Comunicazione e missione |
L'evangelizzazione costituisce la missione fondamentale della Chiesa in ogni tempo e cultura, e la catechesi rappresenta l'opera educativa della comunità che conduce i battezzati alla maturità della fede.
La pastorale catechistica italiana ha avuto dopo il Concilio Vaticano II una stagione feconda di rinnovamento.
Ora, all'inizio del nuovo millennio, si interroga sulle forme dell'evangelizzazione.
A tale proposito gli strumenti della comunicazione sociale offrono ai catechisti nuove risorse e nuovi percorsi per l'educazione alla fede.46
Molto è stato fatto in questi anni per dare seguito alle indicazioni del Documento di base che invitava a sviluppare una catechesi « non incolore » e a impiegare «con sapienza le tecniche didattiche più op-portune».47
I sussidi audiovisivi, le produzioni musicali, cinematografiche e televisive, i molteplici siti religiosi costituiscono nuove preziose risorse per i catechisti.
Di grande rilievo è il contributo delle case editrici e dei centri specializzati nel produrre strumenti sempre più integrati con i nuovi linguaggi della comunicazione.
Tuttavia l'apporto della comunicazione sociale non deve essere limitato ai puri e semplici mezzi.
Saper leggere e servirsi in modo adeguato degli strumenti della comunicazione è il minimo oggi richiesto a un buon catechista.
È infatti impensabile fare catechesi rinunciando a un discernimento attento del contesto culturale.
Ad esempio, un itinerario catechistico deve oggi fare i conti con una percezione del tempo limitata: gli impegni costanti, fatti di tappe distribuite nel tempo, si scontrano con i segmenti temporali sempre più brevi e veloci dei processi comunicativi.
Non meno problematica è la percezione del senso d'appartenenza a un progetto, quando tutto attorno a noi invita ad adesioni parziali e momentanee, della stessa durata di un'emozione.
Occorre considerare inoltre che la catechesi si rivolge sempre più a persone adulte e assume la forma del catecumenato.48
L'educatore alla fede, consapevole che «l'uomo contemporaneo ascolta più volentieri i testimoni che i maestri [ … ], e se ascolta i maestri lo fa perché sono testimoni»,49 deve conferire uno spessore testimoniale alla sua comunicazione.
Come faceva Gesù, il catechista comunicatore deve poi saper modulare simboli, parabole, racconti, testimonianze che parlino di una fede libera e responsabile.
Al comunicatore della fede è chiesto di saper usare tutti i registri della comunicazione: il linguaggio verbale e non verbale, le immagini e i suoni, attingendo dai media esempi ed evocazioni, proponendo nuove metafore della fede, suscitando interessi ed emozioni, animando esperienze di fede nel gruppo della catechesi.50
Un'attenzione del tutto particolare va rivolta all'arte.
Il nostro Paese ha il privilegio di possedere una straordinaria ricchezza di opere d'arte, per lo più a contenuto religioso.
La catechesi è occasione per attingere al patrimonio culturale, storico e artistico, proponendo percorsi di scoperta delle tradizioni e delle espressioni religiose nelle Chiese locali e pellegrinaggi, con itinerari che attingano alle fonti della spiritualità e della cultura religiosa.
La valorizzazione del patrimonio artistico è anche educazione alla bellezza, che «è cifra del mistero e richiamo al trascendente.
È invito a gustare la vita e a sognare il futuro.
Per questo la bellezza delle cose create non può appagare, e suscita quell'arcana nostalgia di Dio».51
L'arte dunque come luogo dell'incontro possibile con il mistero.
Incontro fatto di stupore, emozione e indicibile gioia.
L'arte non solo rende percepibile, ma spesso anche «affascinante il mondo dello spirito, dell'invisibile, di Dio. [ … ]
Ha una capacità tutta sua di cogliere l'uno o l'altro aspetto del messaggio traducendolo in colori, forme, suoni che assecondano l'intuizione di chi guarda o ascolta.
E questo senza privare il messaggio stesso del suo valore trascendente e del suo alone di mistero».52
Questa intonazione alla bellezza deve diventare una dimensione costante della catechesi.
Il patrimonio artistico e culturale, i moduli architettonici delle grandi costruzioni ecclesiastiche ( cattedrali, chiese, abbazie, monasteri ), i percorsi museali ( reali e virtualmente visitabili ) e musicali, possono essere oggi in gran parte fruibili anche attraverso i media ( fotografia, cinema e televisione ).
Indice |
46 | Giovanni Paolo II, Catechesi Tradendae 46 |
47 | C. E. I. Il rinnovamento della catechesi 170 |
48 | Consiglio episcopale permanente, L'iniziazione cristiana. Orientamenti per il risveglio della fede e il completamento dell'iniziazione cristiana in età adulta, 19-28 |
49 | Paolo VI, Evangelii Nuntiandi 41 |
50 | Giovanni Paolo II, Christifideles Laici 44 |
51 | Giovanni Paolo II, Lettera agli artisti 16 |
52 | Giovanni Paolo II, Lettera agli artisti 12 |