Giuditta |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
I. La campagna di Oloferne |
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Nabucodònosor e Arpacsàd |
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1 Nell'anno decimosecondo del regno di Nabucodònosor, che regnava sugli Assiri nella grande città di Ninive, Arpacsàd regnava sui Medi in Ecbàtana. |
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2 Questi edificò intorno a Ecbàtana mura con pietre tagliate nella misura di tre cubiti di larghezza e sei cubiti di lunghezza, portando l'altezza del muro a settanta cubiti e la larghezza a cinquanta cubiti. | ||
3 Costruì alle porte della città le torri murali alte cento cubiti e larghe alla base sessanta cubiti; | ||
4 costruì le porte portandole fino all'altezza di settanta cubiti: la larghezza di ciascuna era di quaranta cubiti, per il passaggio dell'esercito dei suoi forti e l'uscita in parata dei suoi fanti. | ||
5 In quel periodo di tempo il re Nabucodònosor mosse guerra al re Arpacsàd nella grande pianura, cioè nella piana che si trova nel territorio di Ragau. | ||
6 Ma si schierarono a fianco di costui tutti gli abitanti delle montagne e quelli della zona dell'Eufrate, del Tigri e dell'Idaspe e gli abitanti della pianura di Arioche, re degli Elamiti. Così molte genti si trovarono adunate in aiuto ai figli di Cheleud. | ||
7 Allora Nabucodònosor re degli Assiri spedì messaggeri a tutti gli abitanti della Persia e a tutti gli abitanti delle regioni occidentali: a quelli della Cilicia e di Damasco, del Libano e dell'Antilibano e a tutti gli abitanti della fascia litoranea | ||
8 e a quelli che appartenevano alle popolazioni del Carmelo e di Gàlaad, della Galilea superiore e della grande pianura di Esdrelon; | ||
9 a tutti gli abitanti della Samaria e delle sue città, a quelli che stavano oltre il Giordano fino a Gerusalemme, Batane, Chelus e Cades e al torrente d'Egitto, nonché a Tafni, a Ramesse e a tutto il paese di Gessen, | ||
10 fino a comprendere la regione al di sopra di Tanis e Menfi, e ancora a tutti gli abitanti dell'Egitto sino ai confini dell'Etiopia. | ||
11 Ma gli abitanti di tutte queste regioni disprezzarono l'invito di Nabucodònosor re degli Assiri e non lo seguirono nella guerra, perché non avevano alcun timore di lui, che agli occhi loro era come un uomo qualunque. Essi respinsero i suoi messaggeri a mani vuote e con disonore. |
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12 Allora Nabucodònosor si accese di sdegno terribile contro tutte queste regioni e giurò per il suo trono e per il suo regno che avrebbe fatto sicura vendetta, devastando con la spada i paesi della Cilicia, di Damasco e della Siria, tutte le popolazioni della terra di Moab, gli Ammoniti, tuta la Giudea e tutti gli abitanti dell'Egitto fino al limite dei due mari. | ||
Campagna contro Arpacsàd |
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13 Quindi marciò con l'esercito contro il re Arpacsàd nel diciasettesimo anno, e prevalse su di lui in battaglia, travolgendo l'esercito di Arpacsàd con tutta la sua cavalleria e tutti i suoi carri. | ||
14 S'impadronì delle sue città, giunse fino a Ecbàtana e ne espugnò le torri, ne saccheggiò le piazze e ne mutò lo splendore in ludibrio. | ||
15 Poi sorprese Arpacsàd sui monti di Ragau, lo trafisse con le sue lance e lo tolse di mezzo in quel giorno. | ||
16 Fece quindi ritorno a Ninive con tutto l'esercito eterogeneo, che era una moltitudine infinita di guerrieri e si fermò là, egli e il suo esercito, per centoventi giorni dandosi a divertimenti e banchetti. |
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Indice |
1,1-3,10 | NB. Il testo della volg., per il libro di Giuditta, è diverso dal testo greco. Riportiamo in nota le sue aggiunte piu significative e, in margine, un riferimento per indicare la sua numerazione dei vv, là dove essa differisce dal testo greco. L'arroganza di Nabucodònosor 1,1-16 Guerra di Nabucodònosor contro Arfacsàd 1,1 Nabucodònosor: noto ai lettori della Bibbia in quanto re dei Babilonesi ( 605-562 ), artefice della distruzione di Gerusalemme e della deportazione degli Ebrei in Babilonia, diventa qui figura emblematica del monarca potente e arrogante, contro cui deve battersi il popolo di Dio. Viene presentato come re dell'impero degli Assiri – la cui capitale era appunto Ninive, distrutta proprio dai Babilonesi, alleati con i Medi, nel 612 –, forse perché gli Assiri erano conosciuti per la loro ferocia. Come antagonista di Nabucodònosor si mette in scena Arfacsàd, che potrebbe forse ricalcare la figura di Fraorte ( 675-653 ), fondatore del regno di Media, con capitale Ecbàtana. Non fu mai chiamato « re di Assur » e non regnò a Ninive, distrutta nel 612 da suo padre, Nabopolassar. A proposito della libertà di narrazione in fatto di storia, cf. introd. - Nabucodònosor è qui il tipo del sovrano potente ed empio, avversario del popolo di Dio. - Arpacsàd: non si conosce nessun Arpacsàd dalla storia. Il suo nome fa pensare a Fraorte ( 675-653 ), fondatore del regno di Media, che aveva come capitale Ecbàtana ( oggi Ramadan ). |
1,6 | montagne: gli altipiani dell'Iran occidentale. - re degli elamiti: sicuramente l'autore vuole indicare qui l'Elimaide, provincia orientale dell'impero persiano ( cf. 1 Mac 6,1 ). - L'Idaspe deve essere il Choaspe, che passa da Susa. - Cheleud: questo nome indica probabilmente i caldei. |
1,10 | Etiopia: il testo ha elencato tutti i vassalli o amici di Nabucodònosor. |
1,11 | un uomo qualunque: alla lettera « un uomo solo », ridotto a chiedere appoggi da tutte le parti; a meno che si debba interpretare « un uomo da nulla ». |
1,12 | tutte queste regioni: alla lettera « tutta la terra ». L'espressione, frequente in Gdt, o va applicata alla regione considerata dal contesto ( = « tutto questo paese » ) oppure è un'espressione enfatica. Alla lista dei vv 7-11 ora si aggiungono Moab, Ammon e la Giudea. - L'espressione fino al limite dei due mari è un modo per esprimere un dominio universale ( cf. Sal 72,8; Mi 7,12; Zc 9,10 ). |