Atti degli Apostoli |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Discorso di Paolo davanti al re Agrippa |
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1 Agrippa disse a Paolo: « Ti è concesso di parlare a tua difesa ». Allora Paolo, stesa la mano, si difese così: |
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2 « Mi considero fortunato, o re Agrippa, di potermi discolpare da tutte le accuse di cui sono incriminato dai Giudei, oggi qui davanti a te, |
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3 che conosci a perfezione tutte le usanze e questioni riguardanti i Giudei. Perciò ti prego di ascoltarmi con pazienza. |
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4 La mia vita fin dalla mia giovinezza, vissuta tra il mio popolo e a Gerusalemme, la conoscono tutti i Giudei; |
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5 essi sanno pure da tempo, se vogliono renderne testimonianza, che, come fariseo, sono vissuto nella setta più rigida della nostra religione. | |||||||
6 Ed ora mi trovo sotto processo a causa della speranza nella promessa fatta da Dio ai nostri padri, |
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7 e che le nostre dodici tribù sperano di vedere compiuta, servendo Dio notte e giorno con perseveranza. Di questa speranza, o re, sono ora incolpato dai Giudei! |
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8 Perché è considerato inconcepibile fra di voi che Dio risusciti i morti? |
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9 Anch'io credevo un tempo mio dovere di lavorare attivamente contro il nome di Gesù il Nazareno, |
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10 come in realtà feci a Gerusalemme; molti dei fedeli li rinchiusi in prigione con l'autorizzazione avuta dai sommi sacerdoti, e quando venivano condannati a morte, anch'io ho votato contro di loro. |
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11 In tutte le sinagoghe cercavo di costringerli con le torture a bestemmiare e, infuriando all'eccesso contro di loro, davo loro la caccia fin nelle città straniere. | |||||||
12 In tali circostanze, mentre stavo andando a Damasco con autorizzazione e pieni poteri da parte dei sommi sacerdoti, verso mezzogiorno | |||||||
13 vidi sulla strada, o re, una luce dal cielo, più spendente del sole, che avvolse me e i miei compagni di viaggio. | |||||||
14 Tutti cademmo a terra e io udii dal cielo una voce che mi diceva in ebraico: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Duro è per te ricalcitrare contro il pungolo. |
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15 E io dissi: Chi sei, o Signore? E il Signore rispose: Io sono Gesù, che tu perseguiti. |
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16 Su, alzati e rimettiti in piedi; ti sono apparso infatti per costituirti ministro e testimone di quelle cose che hai visto e di quelle per cui ti apparirò ancora. |
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17 Per questo ti libererò dal popolo e dai pagani, ai quali ti mando |
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18 ad aprir loro gli occhi, perché passino dalle tenebre alla luce e dal potere di satana a Dio e ottengano la remissione dei peccati e l'eredità in mezzo a coloro che sono stati santificati per la fede in me. |
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19 Pertanto, o re Agrippa, io non ho disobbedito alla visione celeste; |
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20 ma prima a quelli di Damasco, poi a quelli di Gerusalemme e in tutta la regione della Giudea e infine ai pagani, predicavo di convertirsi e di rivolgersi a Dio, comportandosi in maniera degna della conversione. |
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21 Per queste cose i Giudei mi assalirono nel tempio e tentarono di uccidermi. |
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22 Ma l'aiuto di Dio mi ha assistito fino a questo giorno, e posso ancora rendere testimonianza agli umili e ai grandi. Null'altro io affermo se non quello che i profeti e Mosè dichiararono che doveva accadere, |
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23 che cioè il Cristo sarebbe morto, e che, primo tra i risorti da morte, avrebbe annunziato la luce al popolo e ai pagani ». |
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Reazioni dell'uditorio |
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24 Mentr'egli parlava così in sua difesa, Festo a gran voce disse: « Sei pazzo, Paolo; la troppa scienza ti ha dato al cervello! ». | |||||||
