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Lo Spirito Santo nella Morale |
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E 87 |
Fede e opere |
Rif. |
L'importanza delle « opere » appare nell'A. T. come il criterio del giudizio di Dio. |
Tuttavia, nel N. T., questa importanza delle opere prende un aspetto molto più interiore: le opere sono il frutto di una vita interiore: la fede, la vita con Cristo, l'ascolto della Parola. |
Paolo oppone questa « fede » alle « opere », perché egli intende per « opere » le pratiche della Legge e non le virtù cristiane. |
Perciò il cristiano è un realizzatore, la sua fede si manifesta come testimonianza. |
Testi |
Rilievi |
Rif. |
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Una delle prime occasioni per rendere esplicita la dottrina delle opere unite alla fede è fornita ai profeti dal formalismo del culto in cui le prescrizioni sono osservate, ma senza dedizione interiore. |
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La nozione di un Dio che scruta il cuore servirà di base alla dottrina della necessità delle opere. |
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Infatti Dio tratta ciascuno « secondo le sue opere ». |
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I sinottici introducono l'idea dei « frutti » che richiamano già meglio la linfa interiore che li produce. |
Giovanni rivelerà che questa linfa è la vita stessa di Cristo. |
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Giacomo sarà il più ardente nel difendere questo legame tra la fede interiore e le opere. |
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Giovanni porta questa solidarietà sul piano della carità. |
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San Paolo è indotto a opporre fede e opere. |
Ma parla delle « opere della Legge » e non delle « opere della vita cristiana ». |
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Invece, appena parla della opere della vita cristiana, egli si preoccupa di farne l'espressione della fede. |