Giudici |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
5. Gedeone e Abimèlech |
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A. Vocazione di Gedeone |
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Israele oppresso dai Madianiti |
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1 Gli Israeliti fecero ciò che è male agli occhi del Signore e il Signore li mise nelle mani di Madian per sette anni. |
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2 La mano di Madian si fece pesante contro Israele; per la paura dei Madianiti gli Israeliti adattarono per sé gli antri dei monti, le caverne e le cime scoscese. |
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3 Quando Israele aveva seminato, i Madianiti con i figli di Amalek e i figli dell'oriente venivano contro di lui, | ||||
4 si accampavano sul territorio degli Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fino all'ingresso di Gaza e non lasciavano in Israele mezzi di sussistenza: né pecore, né buoi, né asini. |
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5 Poiché venivano con i loro armenti e con le loro tende e arrivavano numerosi come le cavallette - essi e i loro cammelli erano senza numero - e venivano nel paese per devastarlo. |
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6 Israele fu ridotto in grande miseria a causa di Madian e gli Israeliti gridarono al Signore. | ||||
Intervento di un profeta |
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7 Quando gli Israeliti ebbero gridato a causa di Madian, | ||||
8 il Signore mandò loro un profeta che disse: « Dice il Signore, Dio d'Israele: Io vi ho fatti uscire dall'Egitto e vi ho fatti uscire dalla condizione servile; | ||||
9 vi ho liberati dalla mano degli Egiziani e dalla mano di quanti vi opprimevano; li ho scacciati davanti a voi, vi ho dato il loro paese | ||||
10 e vi ho detto: Io sono il Signore vostro Dio; non venerate gli dèi degli Amorrei, nel paese dei quali abitate. Ma voi non avete ascoltato la mia voce ». |
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Apparizione dell'angelo del Signore a Gedeone |
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11 Ora l'angelo del Signore venne a sedere sotto il terebinto di Ofra, che apparteneva a Ioas, Abiezerita; Gedeone, figlio di Ioas, batteva il grano nel tino per sottrarlo ai Madianiti. |
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12 L'angelo del Signore gli apparve e gli disse: « Il Signore è con te, uomo forte e valoroso! ». |
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13 Gedeone gli rispose: « Signor mio, se il Signore è con noi, perché ci è capitato tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato, dicendo: Il Signore non ci ha fatto forse uscire dall'Egitto? Ma ora il Signore ci ha abbandonati e ci ha messi nelle mani di Madian ». |
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14 Allora il Signore si volse a lui e gli disse: « Va' con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian; non ti mando forse io? ». |
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15 Gli rispose: « Signor mio, come salverò Israele? Ecco, la mia famiglia è la più povera di Manàsse e io sono il più piccolo nella casa di mio padre ». |
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16 Il Signore gli disse: « Io sarò con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo ». | ||||
17 Gli disse allora: « Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che proprio tu mi parli. |
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18 Intanto, non te ne andare di qui prima che io torni da te e porti la mia offerta da presentarti ». Rispose: « Resterò finché tu torni ». |
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19 Allora Gedeone entrò in casa, preparò un capretto e con un'efa di farina preparò focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli portò tutto sotto il terebinto e glielo offrì. | ||||
20 L'angelo di Dio gli disse: « Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa pietra e versaci il brodo ». Egli fece così. |
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21 Allora l'angelo del Signore stese l'estremità del bastone che aveva in mano e toccò la carne e le focacce azzime; salì dalla roccia un fuoco che consumò la carne e le focacce azzime e l'angelo del Signore scomparve dai suoi occhi. |
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22 Gedeone vide che era l'angelo del Signore e disse: « Signore, ho dunque visto l'angelo del Signore faccia a faccia! ». |