25 E Paolo: « Non sono pazzo, disse, eccellentissimo Festo, ma sto dicendo parole vere e sagge. |
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26 Il re è al corrente di queste cose e davanti a lui parlo con franchezza. Penso che niente di questo gli sia sconosciuto, poiché non sono fatti accaduti in segreto. |
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27 Credi, o re Agrippa, nei profeti? So che ci credi ». |
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28 E Agrippa a Paolo: « Per poco non mi convinci a farmi cristiano! ». | |||||||
29 E Paolo: « Per poco o per molto, io vorrei supplicare Dio che non soltanto tu, ma quanti oggi mi ascoltano diventassero così come sono io, eccetto queste catene! ». |
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30 Si alzò allora il re e con lui il governatore, Berenìce, e quelli che avevano preso parte alla seduta | |||||||
31 e avviandosi conversavano insieme e dicevano: « Quest'uomo non ha fatto nulla che meriti la morte o le catene ». |
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32 E Agrippa disse a Festo: « Costui poteva essere rimesso in libertà, se non si fosse appellato a Cesare ». |
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Indice |
26,1-23 | Discorso di Paolo durante il processo 26,1 si difese così: dopo un esordio lusinghevole ( vv 2-3, cf. At 24,23.10 ), Paolo proclama la piena conformità della sua fede cristiana con la credenza farisea nella resurrezione ( vv 4-8; cf. At 23,6+ ); narra quindi le circostanze della sua conversione (vv 9-18; cf. At 9,1-18; At 22,3-16) e termina con un sommario della sua predicazione, che presenta il cristianesimo solo come l'adempimento delle Scritture ( vv 19-23, cf. At 13,15-47 ). Dietro il disaccordo in atto, si vede qui apparire l'intera questione dei rapporti fra giudaismo e cristianesimo ( cf. At 24,14+ ). |
26,3 | che conosci a perfezione: altra traduzione: « più di ogni altro ». |
26,7 | Servire Dio con perseveranza: è l'atteggiamento che caratterizza l'Israele autentico (
Lc 1,74-75 ) e i suoi rappresentanti (
Lc 2,37 ). sperano di veder compiuta: la speranza messianica si concretizza nel credere nella resurrezione dei giusti, destinati a prender parte al regno, alla fine dei tempi ( cf. Dn 12,1-3; 2 Mac 7,9+ ). Questa speranza ha cominciato a compiersi con la resurrezione del Cristo, la quale in tal modo diventa la base della speranza cristiana ( cf. 1 Cor 15,15-22; Col 1,18 ). |
26,8 | Perché è considerato inconcepibile …: dei
vv 7-8 c'è una variante, probabilmente occ., più breve: « questa promessa, per la quale le nostre dodici tribù rendono a Dio, notte e giorno, un culto perseverante, nella speranza di vederne l'adempimento: per questa ora io sono posto sotto accusa dai giudei: cioè che Dio resuscita i morti ». |
26,14 | ricalcitrare contro il pungolo: espressione proverbiale presso i greci per caratterizzare una resistenza vana: come quella del bue che dando pedate contro l'aculeo altro non ottiene che ferirsi. |
26,16-18 | La missione di Paolo è formulata con richiami alle vocazioni profetiche ( Is 42,6-7.16; Ger 1,5-8 ). Quando ricevette Paolo da Gesù la missione di predicare ai Gentili? |
26,18 | dalle tenebre alla luce: la missione di Paolo qui è descritta per mezzo dei tratti biblici relativi alle grandi missioni profetiche: Geremia e il servo di Jahve. - ottengano la remissione dei peccati: in At 9,17-18 Paolo passa dalle tenebre alla luce, riacquistando la vista. In At 22,16 ( cf. At 9,18 ), Paolo deve purificarsi dai peccati, ricevendo il battesimo. In tal modo ciò che egli ha sperimentato diviene un simbolo della sua missione verso gli altri. |
26,24-32 | Paolo invita il re Agrippa alla fede 26,24 Vedi At 17,32 e At 25,19. ti ha dato al cervello: Festo è sbalordito dall'erudizione biblica di Paolo e anche, forse, dal modo giudaico di argomentare. Agrippa, visibilmente imbarazzato, tace: vedere la sua risposta evasiva nel v 28. |
26,26 | non sono fatti accaduti in segreto: si tratta di fatti per mezzo dei quali si sono compiute le Scritture (
v 23 ): la passione e la resurrezione di Gesù. Tutto ciò è di pubblica notorietà. |
26,28 | a farmi cristiano: il termine ha ancora il valore di soprannome ( cf.
At 11,26+ ). - BJ legge secondo una variante: « ancora un poco e con i tuoi ragionamenti, farai di me un cristiano »; un'altra variante porta: « ancora un poco e ti sarai persuaso di avermi fatto cristiano ». |
26,29 | Per poco o per molto: gioco di parole sull'« ancora un poco » di Agrippa. |