Giudici |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
L'angelo del Signore annunzia sventure a Israele |
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1 Ora l'angelo del Signore salì da Gàlgala a Bochim e disse: « Io vi ho fatti uscire dall'Egitto e vi ho condotti nel paese, che avevo giurato ai vostri padri di darvi. Avevo anche detto: Non romperò mai la mia alleanza con voi; |
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2 voi non farete alleanza con gli abitanti di questo paese; distruggerete i loro altari. Ma voi non avete obbedito alla mia voce. Perché avete fatto questo? |
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3 Perciò anch'io dico: non li scaccerò dinanzi a voi; ma essi vi staranno ai fianchi e i loro dèi saranno per voi un inciampo ». | ||
4 Appena l'angelo del Signore disse queste parole a tutti gli Israeliti, il popolo alzò la voce e pianse. | ||
5 Chiamarono quel luogo Bochim e vi offrirono sacrifici al Signore. |
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Seconda introduzione |
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Considerazioni generali sul periodo dei giudici |
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Morte di Giosuè e interpretazione teologica del periodo |
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6 Quando Giosuè ebbe congedato il popolo, gli Israeliti se ne andarono, ciascuno nel suo territorio, a prendere in possesso il paese. |
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7 Il popolo servì il Signore durante tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosuè e che avevano visto tutte le grandi opere, che il Signore aveva fatte in favore d'Israele. |
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8 Poi Giosuè, figlio di Num, servo del Signore, morì a centodieci anni |
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9 e fu sepolto nel territorio, che gli era toccato a Timnat-Cheres sulle montagne di Efraim, a settentrione del monte Gaas. |
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10 Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; dopo di essa ne sorse un'altra, che non conosceva il Signore, né le opere che aveva compiute in favore d'Israele. | ||
11 Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e servirono i Baal; | ||
12 abbandonarono il Signore, Dio dei loro padri, che li aveva fatti uscire dal paese d'Egitto, e seguirono altri dèi di quei popoli che avevano intorno: si prostrarono davanti a loro e provocarono il Signore, | ||
13 abbandonarono il Signore e servirono Baal e Astarte. | ||
14 Allora si accese l'ira del Signore contro Israele e li mise in mano a razziatori, che li depredarono; li vendette ai nemici che stavano loro intorno ed essi non potevano più tener testa ai nemici. | ||
15 Dovunque uscivano in campo, la mano del Signore era contro di loro, come il Signore aveva detto, come il Signore aveva loro giurato: furono ridotti all'estremo. |
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16 Allora il Signore fece sorgere dei giudici, che li liberavano dalle mani di quelli che li spogliavano. | ||
17 Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, anzi si prostituivano ad altri dèi e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via battuta dai loro padri, i quali avevano obbedito ai comandi del Signore: essi non fecero così. |
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18 Quando il Signore suscitava loro dei giudici, il Signore era con il giudice e li liberava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice; perché il Signore si lasciava commuovere dai loro gemiti sotto il giogo dei loro oppressori. |
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19 Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi più dei loro padri, seguendo altri dèi per servirli e prostrarsi davanti a loro, non desistendo dalle loro pratiche e dalla loro condotta ostinata. | ||
Ragioni della permanenza delle nazioni straniere |
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20 Perciò l'ira del Signore si accese contro Israele e disse: « Poiché questa nazione ha violato l'alleanza che avevo stabilita con i loro padri e non hanno obbedito alla mia voce, | ||