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23 Il Signore gli disse: « La pace sia con te, non temere, non morirai! ». | ||||
24 Allora Gedeone costruì in quel luogo un altare al Signore e lo chiamò Signore-Pace. Esso esiste fino ad oggi a Ofra degli Abiezeriti. |
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Gedeone contro Baal |
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25 In quella stessa notte il Signore gli disse: « Prendi il giovenco di tuo padre e un secondo giovenco di sette anni, demolisci l'altare di Baal fatto da tuo padre e taglia il palo sacro che gli sta accanto. |
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26 Costruisci un altare al Signore tuo Dio sulla cima di questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo giovenco e offrilo in olocausto sulla legna del palo sacro che avrai tagliato ». | ||||
27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come il Signore gli aveva ordinato; ma temendo di farlo di giorno, per paura dei suoi parenti e della gente della città, lo fece di notte. | ||||
28 Quando il mattino dopo la gente della città si alzò, vide che l'altare di Baal era stato demolito, che il palo sacro accanto era stato tagliato e che il secondo giovenco era offerto in olocausto sull'altare che era stato costruito. | ||||
29 Si dissero l'un l'altro: « Chi ha fatto questo? ». Investigarono, si informarono e dissero: « Gedeone, figlio di Ioas, ha fatto questo ». |
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30 Allora la gente della città disse a Ioas: « Conduci fuori tuo figlio e sia messo a morte, perché ha demolito l'altare di Baal e ha tagliato il palo sacro che gli stava accanto ». | ||||
31 Ioas rispose a quanti insorgevano contro di lui: « Volete difendere la causa di Baal e venirgli in aiuto? Chi vorrà difendere la sua causa sarà messo a morte prima di domattina; se è Dio, difenda da sé la sua causa, per il fatto che hanno demolito il suo altare ». |
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32 Perciò in quel giorno Gedeone fu chiamato Ierub-Baal, perché si disse: « Baal difenda la sua causa contro di lui, perché egli ha demolito il suo altare ». | ||||
La chiamata alle armi |
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33 Ora tutti i Madianiti, Amalek e i figli dell'oriente si radunarono, passarono il Giordano e si accamparono nella pianura di Izreel. | ||||
34 Ma lo spirito del Signore investì Gedeone; egli suonò la tromba e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. |
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35 Egli mandò anche messaggeri in tutto Manàsse, che fu pure chiamato e seguirlo; mandò anche messaggeri nelle tribù di Aser, di Zàbulon e di Nèftali, le quali vennero ad unirsi agli altri. |
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La prova del vello |
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36 Gedeone disse a Dio: « Se tu stai per salvare Israele per mia mano, come hai detto, |
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37 ecco, io metterò un vello di lana sull'aia: se c'è rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno resta asciutto, io saprò che tu salverai Israele per mia mano, come hai detto ». | ||||
38 Così avvenne. La mattina dopo, Gedeone si alzò per tempo, strizzò il vello e ne spremette la rugiada: una coppa piena d'acqua. |
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39 Gedeone disse a Dio: « Non adirarti contro di me; io parlerò ancora una volta. Lasciami fare la prova con il vello, solo ancora una volta: resti asciutto soltanto il vello e ci sia rugiada su tutto il terreno ». |
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40 Dio fece così quella notte: il vello soltanto restò asciutto e ci fu rugiada su tutto il terreno. |
Indice |
