La famiglia cristiana

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Dopo la religione che porta l'essere umano a considerare tutto ciò che è inerente al Bene Sommo che ci ha creati, c'è un'istituzione che è senza dubbio la più bella, la più grande, la più attraente: la famiglia.

E per far sempre più amare, conoscere, stimare la famiglia che è il principale fondamento della società la studieremo sotto forma di brevi articoletti e secondo i diversi aspetti onde può essere considerata.

Sotto la guida di Gesù Crocifisso che ci illuminerà nel nostro studio, speriamo far comprendere sempre meglio i doveri incombenti a quelli che compongono una famiglia ed in modo speciale l'educazione della gioventù, tanto raccomandata dal Santo Padre.

1 - La famiglia nella sua origine

Penetriamo un istante in un luogo ove non sorgono le nubi del dolore e alberga invece la pace e la felicità: è un giardino rallegrato dal sole, dal canto di mille uccelli, dal profumo dei più svariati fiori, da un fiumicello dalle acque argentate.

Ed ecco in mezzo a questa infinita varietà di cose, un essere umano che tutto osserva.

Sono immani bellezze, è vero: ma egli non ha modo di manifestare con altri esseri questa gioia: si trova solo come in un grande, sconfinato deserto.

Resterà egli sempre solo?

« No - dice il Creatore - l'uomo non è fatto per vivere solitario, di sua natura egli è socievole.

Non è bene dunque che resti solo ».

E decise di formare una compagna che gli fosse d'aiuto e che gli somigliasse.

Con la creazione della donna, col presentarla al primo essere Adamo, col dirgli: « crescete e moltiplicatevi », Iddio fondò la prima: e la più intima delle società: la società coniugale dalla quale proviene la grande società civile.

Santa dunque è la famiglia nella sua origine, poiché istituita da Dio; santa perché consacrata da Cristo stesso, dalla Vergine SS. nelle nozze di Canan; santa perché la costituzione della famiglia cioè il Matrimonio è innalzato alla dignità di Sacramento.

2 - Il matrimonio cristiano - L'amore della famiglia

Consortium omnis vitae! Unione di due vite è il Matrimonio; dono reciproco - dicevano i Romani - dell'intera vita.

In esso - afferma il Bougaud - si dà tutto e non si riserba niente.

E quando dopo aver dato tutti i sorrisi, tutti gl'incanti, tutte le amabilità della terra vi si aggiungono ancora tutti i meriti e tutti i doni del cielo, è una unione così completa che niente può affievolirla giammai e nello stesso tempo sì sublime che solo Iddio ha saputo mettere in noi un tal bisogno ed è solo capace anche di darci la forza di realizzarlo.

Innanzi tutto come fisicamente la famiglia è formata dal padre, dalla madre, dai figli, possiamo dire che moralmente tre sono gli elementi costitutivi d'una famiglia: l'amore, il sacrificio, la santità.

Ci sono due esseri, diversi di nome, di sangue, e forse anche di nazionalità: un giorno attraverso ad innumerevoli casi s'incontrano: un vicendevole sguardo li attrae, palpita la simpatia in loro … da questo incontro è nata una preferenza reciproca, è la prima scintilla dell'amore che sboccierà in un altro giorno non lontano, quando, con le mani strette vicendevolmente pronunzieranno la grande parola: Io ti amo!

Per sempre! E si vincoleranno con un'alleanza che non avrà fine!

Ma come potrà durare eterno quest'amore se purtroppo tutte le cose che fioriscono su questa terra ben presto appassiscono?

Sì per sempre!

Perché è la Benedizione di un Dio eterno che partecipa l'eternità a quell'amore sbocciato in quei due cuori.

Ecco la prima gioia di quei due esseri: l'amore scambievole per tutta la loro esistenza.

E questo amore qualche tempo dopo si estenderà: dalla santa unione nasceranno ben presto i frutti: i figli: le nostre vere gioie, diranno tutti coloro che hanno attorno a sé il frutto delle loro viscere.

Ed i figli ameranno i propri genitori: il padre nella sua autorità che dovrà guidarli coi suoi saggi consigli attraverso le vie difficili della vita: la madre nella sua bontà li accoglierà nell'ora della gioia, ma specialmente nell'ora del dolore, quando sembra che tutto debba crollare ed essa dirà quella parola che nessun'al tra creatura può dire se si eccettua quella che parte dal cuore di un santo sacerdote.

L'amore della mamma come si propaga sui piccoli esseri: poiché « per tutti i figli la mamma ha sempre qualche cosa di santo, di bello che più si guarda e più piace, che più si ama e più si vorrebbe amare ».

E l'amore continua e si diffonde in tutte le parti della vita di una famiglia la quale deve avere quindi per base quell'amore che non teme naufragi perché fondato su ferma pietra.

Così deve iniziarsi la novella vita degli sposi cristiani altrimenti non si sarà formata col matrimonio una famiglia nel vero senso della parola, un domestico santuario, ma invece un inferno terrestre ove i frutti del proprio sangue potranno essere un giorno causa di morte e di desolazione di quei due esseri incanutiti fra le tenebre d'un dolore che non ha conforto, poiché non cristiano.

Teol. L. C.

( Continua )