2 Samuele |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
L'arca a Gerusalemme |
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1 Davide radunò di nuovo tutti gli uomini migliori d'Israele, in numero di trentamila. |
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2 Poi si alzò e partì con tutta la sua gente da Baalà di Giuda, per trasportare di là l'arca di Dio, sulla quale è invocato il nome, il nome del Signore degli eserciti, che siede in essa sui cherubini. |
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3 Posero l'arca di Dio sopra un carro nuovo e la tolsero dalla casa di Abinadàb che era sul colle; Uzzà e Achìo, figli di Abinadàb, conducevano il carro nuovo: |
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4 Uzzà stava presso l'arca di Dio e Achìo precedeva l'arca. | ||||
5 Davide e tutta la casa d'Israele facevano festa davanti al Signore con tutte le forze, con canti e con cetre, arpe, timpani, sistri e cembali. | ||||
6 Ma quando furono giunti all'aia di Nacon, Uzzà stese la mano verso l'arca di Dio e vi si appoggiò perché i buoi la facevano piegare. |
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7 L'ira del Signore si accese contro Uzzà; Dio lo percosse per la sua colpa ed egli morì sul posto, presso l'arca di Dio. | ||||
8 Davide si rattristò per il fatto che il Signore si era scagliato con impeto contro Uzzà; quel luogo fu chiamato Perez-Uzzà fino ad oggi. | ||||
9 Davide in quel giorno ebbe paura del Signore e disse: « Come potrà venire da me l'arca del Signore? ». | ||||
10 Davide non volle trasferire l'arca del Signore presso di sé nella città di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gat. | ||||
11 L'arca del Signore rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gat e il Signore benedisse Obed-Edom e tutta la sua casa. | ||||
12 Ma poi fu detto al re Davide: « Il Signore ha benedetto la casa di Obed-Edom e quanto gli appartiene, a causa dell'arca di Dio ». Allora Davide andò e trasportò l'arca di Dio dalla casa di Obed-Edom nelle città di Davide, con gioia. |
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13 Quando quelli che portavano l'arca del Signore ebbero fatto sei passi, egli immolò un bue e un ariete grasso. | ||||
14 Davide danzava con tutte le forze davanti al Signore. Ora Davide era cinto di un efod di lino. |
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15 Così Davide e tutta la casa d'Israele trasportarono l'arca del Signore con tripudi e a suon di tromba. |
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16 Mentre l'arca del Signore entrava nella città di David, Mikal, figlia di Saul, guardò dalla finestra; vedendo il re Davide che saltava e danzava dinanzi al Signore, lo disprezzò in cuor suo. | ||||
17 Introdussero dunque l'arca del Signore e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide aveva piantata per essa; Davide offrì olocausti e sacrifici di comunione davanti al Signore. |
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18 Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di comunione, Davide benedisse il popolo nel nome del Signore degli eserciti |
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19 e distribuì a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d'Israele, uomini e donne, una focaccia di pane per ognuno, una porzione di carne e una schiacciata di uva passa. Poi tutto il popolo se ne andò, ciascuno a casa sua. |
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20 Ma quando Davide tornava per benedire la sua famiglia. Mikal figlia di Saul gli uscì incontro e gli disse: « Bell'onore si è fatto oggi il re d'Israele a mostrarsi scoperto davanti agli occhi delle serve dei suoi servi, come si scoprirebbe un uomo da nulla! ». |
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21 Davide rispose a Mikal: « l'ho fatto dinanzi al Signore, che mi ha scelto invece di tuo padre e di tutta la sua casa per stabilirmi capo sul popolo del Signore, si Israele; ho fatto festa davanti al Signore. | ||||
22 Anzi mi abbasserò anche più di così e mi renderò vile ai tuoi occhi, ma presso quelle serve di cui tu parli, proprio presso di loro, io sarò onorato! ». | ||||
23 Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte. |
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Indice |
6,1-23 | Davide introduce l'arca a Gerusalemme 6,1 Questo racconto riprende la storia dell'arca da dove l'aveva lasciata 1 Sam 7,1; esso però appartiene a un'altra mano. Gerusalemme, ricevendo l'arca nella quale Jahve si rende presente ( Es 25,8+; Dt 4,7+ ), diventa la capitale religiosa e non soltanto politica d'Israele, la città santa. |
6,2 | Baalà di Giuda: corrisponde a Kiriat-Iearìm, località dove era stata deposta l'arca secondo
1 Sam 7,1. L'espressione che siede sui cherubini fa riferimento ai cherubini che stavano sull'arca dell'alleanza ed era un modo corrente per proclamare la sovranità di Dio. Baalà: cf. Cr; il TM ha: « cittadini », mibba'alê. Antico nome di Kiriat-Iearìm ( Gs 15,9; cf. Gs 15,60; Gs 18,14 ). |
6,4 | Uzzà stava: BJ congettura: « Uzzà camminava »; l'ebraico ripete per dittografia l'inizio del v 3, un carro nuovo … colle ». |
6,5 | con tutte le forze, con canti: con i LXX e Cr; l'ebraico corrotto non ha nessun significato. |
6,6 | la mano verso: con Cronache; omesso dall'ebraico. 6,6-7 La punizione di Uzzà non era troppo grave? |
6,7 | per la sua colpa: significato molto incerto. Cr. legge: « perché egli aveva portato la mano sull'arca ». - L'arca era terribile contro i suoi nemici ( 1 Sam 5 ) o contro coloro che la disprezzavano ( 1 Sam 6,19 ). Qui c'è di più: la santità dell'arca, sulla quale troneggia Jahve, la rende intoccabile. Questa concezione primitiva del sacro ( cf. Lv 17,1+ ) rivela un senso profondo della maestà terribile di Dio ( cf. Es 33,20+ ). La legge sacerdotale codifica questo sentimento: gli stessi leviti non possono, senza pericolo di morte, avvicinarsi all'arca prima che essa sia coperta dai sacerdoti ( Nm 4,5.15.20 ), né possono toccarla; per questo la portano con sbarre ( Es 25,15 ). |
6,8 | Perez-Uzzà: « la breccia di Uzzà » ( cf.
2 Sam 5,20 ). Spiegazione popolare: Jahve si è scagliato contro Uzzà; alla lettera: « ha fatto breccia ». |
6,14 | efod: indica qui un abito sacerdotale, come in
1 Sam 2,18 efod di lino: o « perizoma di lino ». Davide, che ha sacrificato e ora sta per benedire ( v 18 ), indossa una veste da sacerdote. |
6,19 | una porzione di carne: con l'ebraico eshpar ( cf. volg. assaturam bubulae carnis ); BJ congettura: « un mucchio di datteri ». |
6,20 | come si scoprirebbe un uomo da nulla: portando solo un perizoma ( cf. Es 20,26; Es 28,42s ). |
6,21 | Con la recensione greca di Luciano; il TM salta dal primo al secondo « Signore ». |
6,22 | ai tuoi occhi: con i LXX; il TM ha: « ai miei occhi ». Tutto il racconto rivela la semplicità e la profondità della religione di Davide. |