con ogni mezzo di elevare la sua gente. | ||||
36 Nei suoi giorni si riuscì felicemente per mezzo suo a scacciare dal loro paese i pagani e quelli che erano nella città di Davide e in Gerusalemme, che si erano edificati l'Acra e ne uscivano profanando i dintorni del santuario e recando offesa grande alla sua purità. | ||||
37 Egli vi insediò soldati giudei, la fortificò per la purità della regione e della città ed elevò le mura di Gerusalemme. | ||||
38 Il re Demetrio quindi gli confermò il sommo sacerdozio; | ||||
39 lo ascrisse tra i suoi amici e gli conferì grandi onori. | ||||
40 Seppe infatti che i Giudei erano considerati amici, alleati e fratelli da parte dei Romani, e che questi erano andati incontro ai messaggeri di Simone con segni di onore; | ||||
41 che i Giudei e i sacerdoti avevano approvato che Simone fosse sempre loro condottiero e sommo sacerdote finché sorgesse un profeta fedele, |
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42 che fosse loro comandante militare e avesse cura del santuario e fossero nominati da lui i sovrintendenti ai loro lavori, al paese, agli armamenti e alle fortezze; | ||||
43 che, prendendosi cura del santuario, fosse da tutti obbedito; che scrivessero nel suo nome tutti i contratti nel paese e vestisse di porpora e ornamenti d'oro; | ||||
44 né doveva essere lecito a nessuno del popolo né dei sacerdoti respingere alcuno di questi diritti o disobbedire ai suoi ordini o convocare riunioni senza suo consenso e vestire di porpora e ornarsi della fibbia aurea; | ||||
45 chiunque agisse contro questi decreti o ne respingesse alcuno, fosse ritenuto colpevole. | ||||
46 Piacque a tutto il popolo sancire che Simone si comportasse secondo questi decreti. | ||||
47 Simone da parte sua accettò e gradì di esercitare il sommo sacerdozio, di essere anche stratega ed etnarca dei Giudei e dei sacerdoti e capo di tutti ». | ||||
48 Disposero che questa iscrizione fosse riportata su tavole di bronzo da collocarsi nel recinto del santuario in luogo visibile | ||||
49 e che se ne depositasse copia nel tesoro, perché fosse a disposizione di Simone e dei suoi figli. |
Indice |
14,1-49 | Elogio di Simone 14,1 anno centosettantadue: tra l'ottobre del 141 e il settembre del 140. |
14,2 | Arsace: Mitridate I, Arsace VI ( 171-138 ), fondatore dell'impero dei parti, aveva già sottratto a Demetrio la Media e la Persià. Chiamato in aiuto dai suoi ex-sudditi, Demetrio sembra in un primo momento avere la meglio, ma nel 139 viene fatto prigioniero ( cf. 1 Mac 10,67 ) e relegato in Ircania, a sud del mar Caspio. Qui però riceve un trattamento adeguato al suo rango. |
14,4 | L'elogio ritmato che segue ( cf. anche 1 Mac 1,28+ ) è carico di reminiscenze bibliche. |
14,7 | Ghezer … e dell'Acra: la presa del porto di Giaffa (
v 5, cf.
1 Mac 12,32; 1 Mac 13,11; 1 Mac 14,34 ), insieme a quella delle tre piazzeforti seleucide più importanti, aveva ristabilito la libertà di Israele su solide basi ( 1 Mac 14,26 ). |
14,8-15 | La descrizione della città in pace si esprime con immagini tratte da testi biblici ( Lv 26,4; 1 Re 5,5; Ez 34,27; Zc 8,4 ). |
14,14 | eliminò ogni iniquo e maligno: questo v ha un tono quasi messianico ( cf.
Sal 18,28;
Lc 1,52 ). - ricercò la legge, espressione che BJ propone di mettere a chiusura del v, per ristabilirlo secondo l'ordine logico, con gr. luc. e mss sir.; la frase ben traduce il legalismo dell'epoca e la preoccupazione per la legge, tipica di Simone ( 1 Mac 13,3; 1 Mac 14,29; cf. 2 Mac 13,10.14 ). |
14,18 | Cf. 1 Mac 8,22. Di fatto, questo rinnovamento dell'alleanza dovette essere sollecitato da Simone poco dopo la sua ascesa al potere nel 142, poiché la risposta di Roma porta questa data ( quella del consolato di Lucio; 1 Mac 15,16 ). Doveva essere questo l'oggetto della missione di Numenio ( 1 Mac 14,24 ). - La scomposizione di questo dossier storico lungo la trama del racconto risulta piuttosto infelice. |
14,24 | Simone invia un grande scudo d'oro, del peso di mille mine: una mina corrispondeva a 50 sicli e poiché, generalmente, un siclo era di 11 grammi, una mina equivaleva a circa 550 grammi ( vedi
nota a Es 30,13 ). Perciò le mille mine d'oro corrisponderebbero a 550 kg, cifra davvero esorbitante. Alcuni correggono il testo e intendono: lo scudo d'oro donato ai Romani era del peso di mille mine ( d'argento ). In quel tempo, a parità di peso, l'argento valeva un decimo dell'oro. |
14,26 | sono stati saldi: trad. conget. di un verbo che ha normalmente significato attivo. |
14,27-47 | Una grande assemblea decide che Simone sia capo e sommo sacerdote per sempre. Questo significava che le dignità conferite a Simone divenivano ereditarie: nasce la nuova dinastia dei principi-sommi sacerdoti, la dinastia degli Asmonei. 14,27 Il diciotto di Elul: agosto-settembre del 140/139. L'espressione in Asaramèl è stata variamente interpretata, ma il suo significato rimane oscuro. - Asaramel ( e non la forma mutila « Saramel » di alcuni mss ) è la trascrizione di haçar ' am 'el, « atrio del popolo di Dio ». Si tratta forse del cortile esteriore del santuario ( cf. v 48; 1 Mac 9,54 ). |
14,32 | spese molto del suo: allusione tipica dei testi onorifici. - Alla leva in massa del periodo della rivolta, si è sostituito a poco a poco un esercito permanente. |
14,36 | loro paese: con gr., lat.; BJ con un ms lat. legge: « suo paese ». |
14,39 | Cf. 1 Mac 13,36. Il legame con Antiochia dunque permane. |
14,40 | amici, alleati e fratelli: la formula « amici e alleati » è ben attestata; quella di « fratelli » deve essere redazionale perché richiederebbe una origine comune, almeno fittizia, come quella con gli spartani ( 1 Mac 12,21 ). |
14,43 | prendendosi cura del santuario: forse è una dittografia ( cf. v 42 ). |
14,47 | etnarca: capo della nazione. Vedi anche 1 Mac 15,1-2. e dei sacerdoti: la menzione esplicita dei sacerdoti, qui e nel v 41, potrebbe spiegarsi con l'opposizione del clero, rimasto fedele agli Oniadi spodestati. - Il potere di Simone vuol essere tradizionale ( sommo sacerdote ), rispettoso della sovranità seleucida ( stratega ), ma soprattutto nazionale ( etnarca igúmeno, capo di un gruppo etnico all'interno dell'impero ). |