1 Maccabei |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Fine di Antioco Epifane |
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1 Il re Antioco intanto percorreva le regioni settentrionali e seppe che c'era in Persia la città di Elimàide, famosa per ricchezza e argento e oro; |
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2 che vi era un tempio ricchissimo, dove si trovavano armature d'oro, corazze e armi, lasciate là da Alessandro figlio di Filippo, il re macedone, che aveva regnato per primo sui Greci. | |||
3 Allora vi si recò e cercava di impadronirsi della città e di depredarla, ma non vi riuscì, perché il suo piano fu risaputo dagli abitanti della città, | |||
4 che si opposero a lui con le armi; egli fu messo in fuga e dovette partire di là con grande tristezza e tornare in Babilonia. | |||
5 Poi venne un messaggero in Persia ad annunciargli che erano state sconfitte le truppe inviate contro Giuda, | |||
6 che Lisia si era mosso con un esercito tra i più agguerriti ma era rimasto sconfitto davanti a loro e che quelli si erano rinforzati con armi e truppe e bottino ingente, riportato dagli accampamenti che avevano distrutti; | |||
7 che inoltre avevano demolito l'idolo da lui innalzato sull'altare in Gerusalemme, che avevano circondato con mura alte come prima il santuario e anche Bet-Zur, che era una sua città. |
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8 Il re, sentendo queste novità, rimase sbigottito e scosso terribilmente; si mise a letto e cadde ammalato per la tristezza, perché non era avvenuto secondo i suoi desideri. | |||
9 Rimase così molti giorni, perché si rinnovava in lui una forte depressione e credeva di morire. | |||
10 Allora chiamò tutti i suoi amici e disse loro: « Se ne va il sonno dai miei occhi e ho l'animo oppresso dai dispiaceri; | |||
11 ho pensato: in quale tribolazione sono giunto, in quale terribile agitazione sono caduto io che ero sì fortunato e benvoluto sul mio trono! | |||
12 Ora mi ricordo dei mali che ho fatto in Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d'oro e d'argento che vi erano e mandato a sopprimere gli abitanti di Giuda senza ragione. | |||
13 Riconosco che a causa di tali cose mi colpiscono questi mali: ed ecco muoio nella più nera tristezza in paese straniero ». | |||
Avvento al trono di Antioco V |
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14 Poi chiamò Filippo, uno dei suoi amici, lo costituì reggente su tutto il suo regno | |||
15 e gli diede il diadema e la veste regia e l'anello con l'incarico di guidare Antioco suo figlio e di educarlo al regno. | |||
16 Il re Antioco morì in quel luogo nel centoquarantanove. | |||
17 Lisia fu informato che il re era morto e dispose che regnasse Antioco figlio di lui, che egli aveva educato fin da piccolo, e lo chiamò Eupàtore. | |||
L'assedio dell'Acra di Gerusalemme da parte di Giuda Maccabeo |
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18 Ora coloro che risiedevano nell'Acra impedivano il passaggio degli Israeliti intorno al tempio e cercavano di molestarli continuamente e di sostenere gli stranieri. |
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19 Giuda si propose di eliminarli e radunò in assemblea tutto il popolo per stringerli d'assedio. | |||
20 Si organizzarono dunque e posero l'assedio attorno all'Acra nell'anno centocinquanta e Giuda fece costruire terrapieni e macchine. | |||
21 Ma alcuni di loro sfuggirono all'assedio e si unirono ad essi alcuni rinnegati d'Israele | |||
22 e andarono dal re e gli dissero: « Fino a quando non farai giustizia e vendetta dei nostri fratelli? | |||
23 Noi siamo stati lieti di servire tuo padre e di comportarci secondo i suoi comandi e di obbedire ai suoi editti. | |||
