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Cristo |
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B 21 |
Cristo, Santo |
Rif. |
Gesù sintetizza nella sua persona e porta a compimento tutta la santità della Legge e dei profeti. |
Ma occorre dire di più, perché questa santità imperfetta dei "Padri" non era il frutto di uno sforzo umano, ma anzitutto un dono di Dio, frutto della sua Parola di salvezza, che ci rivelava già Dio stesso. |
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In Gesù si riconosce il "Santo d'Israele" annunciato dai profeti. |
La persona di Gesù, nel suo comportamento, rivela la santità di Dio, caratterizzata dalla sua "separazione" dal mondo, dalla sua santità morale personale e dal suo potere santificatore. |
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Testi |
Rilievi |
Rif. |
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I più antichi che parlano della santità di Cristo. |
Si noti il contesto particolare: sofferenza del Servo di Jahvè. |
La tradizione cristiana (o i LXX per Atti 2,27) aggiunge la parola "santo" là dove l'A.T. aveva solo "servo" oppure "unto". |
È dunque un titolo messianico che manifesta l'innocenza morale di Cristo e la sua esaltazione di risorto. |
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Chiamando Cristo "santo", il demonio si riferisce alle profezie di Isaia |
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che associano "santo" e "salvatore", e fanno del "Santo d'Israele" colui che separerà il popolo dal male. |
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Confessione di fede nel "Santo di Dio", ciò che implica la sua elezione: Dio lo ha "messo da parte" per salvare il mondo. |
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In queste due citazioni il semplice titolo messianico di "santo" congloba tutti i sensi visti sopra: eletto, santo, santificatore. |
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I cristiani sono chiamati santi |
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perché partecipano all'elezione messianica di Cristo. |