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Cristo |
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B 4 |
Cristo, Figlio di Dio ( B ) |
Rif. |
Se il titolo di Figlio di Dio non ha, nel contesto ebraico, una risonanza diretta di filiazione divina, |
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tuttavia, insistendo sulle relazioni tra Dio e l'eletto, questo titolo prepara meravigliosamente le vie ad una rivelazione esplicita della filiazione divina di Cristo. |
Effettivamente, in molte applicazioni di questo titolo si inserisce chiaramente questa affermazione. |
La filiazione divina, d'altra parte, è comprovata indipendentemente da questo titolo. |
Notiamo, inoltre, una certa reticenza di Cristo nell'usare il titolo di Figlio di Dio. |
Egli preferisce chiaramente Figlio dell'Uomo, |
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più rievocatore della sua missione di sofferenza. |
Gli ripugna affidare troppo il segreto della sua filiazione a ciò che è solo carne e sangue. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Alla professione di fede nella messianità di Cristo, gli apostoli hanno certamente unito una professione di fede nella sua filiazione divina. |
Tuttavia Matteo unisce in un'unica formula le due confessioni distinte. |
Si noti la necessità di una rivelazione per professare questa fede. |
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Passo di ispirazione giovannea, tanto che si è dubitato della autenticità in Matteo. |
Bisognerebbe ritorcere l'argomento: il fatto che i sinottici, poco preparati a capire il tema dell'unità del Padre e del Figlio, abbiano trasmesso una parola di Cristo, senza forse comprenderne tutto il valore, è garanzia di autenticità. |
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Questa parola presuppone l'unità totale tra il Padre e il Figlio, esclusa la questione temporale della fine dei tempi, che Cristo, come uomo, ignora. |
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Senza essere assolutamente esplicito, il significato di "Figlio" in questa parabola va comunque oltre il senso dell'espressione ebraica tradizionale "Figlio di Dio". |
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Prove della filiazione di Cristo a partire dalla conoscenza reciproca. |
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Identica prova a partire dalla compartecipazione della gloria. |
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Cristo parlerà di suo Padre; dirà ai suoi apostoli: vostro Padre; ma non dirà mai: nostro Padre. |
Ciò indica che egli è cosciente che la sua filiazione si trova su un piano diverso dal nostro. |
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Soprattutto dopo la risurrezione la fede nella filiazione divina di Cristo diventa necessaria e costituisce forse la più antica professione di fede battesimale. |
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Si noti il carattere tardivo di
At 8,36. |
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Quando Paolo parla di filiazione divina, non dimentica le antiche origini ebraiche di tale espressione e sottolinea ancora, nel contesto, l'obbedienza, la missione, la sottomissione contenute in tale espressione. |
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Un modo di esprimere la filiazione divina di Cristo sarà narrare la sua nascita verginale. |
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Per Giovanni il fatto di tale filiazione sta alla base delle sue meditazioni. |
Ma si nota che è a partire dall'unità delle volontà ( dunque antica accezione del "Figlio di Dio" ) che Giovanni giunge all'unità delle nature. |
Si noti in Giovanni 5, che gli Ebrei capiscono molto bene che Cristo, chiamandolo Dio suo Padre, intende assumere qualcosa di più d'un titolo indicante l'unità nell'agire ( come è nell'A.T. ): vale a dire l'unità in una natura eguale. |
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Idea del Figlio "uscito" dal Padre e che ritorna al Padre. |
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Il Padre non agisce solo per mezzo di lui, ma lui e con lui, segno dell'unità di natura e non solo dell'unità di azione. |
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Le due grandi discussioni con gli Ebrei sulla pretesa di Cristo alla filiazione divina. |
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