24 A causa di questo i figli del nostro popolo hanno posto assedio alla fortezza e si sono estraniati da noi; inoltre uccidono quanti di noi capitano nelle loro mani e si dividono i nostri averi. | |||
25 E non soltanto contro di noi allungano le mani, ma anche su tutto il tuo territorio. | |||
26 Ed ecco, ora hanno posto il campo contro l'Acra in Gerusalemme per espugnarla e hanno fortificato il santuario e Bet-Zur. | |||
27 Se tu non sarai sollecito nel prevenirli, faranno peggio e non li potrai più arrestare ». | |||
Spedizione di Antioco V e di Lisia. Battaglia di Bet-Zaccaria |
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28 Il re si adirò, quando ebbe sentito ciò, e radunò tutti i suoi amici, comandanti dell'esercito e della cavalleria. | |||
29 Anche dagli altri regni e dalle isole del mare gli giunsero truppe mercenarie. | |||
30 Gli effettivi del suo esercito assommavano a centomila fanti, ventimila cavalli e trentadue elefanti addestrati alla guerra. | |||
31 Passarono per l'Idumea e posero il campo contro Bet-Zur; attaccarono per molti giorni e allestirono macchine; ma quelli uscivano, le incendiavano e contrattaccavano con valore. | |||
32 Giuda allora levò il campo dall'Acra e lo trasferì a Bet-Zaccaria di fronte al campo del re. | |||
33 Ma il re si mosse alle prime luci del mattino e trasferì lo schieramento con impeto lungo la strada di Bet-Zaccaria; le truppe si disposero a battaglia e suonarono le trombe. | |||
34 Posero innanzi agli elefanti succo d'uva e di more per stimolarli al combattimento. | |||
35 Distribuirono le bestie tra le falangi e affiancarono a ciascun elefante mille uomini protetti da corazze a maglia e da elmi di bronzo in testa e cinquecento cavalieri scelti disposti in ordine intorno a ciascuna bestia: | |||
36 questi in ogni caso si tenevano ai lati della bestia e, quando si muoveva, si spostavano insieme senza allontanarsi da essa. | |||
37 Sopra ogni elefante vi erano solide torrette di legno, protette dagli attacchi, legate con cinghie, e su ogni torretta stavano quattro soldati, che di là bersagliavano, e un conducente indiano. | |||
38 Il resto della cavalleria si dispose di qua e di là sui due fianchi dello schieramento, per terrorizzare i nemici e proteggere le falangi. | |||
39 Quando il sole brillava sugli scudi d'oro e di bronzo, ne risplendevano per quei riflessi i monti e brillavano come fiaccole ardenti. | |||
40 Un distaccamento delle truppe del re si dispose sulle cime dei monti, un altro nella pianura e avanzavano sicuri e ordinati. | |||
41 Tremavano quanti sentivano il frastuono di quella moltitudine e la marcia di tanta gente e il cozzo delle armi: era veramente un esercito immenso e forte. | |||
42 Giuda con le sue truppe si avvicinò per attaccare lo schieramento e caddero nel campo del re seicento uomini. | |||
43 Eleàzaro, chiamato Auaran, vide uno degli elefanti, protetto di corazze regie, sopravanzare tutte le altre bestie e pensò che sopra ci fosse il re; | |||
44 volle allora sacrificarsi per la salvezza del suo popolo e procurarsi nome eterno. | |||
45 Corse dunque là con coraggio attraverso la falange e colpiva a morte a destra e a sinistra, mentre i nemici di dividevano davanti a lui, ritirandosi sui due lati. | |||
46 Egli s'introdusse sotto l'elefante, lo infilò con la spada e lo uccise; quello cadde sopra di lui ed Eleàzaro morì. | |||
47 Ma vedendo la potenza delle forze del re e l'impeto delle milizie, i Giudei si ritirarono. | |||
Presa di Bet-Zur e assedio del monte Sion da parte dei Siri |
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48 Allora i reparti dell'esercito del re salirono per attaccarli a Gerusalemme e il re si accampò contro la Giudea e il monte Sion. | |||
