Catechismo della Chiesa Cattolica

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II. I fedeli laici

901 La partecipazione dei laici all'ufficio sacerdotale di Cristo

« I laici, essendo dedicati a Cristo e consacrati dallo Spirito Santo, sono in modo mirabile chiamati e istruiti perché lo Spirito produca in essi frutti sempre più copiosi.

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Tutte infatti le opere, le preghiere e le iniziative apostoliche, la vita coniugale e familiare, il lavoro giornaliero, il sollievo spirituale e corporale, se sono compiute nello Spirito, e persino le molestie della vita se sono sopportate con pazienza, diventano « sacrifici spirituali graditi a Dio per mezzo di Gesù Cristo » ( 1 Pt 2,5 ); e queste cose nella celebrazione dell'Eucaristia sono piissimamente offerte al Padre insieme all'oblazione del Corpo del Signore.

Così anche i laici, operando santamente dappertutto come adoratori, consacrano a Dio il mondo stesso ».413

902 In modo particolare i genitori partecipano all'ufficio di santificazione « conducendo la vita coniugale secondo lo spirito cristiano e attendendo all'educazione cristiana dei figli ».414

903 I laici, se hanno le doti richieste, possono essere assunti stabilmente ai ministeri di lettori e di accoliti.415

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« Ove le necessità della Chiesa lo suggeriscano, in mancanza di ministri, anche i laici, pur senza essere lettori o accoliti, possono supplire alcuni dei loro uffici, cioè esercitare il ministero della Parola, presiedere alle preghiere liturgiche, amministrare il Battesimo e distribuire la sacra Comunione, secondo le disposizioni del diritto ».416

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413 Lumen gentium 34;
Lumen gentium 10
414 Cod. Diritto Can. 835,4
415 Cod. Diritto Can. 230,1
416 Cod. Diritto Can. 230,3