Matteo |
CEI 2008 - Audio - Interconfessionale
Discussione sulle tradizioni farisaiche |
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1 In quel tempo vennero a Gesù da Gerusalemme alcuni farisei e alcuni scribi e gli dissero: |
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2 « Perché i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Poiché non si lavano le mani quando prendono cibo! ». |
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3 Ed egli rispose loro: « Perché voi trasgredite il comandamento di Dio in nome della vostra tradizione? | |||||||
4 Dio ha detto: Onora il padre e la madre e inoltre: Chi maledice il padre e la madre sia messo a morte. |
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5 Invece voi asserite: Chiunque dice al padre o alla madre: Ciò con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio, | |||||||
6 non è più tenuto a onorare suo padre o sua madre. Così avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione. |
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7 Ipocriti! Bene ha profetato di voi Isaia, dicendo: |
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8 Questo popolo mi onora con le labbra ma il suo cuore è lontano da me. |
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9 Invano essi mi rendono culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini ». | |||||||
Insegnamento sul puro e sull'impuro |
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10 Poi riunita la folla disse: « Ascoltate e intendete! |
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11 Non quello che entra nella bocca rende impuro l'uomo, ma quello che esce dalla bocca rende impuro l'uomo! ». |
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12 Allora i discepoli gli si accostarono per dirgli: « Sai che i farisei si sono scandalizzati nel sentire queste parole? ». | |||||||
13 Ed egli rispose: « Ogni pianta che non è stata piantata dal mio Padre celeste sarà sradicata. | |||||||
14 Lasciateli! Sono ciechi e guide di ciechi e quando un cieco guida un altro cieco, tutti e due cadranno in un fosso! ». |
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15 Pietro allora gli disse: « Spiegaci questa parabola ». | |||||||
16 Ed egli rispose: « Anche voi siete ancora senza intelletto? | |||||||
17 Non capite che tutto ciò che entra nella bocca, passa nel ventre e va a finire nella fogna? |
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18 Invece ciò che esce dalla bocca proviene dal cuore. Questo rende immondo l'uomo. |
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19 Dal cuore, infatti, provengono i propositi malvagi, gli omicidi, le prostituzioni, i furti, le false testimonianze, le bestemmie. | |||||||
20 Queste sono le cose che rendono immondo l'uomo, ma il mangiare senza lavarsi le mani non rende immondo l'uomo ». | |||||||
Guarigione della figlia di una Cananèa |
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21 Partito di là, Gesù si diresse verso le parti di Tiro e Sidone. |
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22 Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: « Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio ». |
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23 Ma egli non le rivolse neppure una parola. Allora i discepoli gli si accostarono implorando: « Esaudiscila, vedi come ci grida dietro ». |
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24 Ma egli rispose: « Non sono stato inviato che alle pecore perdute della casa di Israele ». |
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25 Ma quella venne e si prostrò dinanzi a lui dicendo: « Signore, aiutami! ». | |||||||
26 Ed egli rispose: « Non è bene prendere il pane dei figli per gettarlo ai cagnolini ». | |||||||
27 « È vero, Signore, disse la donna, ma anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni ». | |||||||
28 Allora Gesù le replicò: « Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri ». E da quell'istante sua figlia fu guarita. |
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Molte guarigioni presso il lago |
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29 Allontanatosi di là, Gesù giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, si fermò là. |
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30 Attorno a lui si radunò molta folla recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì. | |||||||
31 E la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi raddrizzati, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E glorificava il Dio di Israele. |
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Seconda moltiplicazione di pani |
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32 Allora Gesù chiamò a sé i discepoli e disse: « Sento compassione di questa folla: ormai da tre giorni mi vengono dietro e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non svengano lungo la strada ». |
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33 E i discepoli gli dissero: « Dove potremo noi trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande? ». |
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34 Ma Gesù domandò: « Quanti pani avete? ». Risposero: « Sette, e pochi pesciolini ». |
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35 Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, | |||||||
36 Gesù prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò, li dava ai discepoli, e i discepoli li distribuivano alla folla. | |||||||
37 Tutti mangiarono e furono saziati. Dei pezzi avanzati portarono via sette sporte piene. |
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38 Quelli che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini. | |||||||
39 Congedata la folla, Gesù salì sulla barca e andò nella regione di Magadàn. |
Indice |
15,1-20 | Nuova polemica con i farisei ( Mc 7,1-23 ) |
15,2 | La tradizione era l'insegnamento orale dei maestri ebrei a commento della Legge. La tradizione orale che, sotto il pretesto di far osservare la legge scritta, la rendeva più pesante. I rabbini la facevano risalire, attraverso gli « anziani », a Mosè. - prendono cibo o « mangiano pane », traduzione letterale. |
15,4-5 | Citazione di
Es 20,12;
Es 21,17;
Dt 5,16. L'insegnamento orale aveva stabilito che l'offerta votiva sottraesse ad altri usi la materia offerta, anche al dovere di soccorrere i genitori bisognosi. La tradizione giudaica dei tempi successivi a Gesù metterà in guardia dal fare voti che ledano il diritto dei genitori in stato di bisogno. 15,4 Onora ( traduzione letterale ), ma mediante buone azioni e servizi reali. |
15,5 | Ciò con cui ti dovrei aiutare è offerto a Dio: alla lettera « ciò che da parte mia potrebbe esserti utile è dono »; la volg. ha tradotto: munus quodcumque est ex me, tibi proderit. |
15,6 | non è tenuto a onorare … sua madre: perché i beni così consacrati ( korbân ) hanno rivestito un carattere « sacro », che vieta ormai ai genitori di pretendere qualcosa. Questo voto, che restava d'altronde fittizio e non comportava nessuna donazione vera, era un mezzo odioso di affrancarsi da un preciso dovere. I rabbini, pur riconoscendo il suo carattere immorale, consideravano tale voto valido. |
15,8-9 | Citazione di
Is 29,13.15,11 Per i farisei, il cibo preso senza la previa abluzione provocava l'impurità rituale. |
15,10-20 | A proposito dell'impurità delle mani, obiettata dai farisei (
v 2 ), Gesù prende in considerazione la questione più generale dell'impurità attribuita dalla legge a certi alimenti ( Lv 11 ) e insegna a posporre l'impurità legale a quella morale, la sola che importa veramente ( cf. At 10,9-16.28; Rm 14,14s ). |
15,21-28 | La fede di una donna pagana (
Mc 7,24-30 ) 15,21-22 Tiro e Sidone: erano città fenicie e "Cananei" era l'antico nome della loro popolazione. |
15,23 | Esaudiscila: alla lettera « lasciala andare » ( volg. dimitte eam ); BJ traduce « falle grazia »; i discepoli domandano al Maestro di liberarsene esaudendola. Lo stesso termine greco, apolyson, in Mt 18,27; Mt 27,15. |
15,24 | Israele è il primo destinatario della salvezza portata da Gesù. |
15,26 | Gesù deve dedicarsi alla salvezza dei giudei, « figli » di Dio e delle promesse, prima di occuparsi dei pagani, che agli occhi dei giudei erano considerati « cani ». Il carattere tradizionale di quest'immagine e la forma diminutiva impiegata ( kynaria ) attenuano sulla bocca di Gesù ciò che l'epiteto aveva di spregiativo. Perché Gesù non volle aiutare la donna e la chiamò un cane? |
15,29-39 | Seconda moltiplicazione dei pani e dei pesci ( Mc 8,1-10 ) |
15,31 | gli storpi raddrizzati: omettono S e altri. |
15,39 | Magadàn: località sconosciuta, forse sulla riva occidentale del lago. |