Dagli scritti di Fra Leopoldo Maria Musso dei Minori |
B83-A4
Per concessione speciale del Rev. P. Provinciale dei Frati Minori dì Torino
( Continuazione )
( Vietata ogni riproduzione )
Facendo l'adorazione al SS.mo Sacramento, il mio Gesù mi disse: « Voglio allietare il tuo cuore in premio della tua fede ».
Gesù: « Ti dono sofferenze leggere e questo sia ornamento all'umiltà ».
Il Figlio: Domani, o Signore SS.mo, tale avendo da registrare, secondo il tuo volere, tutto ciò che succede nella beatissima conversazione perché le anime pie possano conoscerti più da vicino e condurre vita più fervorosa e santa agli occhi tuoi purissimi, o santità del mio Signore e mio Dio!
Non vi burlate mai di Dio! triste sorte toccherà a chi disprezza un tanto bene, lo insulta e lo provoca, come fu a Messina!
Gesù: « Quando il mio Vicario avrà Stabilito la Divozione di me Crocifisso Gesù, concederò grazie segnalatissime: guai se il popolo l'accoglierà indifferentemente! ».
Il mio Gesù mi comandò di segnarlo.
Il Figlio: Il nome di Gesù Crocifisso e della Madre Maria SS.ma sarà il mio nutrimento spirituale per tutto il tempo della mia vita.
Maria SS. dice: Figlio, conservati sempre puro e calmo per facilitare l'intimità con me e col mio Divin Figlio Gesù.
Cogli a volo dal tuo Angelo Custode quei suggerimenti di far piccole mortificazioni; se al tuo giudizio paiono piccolezze, in punto di morte troverai molto.
Detti di Gesù: « Figlio, senti l'intimità che regna fra Me e te? ».
Il figlio: Sì, mio Dio, la sento e mi sento tanta grazia e pace nell'interno, da fare balzare di santo amore il mio povero cuore.
Il figlio: Mio Dio, mio dolce Salvatore, per i meriti della tua passione e morte, concedi che il nome tuo, Gesù, e della tua divina Madre sia come già ti dissi, un alimento dell'anima mia, una continua conversazione.
Il figlio: Come è dolce amare, benedire Te, mio Gesù, e con Te la tua Divina madre.
Tu lo sai, o mio Signore; quanto amo fare la tua SS. volontà; altro non desidero che il tuo amore, la tua grazia; non amo essere conosciuto per qualche cosa: Tu, mio Dio e mio Signore, sei tutto; per grazia tua, Gesù, mi veggo un nulla, così peccatore!
Il figlio: Il mio alimento, o Signore dolcissimo, per passare i miei giorni in pace sono il nome tuo, Gesù Crocifisso e della Tua SS. Madre, e godo, la bontà tua, di essere nascosto ai mondani.
A me basta la preghiera: richiamo sovente la mia mente colla preghiera al mio Amore Dio nel SS. Sacramento.
Non potendo comunicarmi attualmente, lo chiamo colla preghiera; e con la mente mi porto ai piedi del Santo Altare, adorando la Maestà di Dio dolcissimo.
Il figlio: In questi tempi di scarsissima fede, non finirò mai d'invitare anime a portarsi ai piedi del Santo Altare all'adorazione del SS. Crocifisso, ad adorare quel Gesù dolcissimo che tanto balsamo soave versa nel nostro povero cuore; Cosa contano le gioie degli imperi?
Re o Regine? non c'è confronto! la fede fa miracoli: dono del Signore.
Gesù Santissimo in mezzo a questi arnesi di cucina accettai questo tesoro con trasporto di gioia del cuore, amore e fede al mio Signore; e nel giardino del mio interno lo conservo gelosamente; e grazie siano rese a Dio SS.: un'anima giunta a tanta ricchezza nulla più desidera!
Il figlio: Momenti solenni! nel ricevere la Santa Ostia, il Corpo adorabile di nostro Signore Gesù Sacramentato che momento di Paradiso!
All'anima raccolta, inebriata d'amore, involta tutta nel suo Dio Gesù, Amor soavissimo, unita in dolce colloquio col suo Signore, quanto gaudio fai gustare, o Pane angelico, che fai santi i figli tuoi devoti: tratti di purissimo amore di Dio che generosamente perdona le sue devote creature che lo servono con umiltà e fedeltà!
