Pietro afferma chiaramente in questo versetto che il battesimo salva i Cristiani a cui scrive.
Però, aggiunge anche due spiegazioni che rendono impossibile l'interpretazione che il battesimo in sé salva automaticamente.
Alla fine del versetto, dice che è "mediante la risurrezione di Gesù Cristo".
Cioè, la risurrezione è il modo in cui la nostra salvezza viene effettuata.
Il battesimo simbolizza l'unione con Cristo ( Rm 6,4-11; Col 2,12 ) e, uniti con Cristo, siamo portati con lui alla nuova vita ( 1 Pt 1,3 ).
Senza la risurrezione di Gesù, il battesimo non sarebbe di nessuna utilità.
In questo simbolo di unione con Cristo, non è l'atto esteriore del lavaggio con l'acqua con conta - il battesimo non è "eliminazione di sporcizia dal corpo".
Invece, era "la richiesta di una buona coscienza verso Dio" che è importante, senza la quale il battesimo non sarebbe di nessuna utilità.
Questa richiesta potrebbe essere una richiesta a Dio per una buona coscienza, cioè per il perdono, oppure un impegno sincero della coscienza verso Dio.
Tutte e due le possibilità sono vere, ma è difficile capire quale delle due Pietro intendeva.
Ma non importa per rispondere alla nostra domanda: in ogni caso, non è l'atto di battesimo che salva ma l'opera di Cristo e la nostra risposta di accettarla.
In altre parole, possiamo dire che, in un certo senso, il battesimo salva.
Però secondo Pietro non è come un rito in sé.
Invece è Gesù che salva, quando siamo uniti a lui, e afferriamo questa salvezza con la nostra richiesta.
Il battesimo rappresenta tutto questo.
Vedi il commento su Atti 2,38.