21 nemmeno io scaccerò più dinanzi a loro nessuno dei popoli, che Giosuè lasciò quando morì. |
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22 Così, per mezzo loro, metterò alla prova Israele, per vedere se cammineranno a no sulla via del Signore, come fecero i loro padri ». | ||
23 Il Signore lasciò quelle nazioni senza affrettarsi a scacciarle e non le mise nelle mani di Giosuè. |
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Indice |
2,1-5 | Il redattore deuteronomista, che ha aggiunto il
c 1 al libro, espone qui una ragione teologica dello scacco parziale della conquista e si ricollega a
Gs 23,12-13. Aggancia questo insegnamento alla spiegazione di un nome del luogo della regione di Betel ( v 4-5 ). 2,1 l'angelo del Signore: qui duplicato di Jahve ( cf. Gen 16,7+ ). Vedi l'apparizione a Giosuè presso Gàlgala ( Gs 5,13-15 ). Su Gàlgala, ct. Gs 4,19+. - Bochim: con il TM ( cf. v 5 ); BJ con i LXX ha: « Betel ». |
2,3 | ai fianchi: secondo il TM; BJ con versioni: « saranno vostri oppressori ». |
2,5 | Bochim, « i piangenti », località sconosciuta; cf. forse la « quercia-dei-pianti », vicino a Betel ( Gen 35,8 ). |
2,6-3,6 | Condotta d'Israele nel tempo dei giudici La seconda introduzione riproduce la conclusione del libro di Giosuè. Essa descrive il comportamento morale degli Israeliti nel tempo che intercorre tra un giudice e l'altro e dà la ragione della sopravvivenza delle nazioni straniere all'interno della terra di Canaan. Il tutto serve a preparare le biografie successive dei singoli giudici. L'introduzione ai racconti sui Giudici ( Gdc 2,6-3,6 ) è costruita sul nucleo di Gdc 2,11-19 che, in una prima redazione, precedeva immediatamente Gdc 3,7s. I vv 6-10 fanno da legame con il libro di Giosuè di cui ripetono gli ultimi versetti ( come Esd 1,1-3 ripete 2 Cr 36,22-23 ). I vv 2,20-3,6 sono stati aggiunti per spiegare la sopravvivenza di nazioni straniere all'interno della Palestina. |
2,10 | Questo versetto non esiste nel passo parallelo di
Gs 24. La morte di Giosuè e della generazione della conquista ha aperto la porta alle infedeltà di Israele. |
2,11-19 | Il primo redattore deuteronomista del libro espone qui il tema che riprenderà poi nella storia di ogni grande giudice ( cf.
Gdc 3,7+ ;
Gdc 3,7-9.12-15;
Gdc 4,1s; Gdc 6,10; Gdc 10,6s, ecc. ): Israele abbandona Jahve per Baal; Jahve lo dà in mano agli oppressori; Israele invoca di nuovo Jahve; e Jahve gli manda un salvatore. Poi la storia ricomincia. Questa valutazione teologica della storia, che suppone che i giudici si siano susseguiti secondo l'ordine cronologico del libro e che ciascuno abbia agito a favore di tutto Israele, non corrisponde che imperfettamente alla realtà storica; ci sono, alla base del libro, racconti originariamente indipendenti, su eroi locali; la relazione cronologica tra gli uni e gli altri è stabilita arbitrariamente. |
2,13 | Baal e Astarte: la coppia « Baal e Astarte », o al plurale « i Baal e le Astarti » è nella bibbia una designazione corrente delle divinità cananee. Baal, « il signore », è il principio divino maschile, spesso considerato come il possessore del sole. Astarte, che corrisponde all'Ishtar assira, è la dea dell'amore e della fecondità. Il suo nome talvolta è sostituito da quello di Ashera ( Gdc 3,7; 2 Re 23,4 ecc. ), altra divinità femminile di tipo analogo ( cf. Es 34,13+ ). |
2,16 | Cf. la nota su Gdc 3,7ss. |
2,17 | si prostituivano ad altri dèi: metafora usuale per designare il culto degli idoli ( cf. Lv 17,7; Dt 31,16; Os 1,2; Is 1,21; Ez 16,16 ecc. ). |
2,20ss | Secondo
Gdc 2,11-15 ( cf. anche
Gdc 2,3 ), le nazioni straniere sono sopravvissute per essere un castigo della infedeltà di Israele. Sono diventate così un mezzo per mettere alla prova la sua fedeltà ( vv 22-23; Gdc 3,1.4 ). La glossa di Gdc 3,2 ci offre un'altra spiegazione: conservare lo spirito guerriero. Altre spiegazioni sono date da Es 23,29 e Dt 7,22: non rendere il paese un deserto abbandonato alle bestie selvagge; e secondo Sap 12,3-22: dare ai primi possessori il tempo di convertirsi. |