Il figlio: Non voglio udire altra voce e consigli se non quelli del mio beatissimo Amore, Gesù Sacramentato!
Gesù: « Figlio mio adopera la più alta umiltà affinché per opera d'uomo non venga guastata l'Opera Mia ».
Il figlio: Santissimo Signore, adoperami tu come vuoi, come strumento nelle tue divine mani: da me solo non posso nulla; Tu lo sai, mio Dio, io sono meno d'uno straccio, e se Tu mi lasci solo, sono peggio di tutti i peccatori del mondo!
Il figlio: chi conosce Dio e non l'ama, è un vero mostro, il più infelice che esista su questa terra.
Nel nome Tuo, o Signore, sono riposte tutte le mie speranze.
Avvalorate molto, o Signore e benedite le mie azioni tutte o mio adorato Gesù.
Il Santo Padre il Papa, è il riflesso di Dio, Gesù Crocifisso.
Al Santo altare: Adorando la maestà divina di Gesù Cristo, medito che questo mio corpo verrà un giorno, e presto, alla fine della vita.
La grazia dolcissima del mio Signore spiegò in me la pace bella e serena; perché amo Gesù, prostrato ai piedi del santo altare, medito che polvere diverrò e sin da questi momenti con tutta l'effusione del mio cuore innalzo prece al mio Signore e confido nella sua bontà, che ricoprirà col manto della sua smisurata misericordia l'ultima mia ora.
La più alta grazia che Dio possa dare a un'anima è riceverlo nella S. Comunione.
Se Dio, Gesù dolcissimo, s'umilia a venire in noi, poveri mortali perché noi con amore serafico non corriamo a precipitarsi nell'abisso del suo Cuore divino, fonte di amore e di grazia!?
Terminata l'adorazione: Mio Dio, io me ne vado, ma il mio cuore lo lascio qui, ai piedi del santo Altare.
L'amore verso Dio non ha requie; il nostro cuore vorrebbe precipitarsi nel sacro Costato di Gesù per il grande amore che porta al suo Bene!
Vale più conversare un momento con Gesù e la sua Divina Madre che con le più alte dignità del mondo; come dice Gesù, Dio non si paragona.
Gesù: Adorando Gesù Crocifisso, disse, prega, fa riparazione per i tanti peccati che si fanno in questi giorni.
Il mio amor purissimo Gesù Crocifisso mi si fa noto di nuovo dicendomi: Dunque domandami qualcosa per te ( altre volte, trasportato dall'amore del mio Signore, gli domando la salvezza di tutto il mondo, ma questa volta vuole proprio che gli domandi qualcosa per me )
Ebbene, mio Gesù Santissimo, dimmi tu cosa vuoi che ti domandi.
« Domanda di fare obbedientemente la Mia volontà ».
Il mio Crocifisso Gesù da giorni è molto mesto e ben poco mi fa segnare e c'invita a penitenza …
Saranno benedetti da Dio quei sacerdoti che con tanta carità danno istruzione religiosa a quelle pianticelle che sono i giovanetti per condurli alla conoscenza e all'amore di Dio, in modo che un giorno saranno di buon esempio ad altri e al mondo ancora!
Oh, bellezza! trasporto da paradiso! l'anima inebriata del Pane degli Angeli, e colla grazia del Signore, si sente portata a dare gloria di un tanto bene al suo Creatore cantando inni dolcissimi all'infinito mio Signore e mio Dio per le grandissime sue bontà e misericordie altissime.
Il mondo non intende le meraviglie che opera Dio nel cuore dei suoi veri fedeli, che vivono solo per Gesù Sacramentato.
Mio Signore, i tuoi tratti finissimi mi fanno morire felicemente d'amore; dammi, o mio Signore, che io mi pasca del tuo Nome SS.; dammi, o mio Dio, che le mie labbra siano in un continuo pronunziare il tuo Nome adorato; ed ora che presto mi porto nella mia cella, il mio cuore lo lascio qui ai piedi del Santo altare, perché ti tenga compagnia; concedi ancora, Gesù mio, che nel sonno riposando il corpo, lo spirito vegli in adorazione avanti a Te, mio Creatore divino, Dio dolcissimo!
Gesù dolcissimo: « Voglio che tu mi tenga compagnia ».