6,1-9,57 | Gedeone Il lungo ciclo di Gedeone mette insieme materiali di diversa epoca e provenienza e può essere così ripartito: vocazione di Gedeone ( c. 6 ); campagna militare a ovest del Giordano ( Gdc 7,1-8,3 ); campagna a est del Giordano ( Gdc 8,4-35 ); vicenda di Abimèlec ( c. 9 ). Il Deuteronomista si è limitato ad aggiungere la sua teologia dei quattro momenti ( vedi introduzione ) e l'intervento di un profeta anonimo. Il duplice nome, Gedeone e Ierub-Baal ( Gdc 6,32 ), attribuito al protagonista, indica probabilmente la fusione di due diversi personaggi e dei rispettivi gruppi etnici. 6,1ss Inizia qui la lunga storia di Gedeone che unisce diverse tradizioni della tribù di Manàsse; probabilmente il redattore deuteronomista del libro le ha trovate già riunite e si limita a ritoccarle. Alcune si riferiscono alle spedizioni militari di Gedeone contro i madianiti, sia in territorio israelita, sia dall'altro lato del Giordano. A queste si aggiungono racconti cultuali: la legittimazione di un altare a Ofra, la distruzione di un altare di Baal, il segno del vello. Questi racconti sono importanti per comprendere la crisi religiosa provocata dalla sedentarizzazione e dall'influsso dei culti di Baal, nonché la crisi politica che si manifesta con l'offerta della regalità a Gedeone e l'esperienza negativa di Abimèlech. |
6,2-3 | I Madianiti, con i quali Mosè era imparentato (
Es 2,11-3,1 ), erano nomadi che avevano il loro centro a nord-est della penisola del Sinai. I figli di Amalèk e i figli dell'oriente, che il ciclo di tanto in tanto affianca ai Madianiti, erano rispettivamente popolazioni a sud della terra di Canaan e, genericamente, a est del Giordano. |
6,3 | i figli dell'oriente: i madianiti erano nomadi il cui centro era il nord-est del Sinai ( cf. Es 2,11+ ). Gli amaleciti sono da localizzare soprattutto nella Palestina del sud; ma questo nome può essere una vaga designazione di popolazioni nomadi. I figli dell'Oriente sono le tribù del deserto a est del Giordano. Questo racconto ci fornisce la prima testimonianza storica di un allevamento intensivo del cammello e della sua utilizzazione nelle razzie. |
6,8 | un profeta: primo intervento di un profeta nella storia di Israele. Il passo è della mano del redattore deuteronomista. |
6,11-23 | Chi è l'Angelo del Signore? 6,11-24 Il racconto della vocazione di Gedeone richiama sia Gen 18, sia altre scene di vocazione ( vedi, ad es., Es 3; Ger 1,4-10) e soprattutto la vocazione di Saul in 1 Sam 9. Questo paragrafo unisce insieme un racconto della vocazione di Gedeone, che continua nei vv 36-40, e quello della fondazione di un santuario sul tipo di quelli della Genesi, con una teofania, un messaggio di salvezza e l'inaugurazione del culto. L'angelo del Signore ( v 11 ) è indicato con il solo nome del Signore nei vv 14.16 e 23. Nel v 22 Gedeone identifica Jahve e il suo angelo ( cf. Gen 16,7+ ). 6,11 l'angelo del Signore: si alterna nel testo con Signore ( v. 14 ); Abiezerita: appartenente a un piccolo clan della tribù di Manasse Ofra: è un albero sacro ( cf. Gdc 4,11; Gdc 9,37 ecc.; Gs 24,26 ). La localizzazione di questo Ofra è sconosciuta. |
6,21 | Il pranzo che Gedeone aveva preparato per l'angelo di Jahve - abbia avuto un carattere sacrificale o meno - è trasformato in olocausto dal fuoco divino ( vedi il sacrificio di Manoach, Gdc 13,15-20 ). Così lo sperone di roccia è consacrato e Gedeone vi erige un altare ( v 24 ). |
6,25-32 | Questo secondo racconto cultuale, che sembra riferirsi allo stesso santuario del precedente, ha un altro carattere: il culto di Baal è sostituito, violentemente, da quello di Jahve. 6,25 e un secondo giovenco: col TM ( cf. anche vv 26-28 ); BJ invece traduce: « il toro di tuo padre, il toro di sette anni », per cui si tratterebbe di un solo giovenco, e quindi anche di un solo sacrificio. È possibile che le parole « un toro di sette anni » siano una precisazione che poi è stata compresa come menzione di una seconda vittima, cosa che ha provocato il disordine del testo attuale. |
6,32 | fu chiamato Ierub-Baal: il testo prende questo nome in senso canzonatorio: "Baal difenda/protegga se stesso", cosa che non ha fatto! Ma in sé il nome è una invocazione: "Baal difenda/protegga", analogo a Ioiarib: "il Signore difenda/protegga". Ierub-Baal: il secondo nome di Gedeone ( cf. Gdc 7,1 ecc. ) è spiegato qui con una etimologia popolare. Originariamente, il nome significa: « Baal prenda parte per »; o « difenda » ( il portatore del nome ). Un santuario di Jahve prende il posto di un santuario cananeo. |
6,34 | lo spirito del Signore rivestì Gedeone: per proteggerlo ( vedi 1 Cr 12,19 ) e metterlo in grado di coinvolgere anche altri nella missione che deve compiere. |
6,35 | Il versetto menziona tutto Manasse e le tribù di Aser, di Zàbulon e di Nèftali. Ma forse è un ampliamento, perché in Gdc 8,2 viene menzionato solo il clan di Abièzer. |
6,36-40 | Gedeone fece bene quando chiese una conferma del messaggio da Dio? |
6,37 | vello: è il segno chiesto da Gedeone nel v 17; cf. con Es 4,1-7, dove due segni servono ad autenticare la missione di Mosè. |