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Dio |
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A 6 |
Dio santo |
Rif. |
Nella lingua italiana, l'espressione "santo" esprime l'aspetto morale della santità, |
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e il termine "sacro" la ripercuote sul culto della santità ontologica. |
Non c'è però nessun vocabolo per esprimere il significato del potere fondamentale di Dio di essere "il diverso", e il suo potere "santificatore. |
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Ora, sono proprio queste quattro nozioni a dare al tema biblico della santità di Dio tutto il suo valore. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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L'idea di "sacro" sembra ben essere la prima. |
C'è in questa nozione di "santità" un'idea di "tabù". |
Dio è talmente "il diverso" che il minimo avvicinarsi dell'uomo costituisce un'ingiuria. |
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Questa santità di Dio reclama un atteggiamento ben caratterizzato: il timore, che arriva a volte fino alo spavento. |
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La nozione del Dio santo riveste ben presto una nuova sfumatura: la santità di Jahvè si comunica, con le sue esigenze, a un popolo. |
Dio è santo perché è santificatore. |
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La scuola di Isaia usa in questo senso l'espressione "Santo d'Israele". |
Conservare l'associazione che il contesto introduce tra "Santo d'Israele" e "Redentore" o "Salvatore". |
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A questa nuova concezione della santità santificatrice risponde l'organizzazione sacerdotale del culto, prima con la legge della purezza rituale, |
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poi con il sacrificio di riparazione; |
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infine con la legge già più profonda della santità richiesta per l'azione liturgica. |
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La famiglia, testimone della santità di Dio, ricorda la sua Alleanza. |
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A questo stadio di partecipazione del popolo alla santità di Dio si acquista coscienza delle esigenze morali di questa santificazione. |
Da questo momento santità diventa fedeltà alla Legge santa di Dio e purificazione divina della nostra impurità |
Il cristiano sarà testimone della santità di Dio essendo egli stesso "diverso" dal mondo. |
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Inno alla santità di Dio dove si ritrovano i suoi differenti aspetti: sacro, morale e cultuale. |