Sì, mio Signore e mio Dio, dammi tanta grazia, che la mia mente, l'anima mia pensi sempre a Te, i miei occhi siano per guardare il mio Gesù, le mie labbra, la mia lingua, sia intenta a lodare e benedire il tuo SS. Nome, e l'udito sia premuroso alle chiamate del mio tesoro, Dio purissimo!
La grande bontà di Dio scenda sopra i suoi figli che a Lui fanno ritorno pentiti e come d'un velo bianchissimo li copre della sua beatissima misericordia da capo a piedi, e li fa degni delle sue divine grazie.
Il figlio: Che momento prezioso quando posso avere il bene di essere solo, solo con Gesù sopra questa terra, quantunque seminata di pene e di dolori; eppure mi trovo così bene in tale momento di beatitudine perché il mio Gesù è a me vicino e posso dirgli tante cose.
Vergine SS. proteggici e per tua pietosa intercessione ottienici grazie da Dio, che tutto regge e governa, affinché l'andamento della nostra vita si conforma al volere del tuo Divin Figlio e mio Signore.
Il figlio: Fra gli svariatissimi pensieri che per la mente passano, i più nobili, i più dolci al cuore sono per un'anima i ricordi dei benefici di cui colma di continuo il nostro amato Creatore, il nostro Redentore, noi poveri mortali.
Il figlio: L'adorazione al SS. Crocifisso, mio Gesù, in compagnia di Maria SS. è il momento più solenne, che forma la mia dolce beatitudine.
Il buon religioso deve consacrare al Signore tutto: momenti della giornata, le opere sue, ma i momenti più importanti, più nobili, che si distinguono, sono i momenti dell'adorazione a Gesù Crocifisso e il momento di ricevere il Pane degli Angeli, l'immenso dono di Dio, Gesù Sacramentato; che momenti felici, tempi di Paradiso, come volano rapidamente, e quando lo Spirito di Dio favella coll'anima e all'interno questa è allietata dai doni e dalla grazia del Signore non vorrebbe a qualunque costo muoversi da quel luogo Santo prediletto da Dio!
Il figlio: O anime privilegiate a cui il Maestro eterno insegna la vera scienza, la via dei Santi.
E chi può numerare, paragonare le misericordie, il linguaggio che adopera l'immensa misericordia Divina?
Non si può desumere: ci vorrebbe un angelo, un serafino, mandato appositamente dall'Eterno Creatore per significare e per magnificare le opere sue.
Dolce è con noi e sempre benigna la misericordia del Signore …
Chi si ciba del Pane della vita, si conduce giornalmente a Dio Benefattore altissimo delle sue creature …
Chi si umilia profondamente a Dio, il Signore che è bontà infinita, lo esalta e lo fa tutto suo …
Il figlio: Dammi, o mio Dio, lo spirito di mortificazione e per tutto il tempo di mia vita, che io non ne lasci sfuggire occasione, onde riceverne copiosi frutti per bontà e misericordia tua, o Signore …
La S. Comunione ( oltre al tesoro che vai a ricevere ) dà le virtù di mitigare le ferite dell'anima nostra, rendendola bella e cara a Dio per le sue virtù celesti.
Ad esempio del Signore e per piacergli, bisogna bere il calice delle amarezze affine di conformarci, in parte ai santi patimenti di Gesù Crocifisso.
Le tentazioni servono per umiliarci dinanzi a Dio, nostro Creatore e benefattore, e così vedere più da vicino il nostro nulla; e se scorgiamo in noi qualche dono, tutto è bontà e carità di Dio Altissimo.
La Santa Comunione e l'adorazione al SS. Sacramento sono le nostre gioie e sono luoghi di beatitudine nel Signore quelli dove si fanno.
La Croce è la via Santa, la via del Paradiso per chi la porta con Gesù.
Nelle tentazioni non ti turbare, ma fa coraggio, e col tuo Gesù Crocifisso tira innanzi nella via dolorosa, dove s'impara dalla Croce nelle afflizioni, che sono di molto più valore che la prosperità ad amare Dio.
( Continua )
Ogni volta che nel nostro Bollettino si trovino parole, espressioni o il menomo decenne a santità, intendiamo darvi solo fede, puramente umana, sottoponendoci totalmente ai desideri dì Sua Santità Papa Urbano VIII e dei Suoi Successoria ( N.d.R. ).