49 Fece pace con quelli che erano in Bet-Zur, i quali uscirono dalla città, non avendo più vettovaglie per sostenere l'assedio: la terra infatti era nel riposo dell'anno sabbatico. |
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50 Il re s'impadronì di Bet-Zur e vi pose un presidio a guardia. | |||
51 Intanto si accampò contro il santuario per molto tempo e allestì terrapieni e macchine, lanciafiamme e baliste, scorpioni per lanciar frecce e fionde. | |||
52 Anche i difensori opposero macchine alle loro macchine e i combattimenti durarono molti giorni. | |||
53 Ma non c'erano più viveri nei depositi poiché era in corso l'anno sabbatico e coloro che erano arrivati in Giudea per sfuggire ai pagani avevano consumato il resto delle provviste. |
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54 Furono allora lasciati pochi uomini nel santuario, perché li aveva sorpresi la fame, e gli altri si dispersero ciascuno al suo paese. | |||
Il re accorda ai Giudei la libertà religiosa |
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55 Lisai poi venne a sapere che Filippo, designato dal re Antioco, ancora in vita, per educare Antioco suo figlio e prepararlo al regno, | |||
56 era tornato dalla Persia e dalla Media; c'era con lui l'esercito partito con il re ed egli cercava di prendere in mano il governo. | |||
57 Allora mostrò fretta e accennò di voler partire e disse al re e ai comandanti dell'esercito e ai soldati: « Noi ci esauriamo di giorno in giorno: il cibo è scarso e il luogo che assediamo è ben munito, mentre gli affari del regno ci premono. |
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58 Ora dunque offriamo la destra a questi uomini e facciamo pace con loro e con tutto il loro popolo | |||
59 e permettiamo loro di seguire le loro tradizioni come prima; proprio per queste tradizioni che noi abbiamo cercato di distruggere, essi si sono irritati e hanno provocato tutto questo ». | |||
60 La proposta piacque al re e a tutti i capi e mandò a negoziare la pace con loro ed essi accettarono. | |||
61 Il re e i capi giurarono davanti a loro ed essi a tali patti uscirono dalla fortezza. | |||
62 Ma quando il re fece l'ingresso sul monte Sion e vide le fortificazioni del luogo, violò il giuramento che aveva fatto e impose la distruzione delle mura all'intorno. | |||
63 Poi partì in fretta e fece ritorno ad Antiochia; vi trovò Filippo padrone della città, gli fece guerra e s'impadronì della città con la forza. |
Indice |
6,1-17 | Morte e successione di Antioco Epìfane La narrazione della morte di Antioco Epìfane, pure se diversa nei particolari dai racconti del secondo libro dei Maccabei ( 2 Mac 1,13-16; 2 Mac 9,1-29 ), offre la stessa lettura teologica: la fine di Antioco è punizione divina per i mali causati a Gerusalemme e agli abitanti di Giuda. 6,1-13 Cronologicamente, questo episodio avrebbe la sua vera collocazione prima della dedicazione del tempio ( 1 Mac 4,36 ). Il racconto della fine di Antioco Epifane, riferito in modo analogo da Polibio, qui è molto più sobrio che in 2 Mac. 6,1 Elimaide: in realtà, non si conosce nessuna città chiamata Elimaide, forma greca dell'« Elam » di Gen 10,22; qui è la regione nei dintorni di Susa, antica capitale della Persia ( Ne 1,1 ) e, in senso stretto, la regione montuosa a nord della città. L'autore riallaccia il racconto al momento della spedizione di Antioco in Persia ( 1 Mac 3,37 ). |
6,2 | tempio ricchissimo: il tempio di Nanea-Artemide ( cf. 2 Mac 1,13 ). |
6,8 | In realtà, Antioco doveva essere morto prima di questi avvenimenti, ma l'autore di 1 Mac deve adattare la sua narrazione alla cronologia che si è prefissata. |
