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Cristo |
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B 3 |
Cristo, figlio di Dio ( A ) |
Rif. |
Nella Scrittura, il titolo "figlio di Dio" significa prima di tutto la relazione di obbedienza e di missione che un prescelto da Dio ha con Dio. |
A questo titolo, si può dire che figlio di Dio è una denominazione messianica. |
Attribuendosela ( sebbene raramente ), Cristo vuole sottolineare la propria relazione di obbedienza a suo Padre sul piano della salvezza. |
Egli apre anche, contemporaneamente, una via per arrivare al suo segreto: la sua filiazione divina di natura. |
Ma questo è ancora il suo segreto; i primi scritti del N.T. restano soprattutto sensibili a una nozione di Figlio di Dio che suppone semplicemente un piano di Dio e una obbedienza conferita ad un eletto. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Il popolo di Israele, per le sue relazioni speciali con Dio, è chiamato "Figlio di Dio"; |
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partecipa un po' alla vita divina, per mezzo dell'Alleanza e dei suoi privilegi. |
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Anche il re e certi grandi capi e giudici del popolo portano questo titolo in ragione della loro missione particolare di rappresentanti di Dio. |
Si noti l'uso che Gesù farà del salmo 82 in
Giovanni 10,34s. |
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Gli angeli sono chiamati "figli di Dio". |
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I giusti stessi portano questo titolo. |
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Il battesimo concede a Cristo questo titolo di "Figlio di Dio" |
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che esprime il mandato particolare che egli riceve. |
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Il diavolo per tentare Cristo, cerca di orientarlo verso un atteggiamento che rompa queste relazioni di obbedienza a Dio e questa missione di capo del popolo. |
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Infatti Satana propone a Cristo il tipo classico del "figlio di Dio", l'eletto che compie prodigi perché Dio è con lui. |
Cristo rifiuta questa facilità, per diventare Messia sofferente. |
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Il vangelo mostra che Cristo è "Figlio di Dio" nella misura in cui compie la sua missione con tutta fedeltà, anche nella sofferenza. |
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Si osserva, nei sinottici, una tendenza a separare i due titoli di Messia e di Figlio di Dio. |
Questi due titoli erano probabilmente equivalenti nel mondo ebraico. |
Separandoli, i sinottici vogliono affermare che Figlio di Dio ha un contenuto nuovo e particolare. |
Si notino le loro esitazioni a questo riguardo: |
Lc. 22 separa ciò che Mc. 14 e Mt. 26 distinguono appena; |
Mt. 16 aggiunge la fede nel Figlio di Dio, fede soprannaturale, quando Lc. e Mc. non parlano che di messianità; |
Gv. nota solo più l'aspetto di filiazione divina. |
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Se vi è un annuncio, in questi passi, di una affermazione della filiazione ontologica del Figlio di Dio, bisogna tuttavia sottolineare che Figlio di Dio è un titolo che non rinnega la sua storia antica e che continua a richiamare l'obbedienza al piano di Dio. |
Di qui la confusione voluta in Mc. 1, tra il "figlio di Dio" e il "servo di Dio". |