6,13 | paese straniero: di fatto, la Persia era ancora dipendente dall'impero seleucida. - Per l'autore di 1 Mac, la morte del re è posta in connessione con il saccheggio del tempio di Gerusalemme, e non di quello di Artemide, come per l'autore di 2 Mac. Tutti e due però attribuiscono al re analoghi sentimenti di pentimento. |
6,14 | Filippo: questo Filippo, che ritorna in
1 Mac 6,55 e
2 Mac 9,29, è distinto dal Filippo di 2 Mac 5,22; 2 Mac 8,8. Nominato reggente e tutore del giovane Antioco, riceve in deposito le insegne regali destinate a quest'ultimo. |
6,16 | l'anno centoquarantanove: ossia l'anno 164/163. |
6,17 | Alla morte del re, Lisia riafferma la propria autorità ponendo sul trono Antioco V Eupàtore. |
6,18-63 | Guerre tra Antioco V e Giuda |
6,20 | centocinquanta: cioè 163-162 a.C.; l'assedio della cittadella viene dopo la spedizione in Idumea, che ebbe luogo dopo la pentecoste 163 (
1 Mac 1,33 ). L'autore di 2 Mac non ne parla. |
6,24 | hanno posto assedio alla fortezza e: aggiunta comune a quasi tutte le fonti ( a eccezione di qualche ms e volg. ); dittografia del v 20 ( BJ lo omette ). |
6,25 | il tuo territorio: con vet. lat.; BJ ha il plurale; gr. legge: « i loro territori »; volg. traduce: « i nostri territori ». |
6,28 | il re si adirò: sulla campagna di Antioco V e di Lisia contro Giuda, vedi 2 Mac 13,1-17. Di fatto è Lisia che agisce; Antioco ha solo nove anni. - comnandanti dell'esercito: alla lettera « preposti alle redini », titolo non attestato altrove. |
6,30 | elefanti: i re Seleucidi li consideravano necessari per il combattimento, al punto da rappresentarli persino sulle monete, a partire da Seleuco I ( 305-281 ). |
6,31 | l'Idumea: forse attraverso la valle del Terebinto (
1 Sam 17,2 ) e Odollam ( 2 Mac 12,38 ). Un primo scontro si avrà a Modin ( cf. 2 Mac 13,14 ). |
6,32 | Bet-Zaccaria: oggi Khirbet Beit-Zekaria, si trova a circa 20 chilometri da Gerusalemme in direzione sud-ovest. 9 Km a nord di Bet-Zur. Il nome è portato tuttora da un villaggio. |
6,37 | quattro: con i LXX; BJ congettura: « tre »; gr. e lat. hanno: « trenta ( o trentadue ) ». L'originale ebraico forse aveva shalîshîm, « i tre ( uomini che montavano il carro ) » ( cf. Es 14,7; Es 15,4; 2 Re 10,25 ); il traduttore in questo caso avrebbe letto shelôshim, « trenta ». - un conducente indiano, alla lettera « l'indù »: espressione che era passata a designare la professione. |
6,38 | Alla lettera « per incalzare ( il nemico ) e proteggere ( o serrare ) nelle falangi ». Una parte dei testi ha faranxin invece di falanxin: « per serrare nelle gole » ( cf. v 40? ). |
6,39 | sugli scudi d'oro e di bronzo: si tratta forse di una reminiscenza biblica ( cf. 1 Re 10,16 ). |
6,44 | volle sacrificarsi: alla lettera « diede se stesso » ( cf.
Gal 1,4;
1 Tm 2,6;
Tt 2,14 ). - Si tratta probabilmente del gesto che 2 Mac 13,14 localizza « vicino a Modin ». |
6,49 | anno sabbatico: ogni settimo anno la terra veniva lasciata a riposo, senza essere coltivata (
Es 23,10-11;
Lv 25,3-5 ). Per questo motivo i viveri scarseggiano, era incominciato nell'autunno del 164, poiché questa carestia risale all'autunno del 163. Vedi anche v. 53. |
6,51 | scorpioni: sono balestre. Questa descrizione dell'artiglieria di assedio seleucida è la più completa di cui siamo a conoscenza. |
6,53 | nei depositi: angeiois, conget. secondo lat.; gr. legge: « nel santuario », hagiois. |
6,59 | Questo cambiamento improvviso si spiega con la morte di Antioco Epifane ( che era stato il campione dell'ellenizzazione forzata ), con la stanchezza che la penuria dei viveri genera nei due accampamenti ( v 57 ) e con gli intrighi di Filippo ( v 56 ). |
6,62 | Il rescritto del re ( 2 Mac 11,25 ) restituiva il tempio ai giudei senza peraltro far cenno alle mura; ma il nostro autore considera le due cose come inseparabili e vede quindi nel gesto una violazione della promessa. |